29 luglio 2013

EDITORIALE



“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur” è una frase dello storico Tito Livio, tornata d’attualità per recente citazione sulla stampa nazionale, che significa “Mentre a Roma si discute, Sagunto (città iberica alleata) viene conquistata (dai Cartaginesi)”.
Non vogliamo esibire i ricordi del liceo, ma ci sembra che queste parole esprimano, in una sintesi estrema e quanto mai efficace, la distanza fra l’inerzia delle indecisioni e l’invincibile realtà dei fatti.
Messi a punto i necessari aggiustamenti di tempo e luogo, ci troviamo nel nostro Comune, davanti al trascorrere delle stagioni, al ritorno finalmente dell’estate, senza che problemi piccoli e non drammatici, siano stati affrontati e risolti dagli amministratori.
Nel frattempo i ciclisti annunciati nel nostro numero dell’Ottobre scorso, malgrado l’opposizione del maltempo, italiani e stranieri, hanno cominciato a scendere e salire numerosi da tutte le strade non trovando fra le nostre mura adeguata accoglienza.
Nel frattempo mezza Piazza Municipio resta enigmaticamente vuota come un dipinto metafisico, incerta fra la costrizione dell’arredo urbano incompleto e la permissiva assenza dell’opportuna e necessaria segnaletica stradale.
Nell’attesa di decisioni, le radici della rigogliosa vegetazione selvatica riportano ripetute vittorie su mura fossati e torri. In qualche caso, vedi il fossato di sud ovest, sono gli stessi rovi, come barbari impietositi davanti al fascino dei monumenti, a trattenere i conci, ormai liberi, dalla caduta. Come dire che sono i rovi a tener su i sassi!
Nel frattempo le automobili occupano stabilmente i marciapiedi assegnandosi AUTOnomamente spazi esclusivi di parcheggio a danno dei cittadini e dilagano al punto di assediare lo stesso Palazzo Municipale. Quasi ci aspettiamo  l’ascesa dello scalone e la conquista dell’aula consiliare da parte di un SUV irriverente. Tutto ciò mentre i parcheggi esterni alle mura sono vuoti e non si provvede a far rispettare le ordinanze di chiusura festiva del Centro Storico.
Con inconsapevole ironia la delibera n° 52 della Giunta stabilisce che i proventi delle contravvenzioni saranno devoluti, in parti uguali, a favore dei soggetti deboli e della sicurezza stradale.
Quali proventi se domenica 2 Giugno, verso le 12, si contavano a dispetto dell’ordinanza ed in assenza di controlli, 33 vetture parcheggiate in luoghi proibiti senza alcun segno di contravvenzione?
Dunque sappiano i “soggetti deboli” (ci immaginiamo qui persone in sedia a rotelle, anziani e disabili), penalizzati dall’occupazione dei loro percorsi, che non saranno aiutati perchè chi già li danneggia non viene sanzionato. Si dice volgarmente “becchi e bastonati”.
Sappiano gli innocenti ospiti della scuola materna che, per i motivi di cui sopra, non si potrà fare il passaggio pedonale (vedi alla voce “sicurezza stradale”) davanti al loro ingresso così come ancora non c’è, per parlare d’altro, l’annunciata protezione dal vento e dalle intemperie.
Sappiano i Piovernesi che l’assenza di proventi non permette di spostare  un palo dell’illuminazione e di risolvere, sulla loro sponda, il raccordo fra ponte e strada (una piccola rampa di adeguata larghezza), in barba alle disposizioni contro le barriere architettoniche.
Sappiano gli abitanti di Carnia che anche i loro dissestati marciapiedi non avranno soluzione per le stesse ragioni.
Ci fermiamo non senza considerare che nessuna delle mancate opere e delle indecisioni elencate è condizionata dal “patto di stabilità”, quel patto che, esprimendoci in modo approssimativo, impedisce alle Amministrazioni Pubbliche di assumere impegni onerosi e di pagare opere già compiute.
Siamo nell’ordinaria amministrazione.
Loris Sormani

