31 ottobre 2013

CJATINSI A PLUVER


Un modo alternativo di stare insieme, di trascorrere una serata in compagnia, in un’atmosfera semplice e familiare. 
È questo lo spirito che ha animato l’incontro del 1° ottobre: “Dalla posta a cavallo al collezionismo filatelico”. Sono intervenuti il prof. Luigi De Paulis e Gabriele Gastaldo (Delegato Reg. Federazione Società Filateliche Italiane). 
Il prof. De Paulis ha percorso quella che è stata la storia della posta prima del francobollo (prefilatelia), cioè fino al 1° maggio 1840 quando fu emesso il leggendario Penny Black dalle poste inglesi. A questo punto la parola è passata a Gabriele Gastaldo, che ha illustrato la vita di un francobollo dalla progettazione del bozzetto fino alla stampa e alla sua emissione, le sue componenti e caratteristiche, le eventuali particolarità, accennando infine al collezionismo tematico. 
Seguendo le sorti di antiche missive, il pubblico ha potuto viaggiare nella storia del Friuli e in quella della filatelia, grazie all’animata passione, alla preparazione e alla competenza dei due relatori.
Martedì 15 ottobre, nell’incontro dal titolo “I giochi di una volta”, Rino Gubiani ha documentato l’impensabile ma non episodica presenza a Gemona del gioco della pilote, versione nostrana della pelota valenciana e di analoga pratica sportiva in alcuni luoghi del Piemonte e dell’America Latina. La curiosa attività che si pratica negli spazi pubblici, senza necessità d’impianti ed attrezzature - e perciò assimilata ai giochi spontanei -, ha fornito al relatore l’occasione di portare l’attenzione sul gioco in generale, sulle sue origini, sui suoi significati di iniziazione, formazione della personalità ed addestramento collettivo.
Il gioco, ci si perdoni il bisticcio, è una cosa molto seria che concorre con le sue innumerevoli varianti a simulare le condizioni più diverse della vita e a preparare l’uomo come singolo o come gruppo ad affrontarle. E’ strumento di conoscenza e stimolo per l’evoluzione. Non è un caso che le specie più evolute siano quelle che dedicano maggior tempo ed impegno nel gioco: l’uomo e la scimmia.
L’incontro, che si è svolto nel consueto clima amichevole e per nulla formale, avrebbe meritato un pubblico più numeroso. Proponiamo di tornare sul tema, eventualmente con esempi pratici nei quali coinvolgere attivamente i troppi giovanissimi che oggi sono soltanto soggetti passivi.
Per le prossime serate, in fase di definizione, tenete d’occhio il sito www.pioverno.it e gli avvisi del gruppo culturale Pluvèr Cultura.

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