5 X MILLE AL COMUNE


Come ogni anno di questi tempi i cittadini italiani sono alle prese con la dichiarazione dei redditi (molti anzi vi hanno già provveduto con la presentazione del modello 730). Nella scelta della destinazione del 5 per mille i contribuenti hanno a disposizione varie possibilità inclusa quella (forse meno conosciuta delle altre) di utilizzare la propria quota per sostenere le attività sociali svolte dal Comune di residenza a favore, ad esempio, degli anziani, dei soggetti disabili, dei nuclei familiari numerosi o delle famiglie in condizioni di gravi difficoltà socio-economiche.
Alcuni Comuni, più avveduti e con le idee più chiare, si sono già mossi o si stanno muovendo “chiedendo” ai cittadini il proprio sostegno. E’ il caso di diversi Comuni a noi limitrofi (Gemona del Friuli, ad esempio) ma non (a quanto ci risulti) del nostro.
Non entriamo nel merito delle scelte di ciascuno ma crediamo che, considerati anche i tagli ai finanziamenti agli Enti locali e le difficoltà economiche che essi dovranno affrontare, sostenere le diverse attività sociali svolte dal proprio Comune possa essere un buon “investimento”.
Affinché tutto ciò sia possibile è necessario tuttavia che l’Amministrazione comunale provveda ad informare in anticipo ed a dovere i cittadini sulla volontà di avvalersi di tale opportunità e sul modo in cui verranno spesi i soldi e, in un secondo tempo, a rendere conto puntualmente di quanto è stato fatto. 
Auspichiamo dunque che in futuro anche il nostro Comune si attivi e ci dia questa ulteriore possibilità.

SAN ROCCO



La chiesetta di San Rocco sorgeva in riva al Tagliamento, all’inizio dell’abitato di Portis, sulla destra per chi scendeva lungo l’antica Strada Regia. Era costruita sopra uno rialzo roccioso, alta sulla sponda del fiume. Vegliava sulla navigazione delle zattere, sul passaggio dei viaggiatori a terra ed apriva il suo modesto spazio alla devozione degli abitanti.
Probabilmente era stata costruita nel 1300 anche se il suo aspetto risaliva alle trasformazioni del XVI secolo.
Con la costruzione della Strada Pontebbana negli anni trenta dell’ottocento il traffico dei carri e dei viandanti fu portato più a monte sottraendole il ruolo di pacifica sentinella.
Poi, nel 1879, l’apertura della “strada ferrata della Pontebba”, impose la formazione dell’argine sopraelevato che coprì gli attracchi separando per sempre l’abitato dal fiume. La chiesa di San Rocco che sporgeva verso il Tagliamento fu accorciata di circa 4-5 metri perdendo l’abside originale.
Nel sisma del 1976 ha seguito le sorti di Portis ed è poi scomparsa sotto le macerie e la vegetazione.
Non è stata però dimenticata dagli abitanti che, spostati nel nuovo insediamento o in altri luoghi del Comune, conservano l’orgoglio della propria origine ed alimentano il desiderio di non cancellare l’antico borgo.
Per questo un gruppo di “Portolans” ha proposto alla Pieve di Venzone di recuperare almeno i segni superstiti dell’antica chiesa lavorando direttamente e chiedendo alla popolazione di contribuire all’impresa. Si rinnova così la felice circostanza che ha portato alla ricostruzione di Sant’Antonio Abate, rimarchevole episodio di amore per la propria storia e di solidarietà civile.
Per varie ragioni la chiesa di San Rocco non potrà essere ripristinata, cioè ricostruita nella sua interezza. I mezzi modesti e le caratteristiche del sito consigliano di limitare i programmi. Comunque le fondazioni saranno riportate alla luce, ed i muri elevati fino all’altezza sufficiente per proteggere e definire lo spazio come luogo di incontro.
I volontari, ottenuto il pieno consenso della Parrocchia che condivide l’iniziativa, hanno già dato un saggio della loro operosità. Hanno ripulito completamente l’area, svuotato dalle macerie la strada che scende al fiume a fianco della chiesa e raccolto ed accatastato marmi e pietre squadrate o lavorate, come è stato possibile constatare, sabato 18 maggio scorso, nell’incontro di presentazione del cantiere.
Suggeriamo ai nostri lettori di visitare il luogo e ricordiamo che l’appuntamento con San Rocco è fissato per il 16 Agosto prossimo.
Chi volesse ulteriori informazioni, partecipare ai lavori o contribuire in qualsiasi modo, può rivolgersi a Fabrizio Frescura, Presidente della pro Loco di Portis, al num. 349-0902049.

AFDS IN ROSA


In occasione della tappa del Giro d’Italia con arrivo sull’altopiano del Montasio del 14 Maggio 2013, alcuni giovani volontari del gruppo A.F.D.S. di Venzone hanno aderito all’iniziativa proposta dalle corrispondenti sezioni di Chiusaforte e Dogna. Essa riguardava l’allestimento di un punto di ristoro a Sella Nevea, proprio all’inizio della salita per il Montasio, per turisti ed altri volontari presenti. Con grande entusiasmo la squadra venzonese ha potuto dedicarsi, nella giornata di lunedì e in quella successiva, alla preparazione di panini caldi e bibite, in un grande clima di festa, ma soprattutto con un forte spirito di volontariato, generosità e dedizione al prossimo: valori ormai consolidati per tutti i donatori di sangue.

LA BICI, ANIMA DEL COMMERCIO



Che usare la bicicletta faccia bene alla salute lo sapevamo già, che faccia bene all’ambiente, pure, tuttavia oggi scopriamo, grazie ad uno studio realizzato dalla città di New York (non in Olanda o in Cina!) che la bicicletta fa bene all’economia (trovate il link sul nostro blog).
E’ noto che l’America e le città americane sono da sempre a misura di automobile, eppure lo studio realizzato nella “grande mela” ha evidenziato un notevole aumento delle vendite al dettaglio lungo le strade dove sono stati realizzati interventi di sviluppo della rete ciclabile.
In realtà basterebbe il buon senso per capire che la bicicletta è amica del commercio: pedalando a 12-15 km/h potete guardare con attenzione anche ai vostri lati, potete fermarvi e accostare in pochissimo tempo. In auto invece dovete concentrarvi molto sulla guida, se volete fermarvi per degli acquisti e siete rispettosi, dovete andare alla ricerca di un parcheggio, perdere del tempo, fare strada a piedi a ritroso...se l’acquisto non è proprio necessario potreste anche decidere di rimandarlo o farlo altrove.
Venzone non è New York, e pur essendo un paese di montagna ha la rara fortuna di essere in piano e quindi adattissima a quel sistema di mobilità (ce lo fanno vedere ogni giorno tedeschi, austriaci, sloveni...)
Naturalmente per ottenere certi risultati ci deve essere una Amministrazione sensibile che oggi a Venzone manca.
Ci permettiamo di dare un piccolo contributo di riflessione alla Associazione degli Imprenditori Venzonesi, convinti che anche lo sviluppo della ciclabilità possa aiutare a combattere la crisi e la concorrenza della grande distribuzione organizzata.

REGOLAMENTAZIONE DEL TRAFFICO




Per dare forma ad un piano del traffico occorre avere chiari gli scopi dell’iniziativa. Cioè necessita precisare quali sono gli obiettivi da raggiungere: salvaguardia e fruibilità di valori storico-ambientali e migliori condizioni di vita per gli abitanti, oppure massima accessibilità per un uso commerciale dei luoghi, oppure, paradossalmente, massima velocità di attraversamento dell’abitato, etc. E’ necessario scegliere in rapporto alle caratteristiche ed alla vocazione del luogo perché le soluzioni tecniche non sono indifferenti e neppure intercambiabili. Stabilite le priorità, seguiranno poi gli studi sulla configurazione del territorio, sulle direttrici del traffico e sulla dimensione dei flussi. Successivamente si passerà alle soluzioni di dettaglio: cioè si fisseranno sensi di marcia, zone pedonali, limitazioni ed orari, percorsi obbligati fino a scendere all’arredo ed alla segnaletica.
Per presentare ai lettori gli effetti della regolamentazione non abbiamo cercato esempi di grande richiamo. Ci siamo limitati ad osservare quanto è stato realizzato in Centri Storici a noi vicini, dove le Amministrazioni hanno affrontato il problema.
Una breve visita a di San Vito al Tagliamento ed a Spilimbergo, entità complessivamente più popolose ed estese di Venzone, ma con dimensioni storiche non molto dissimili, ci ha permesso di raccogliere delle immagini che vi proponiamo.
San Vito ha escluso dal suo perimetro storico qualsiasi traffico di transito, consente l’avvicinamento al centro e lo stazionamento, ove l’ampiezza delle strade lo permette, con tariffa oraria. La piazza centrale è riservata ai pedoni, ma può essere attraversata in senso Nord-Sud dai veicoli autorizzati. Gli sbarramenti sono realizzati con transenne mobili su rotelle e pilastri a saliscendi. In prossimità della piazza la pavimentazione asseconda, con il disegno e l’accostamento di materiali diversi, i percorsi pedonali e gli attraversamenti.
Anche a Spilimbergo il traffico in transito viene mantenuto all’esterno del Centro Storico. La piazza principale e buona parte delle vie adiacenti, vale a dire il nucleo antico, sono riservate ai pedoni con facoltà di accesso per i residenti. In fasce orarie determinate questi spazi sono aperti ai veicoli di servizio. I principali edifici pubblici, Duomo, Municipio e Castello sono situati al margine dell’abitato storico, affacciati sul Tagliamento. Vi si può arrivare dalla viabilità esterna senza attraversare il centro. Vari spazi di parcheggio sono ubicati intorno alla zona regolamentata. Particolare da osservare è la associazione di appoggi per le biciclette e transenne poste a delimitare i plateatici.
Sottoponiamo ai nostri lettori questo conciso panorama di esempi, non necessariamente ripetibili - infatti ogni contesto richiede proprie soluzioni- perché ne abbiamo ricavato un incoraggiamento e la certezza che è possibile e doveroso intervenire anche sul territorio venzonese. Purché ci sia la volontà e l’iniziativa non sia affidata all’improvvisazione.

BENVENUTI


Lo scorso gennaio, Mohammad Tadhri di 33 anni, nato a Fès in Marocco, si è trasferito, discretamente, da Tolmezzo a Portis. 
I nostri luoghi gli sono familiari, poiché lavora in Friuli da 5 anni come cuoco, tuttavia i primi 3 mesi a Portis sono stati sicuramente lunghi poiché aspettava Halima, la donna di 26 anni che aveva sposata nell’agosto 2012. Finalmente, un raggio di sole è comparso in primavera: Halima è arrivata da Casablanca. 
Vi auguriamo d’incontrare Halima e Mohammad e di vedere due visi solari, pieni di speranza, nonostante la lontananza delle loro famiglie.
Una bella coppia che vuole semplicemente condividere il nostro cielo, anche se a volte è lacrimoso.
A loro due il nostro augurio di benvenuto.

COMPLESSO BANDISTICO


Nella serata di venerdì 24 Maggio 2013, il Complesso Bandistico Venzonese si è esibito in concerto, assieme alle sue Majorettes, presso le scuole medie di Venzone. Il motivo di tale evento era la conclusione di un intenso rapporto collaborativo con i ragazzi delle classi prima e seconda media. Infatti già da parecchi anni, il C.B.V. porta avanti una particolare iniziativa di avvicinamento alla musica per i bambini e ragazzi delle scuole materne, elementari e medie del Comune di Venzone. Più precisamente, per i bambini della scuola materna e del centro estivo vengono organizzate delle visite presso la sala prove (Via Piobesi Torinese) con annesse presentazioni dei vari strumenti; mentre per i ragazzi di elementari e medie si predispongono degli incontri settimanali nelle aule scolastiche, sempre con l’intento di descrivere e presentare le varie categorie di strumenti, le attività svolte e le esperienze che si possono vivere all’interno dell’associazione. Inoltre è importante sottolineare come tale attività sia stata apprezzata da altri poli scolastici limitrofi, come testimoniano l’esperienza molto positiva con la scuola di Ospedaletto, negli anni scorsi, e l’invito da parte della sede di Trasaghis per il prossimo anno scolastico.
Infine, si desidera informare la popolazione che in data 13 luglio 2013, in occasione del 35° anniversario della fondazione del gruppo Majorettes, è stata organizzata una giornata speciale per festeggiare tale evento. Saranno infatti presenti a Venzone cinque Bande Musicali con le proprie Majorettes, provenienti da Friuli e Veneto, ed in particolare da Cittadella (PD), Quaderni (VR), Romano d’Ezzelino (VI), Fagagna (UD) e Montebelluna (TV). Il programma prevederà una sfilata con successivi concertini negli scorci più belli di Venzone.

LAGO MINISINI E RIVOLI BIANCHI



Si è svolto ad Ospedaletto, lo scorso 29 aprile, un incontro dedicato al SIC Lago Minisini e Rivoli Bianchi. I SIC (Siti di interesse comunitario) sono aree individuate dalla Commissione Europea le quali, in considerazione della loro particolare valenza ambientale, meritano di essere salvaguardate.
L’incontro, propedeutico all’approvazione del Piano di gestione da parte della Giunta regionale, aveva lo scopo di presentare le azioni proposte dal gruppo di lavoro regionale e dare la possibilità a chi ne avesse intenzione di fare osservazioni e richieste.
Dopo un breve intervento dell’assessore competente del Comune di Gemona (che, a nome dell’amministrazione comunale di Venzone, ha portato il saluto del nostro vicesindaco, assente perché impegnato altrove) hanno preso la parola i tecnici e gli esperti incaricati di redigere il Piano i quali hanno illustrato alcune misure che si intendono adottare.
Tra le diverse problematiche legate all’istituzione del SIC, quella della presenza a Rivoli Bianchi del poligono di tiro è per noi venzonesi prioritaria. Il disciplinare sottoscritto tra la Regione Friuli Venezia Giulia ed il Ministero della Difesa (come abbiamo già in passato evidenziato) all’art. 6 prevede che “Il Comando Militare Esercito FVG si impegna ad esaminare la possibilità di rivedere le clausole del disciplinare d’uso del poligono di Rivoli Bianchi di Venzone prima della sua scadenza, nel caso che nell’ambito interessato si attuassero degli interventi turistici o di qualsiasi altra natura e le manovre di addestramento fossero di intralcio alle iniziative in atto intese alla valorizzazione dell’ambiente”. 
I tecnici, da noi interpellati in merito, sono stati un po’ evasivi ma hanno fatto chiaramente intuire che difficilmente le ragioni del SIC potranno prevalere sulle necessità legate all’attività addestrativa. Eppure secondo noi, visto che il SIC sarà a breve una realtà, vale senz’altro la pena di pensarci e di provarci.

CONCORSO FOTOGRAFICO


L’associazione Pro Loco Pioverno, dopo aver allestito varie mostre fotografiche in questi ultimi anni, organizza ora, nell’ambito della tradizionale Sagra d’estate Piovernese, un concorso fotografico.
L’intento dell’associazione è quello di stimolare una ricerca fotografica in grado di cogliere gli aspetti ambientali ed paesaggistici della frazione di Pioverno, zona compresa tra il monte San Simeone ed il fiume Tagliamento e da qui trae ispirazione il titolo: “Pluvèr tra àghe e la mont”.
Per visionare il regolamento, avere informazioni più dettagliate e scaricare la scheda di partecipazione basta andare sul sito www.pioverno.it oppure trovare i volantini nei vari esercizi pubblici di Venzone; il termine ultimo per consegnare il materiale è fissato per il 13 Luglio 2013.
A nostro parere tale iniziativa va elogiata e sostenuta, perché le varie Pro Loco ed associazioni del nostro territorio sono una risorsa importantissima per valorizzare e mantenere le nostre tradizioni e la nostra cultura, infatti Pro Loco non vuol dire solo sagra.
Tutte le associazioni portano avanti molte iniziative per tutto il periodo dell’anno, tra mille difficoltà, burocrazia soffocante e cronica mancanza di fondi.
Per il nostro gruppo “Impegno civico per Venzone” questo aspetto è molto sentito, cogliamo pertanto l’occasione per rinnovare l’invito a contattarci a tutte le associazioni che vogliono dare visibilità e portare a conoscenza di tutti i cittadini le loro iniziative, per poterle inserire sullo Sfuei, affinché siano all’attenzione di tutti.

ROSE...E NON SOLO


Mercoledì 15 maggio, approfittando di uno dei pochissimi giorni di sole, il Comitato udinese del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, ha effettuato una bella uscita, naturalistico-culturale, cui hanno partecipato una ventina di persone. Il gruppo, partito da Udine verso le 10 del mattino, ha fatto una prima tappa ad Artegna, dove ha visitato il giardino delle rose della signora Eleonora, attrazione di fama europea, con i suoi oltre 1500 rosai, quindi ha proseguito alla volta di Venzone, dove nel pomeriggio ha visitato il giardino della signora Rosa sul barbacane est, molto più raccolto ma splendido, per la cura, la varietà delle piante pur nello spazio contenuto, la sapienza degli accostamenti, il bellissimo contrasto, anche cromatico, tra la possanza delle mura e la leggerezza dei rosai multicolore. Terminata la visita al giardino, il gruppo è stato accompagnato da alcuni membri dell’Associazione Amici di Venzone, cui il FAI si era rivolto per ausilio e consulenza, a visitare il Duomo, della cui ricchezza sono stati affrontati eminentemente tre temi: le particolarità strutturali e topografiche, il gruppo del Compianto di Cristo, l’unico studio completo a proposito del quale è proprio quello pubblicato dagli Amici di Venzone, ed infine l’organo e la rassegna di settembre. I partecipanti alla visita hanno manifestato grande interesse ed apprezzamento, tanto che ci si ripromette di avviare una proficua collaborazione tra enti, come il FAI e la nostra Associazione degli Amici di Venzone animate dallo stesso amore per l’ambiente, nei suoi aspetti naturalistici, architettonici e culturali.

ANCORA...ADSL


Ricordate la petizione, firmata da 403 concittadini, per l’ADSL consegnata in comune il 19 novembre 2012? 
Chiedevamo che l’amministrazione comunale si attivasse presso Telecom Italia s.p.a. e Regione affinché anche Venzone si potesse finalmente usufruire di un servizio internet a banda larga e di tenerci informati sui passi effettuati in tale direzione. 
Ebbene, da allora non abbiamo avuto alcuna risposta, anche nell’ultimo Consiglio Comunale di venerdì 7 giugno l’argomento non è stato nemmeno sfiorato.
Vista l’inerzia e la totale mancanza di informazione, a sette mesi di distanza ci riteniamo autorizzati a pensare che l’Amministrazione Comunale si stia disinteressando all’argomento.
Per questo motivo il gruppo Impegno Civico per Venzone ha scritto nei giorni scorsi direttamente al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e agli assessori Santoro (Infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici) e Bolzonello (Attività produttive, risorse rurali, agroalimentari e forestali). Nella lettera, oltre a denunciare la situazione di stallo, si chiede che la Regione FVG si attivi con i gestori di telefonia e internet per concedere l’estensione del servizio internet ad alta velocità in fibra ottica, già in uso esclusivo agli uffici comunali, anche ai privati cittadini. 
Come sempre, almeno noi de Il Sfuei, vi terremo informati.

MARIAPIA ROSSIGNANI


Si è spenta il 4 maggio, dopo breve ma inesorabile malattia, Maria Pia Rossignani, ordinario di Archeologia classica presso l’Università Cattolica di Milano, dove ha profuso per cinquant’anni le sue doti di ricercatrice intelligente e di insegnante generosa. Fu tra i primi ad accorrere a Venzone, dopo il  terremoto del 6 maggio 1976, per contribuire con la sua professionalità all’opera di recupero del patrimonio culturale, insieme a un qualificato gruppo di ricercatori, storici dell’arte, restauratori, giuristi, che rinnovarono – anzi intensificarono – il loro impegno culturale anche dopo le repliche sismiche del settembre successivo. Partecipò quindi all’avvio di quello straordinario processo di ricomposizione del centro storico di Venzone che valorizzò, senza pregiudizi, straordinarie risorse umane e utilizzò, con onestà e trasparenza, importanti contributi materiali, configurando un autentico modello morale d’intervento sui beni architettonici, storici e artistici colpiti da catastrofe. Nell’ambito dell’attività promossa dal Comitato Internazionale per  il ripristino del Duomo di Venzone, istituito nel 1979 dall’Arcidiocesi di Udine, coordinò il capillare lavoro di riconoscimento e catalogazione delle pietre dell’edificio crollate, coinvolgendo nell’impresa – ritenuta artatamente utopistica da dilettanti e profittatori – numerosi suoi collaboratori ed allievi. Relatore in numerosi convegni e animatore d’incontri, dibattiti, conferenze e mostre sulla ricostruzione in Friuli, Maria Pia Rossignani contribuì in maniera significativa a far conoscere ben oltre la cerchia delle nostre mura il “progetto Venzone”, perché se ne potesse discutere ai livelli più ampi e qualificati, collaborando in maniera significativa alla pubblicazione d’interventi scientifici di cui anche la Associazione “Amici di Venzone” e la Fabbriceria del Duomo hanno beneficiato. Il suo rigore professionale è stato sempre sorretto, anche da noi, da un’intransigente passione politica, che la portava a un lucido impegno per quelle che, generalmente, erano considerate le “cause perse”, che anche attraverso il suo paziente lavoro, al contrario, si trasformavano in cause vinte. Chi ha avuto poi il privilegio di conoscerla personalmente, sa quanta gentile amabilità abbia sempre caratterizzato il suo impegno civile, mai ostile e sempre accogliente, anche nei momenti più drammatici dello scontro e della contrapposizione.

LETTURE ANIMATE



Libri pieni di avventure affascinanti, di storie buffe o lievi, di immagini incantate sonnecchiano tra gli scaffali della biblioteca, in particolare tra quelli della Sezione ragazzi  - ristrutturata di recente anche grazie al contributo del Sistema Bibliotecario del Gemonese-Valcanale-Canal del Ferro - ; sta però per arrivare il momento di andare a scoprire quali sorprese ci riservano tutti quei volumi apparentemente silenziosi. Orecchie attente e occhi pronti, allora: prenderà infatti il via a breve un’iniziativa tutta dedicata ai bambini, in particolare a quelli di età compresa tra i tre e gli otto-dieci anni. La Biblioteca di Venzone e l’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con un gruppo di lettori volontari, proporranno due pomeriggi di letture animate, il primo in programma per sabato 22 giugno, l’altro per giovedì 11 di luglio; tante storie e illustrazioni colorate sbucheranno dalle pagine, accompagnate da burattini, strumenti a percussione e magari anche da qualche canzone, oltre a una merenda in compagnia. 
Dopo una breve pausa estiva, gli incontri ripartiranno in autunno, una volta al mese in Biblioteca, con altri racconti, colori e parole nuove.

17 luglio 2013

UOMINI LIBERI



“E nel ribadire l’importanza dei valori che accomunano le persone, della salvaguardia della dignità di ciascuno, della cultura anche tecnico-scientifica, dello studio, della tutela dell’ambiente montano alpino, alzo ancora una volta con la mano la Costituzione Italiana del 1948, come feci ad Ampezzo non molto tempo fa, dicendo “Io giuro ancora su questa” ed a quanto sancisce credo.”

Romano Marchetti

Sabato 27 aprile in una sala Bertrando piuttosto affollata malgrado la pioggia battente l’Associazione Amici di Venzone, in collaborazione con la sezione A.N.P.I. di Gemona e Venzone, ha organizzato un incontro dal titolo “La resistenza: uomini alla ricerca della libertà e di un nuovo mondo”. L’incontro, volto a celebrare l’anniversario della Liberazione, è stato interamente dedicato alla presentazione del volume, di recentissima pubblicazione, “Da Maiaso al Golico, dalla Resistenza a Savona – Una vita in viaggio nel ‘900 italiano”, in cui Romano Marchetti ripercorre la propria intensa vita. E proprio lo stesso Marchetti, classe 1913, era presente, così che i partecipanti hanno potuto ascoltare dalla sua voce ancora ferma e chiara una narrazione ricchissima di aneddoti, date, nomi, volti e luoghi, affiancata dalla ricostruzione complessiva del suo percorso condotta dalla curatrice del volume, Laura Matelda Puppini. E davvero un lungo ed intenso viaggio fu quello che condusse Romano Marchetti, carnico originario di Maiaso, studente al liceo Marinelli di Udine prima e poi alla facoltà di Agraria di Firenze ove si laureò specializzandosi in agricoltura tropicale, a sviluppare un forte sentimento libertario, sorretto da un pensiero non omologato e destinato ad approdare ad una netta coscienza antifascista. La narrazione ha spaziato dalle esperienze giovanili ed infantili che hanno segnato e forgiato il suo essere, sino alla militanza come partigiano osovano, all’esperienza della repubblica partigiana di Carnia, alla Liberazione ed oltre. Onorati della sua presenza, lo abbiamo ringraziato per la preziosa testimonianza. Sorprendendoci, ci ha “restituito” il ringraziamento, affermando che siamo proprio noi, ossia tutti coloro che hanno interesse a conoscere e ad ascoltare, a consentirgli di continuare la sua “lotta di resistenza”.

UNA CULLA D'ORO... E UNA PIZZA


Ai primi di maggio ha aperto i battenti La culla d’oro, nuova struttura ricettiva di affittacamere, così denominata in riferimento alla nota leggenda venzonese. L’ambiente, gestito da Manuela Pinzani, è completamente nuovo e si compone di cinque camere spaziose e confortevoli con relativo bagno e TV satellitare. In totale vi sono 13 posti letto. La culla d’oro è situata sulla strada statale Pontebbana, sopra il ristorante-pizzeria da Nicola. I recapiti per eventuali prenotazione sono: cell. 348-3425958, tel. 0432/985036, e-mail: velvet.manu@gmail.com.
Il nuovo servizio di pernottamento sopra la trattoria “Da Nicola” ci ha fatto curiosare sulla situazione attuale del locale sottostante: dopo tre anni di attività, oggi Nicola Serpillo e sua moglie Sharon si sentono abbastanza soddisfatti. Hanno visto crescere il numero dei loro clienti abituali, nonostante la crisi economica, grazie al lavoro che li vede impegnati sei giorni su sette. Sicuramente è anche grazie al sorriso con il quale accolgono i clienti che arrivano alla rosticceria-pizzeria, un sorriso che riporta il sole di Santo Domingo dove la coppia ha iniziato la sua avventura di vita.
Un settore che è in crescita è quella del turismo dal nord, dalla Germania e dall’Austria, costituito soprattutto da turisti in moto o in bici. La nuova attività di affittacamere potrebbe portare ad un ulteriore aumento di turisti stanchi e affamati, pronti per la cena e il letto offerti da Nicola e Emanuela, oggi separatamente, ma magari, con un occhio al futuro, un giorno in sintonia per aumentare la capacità e la qualità ricettive sul nostro piccolo ma bel territorio. 
Due segni positivi ci danno l’arrivederci uscendo dal locale; un sole tepido dopo troppi giorni di pioggia e un avviso sulla porta che dice che Nicola e Sharon cercano personale; insomma, un posto al sole e magari un posto di lavoro per una persona del luogo. Pensiamo in positivo.

L'ANGELO DI CARNIA


Avremmo voluto diffondere in questo numero data ed ora della cerimonia di apposizione del quadro commemorativo intitolato ad Angelo Bardelli nella Stazione di Carnia, luogo delle sue eroiche segnalazioni, di cui abbiamo raccontato nello scorso numero. Purtroppo i promotori dell’iniziativa ci hanno comunicato di non avere ancora avuto indicazione dall’Amministrazione Comunale di una data certa. Poiché tuttavia l’impegno preso è quello di tributare entro luglio il doveroso omaggio, e poiché entro tale data non ci sarà un’altra uscita del nostro giornale, rinnoviamo l’invito all’Amministrazione a dare adeguato risalto all’iniziativa a che i concittadini e tutti quanti siano interessati possano presenziarvi.

CJATINSI A PLUVER



La Pro Loco di Pioverno ci ha abituati alle iniziative organizzate con mezzi limitati, ma idee buone. Ci ricordiamo di mostre fotografiche, dello studio sulle famiglie piovernesi, di una intensa rievocazione dedicata agli emigranti e di una rassegna di ricordi napoleonici.
Si aggiunge a questo elenco di eventi, certamente incompleto, l’incontro del 28 maggio scorso dal titolo “Fare giornalismo: dai ciclostili di Sù Venzone all’era di Internet”.
Sergio Cescutti e Davide Clonfero hanno rievocato l’avventurosa esperienza  vissuta negli anni dal 1966 al ‘70, quando assieme ad altri giovani, studenti o appena diplomati, hanno pubblicato il periodico di cultura e cronaca locale Sù Venzone. 
Contro abitudini radicate, malgrado la diffidenza, se non ostilità, delle autorità dell’epoca, il giornale intendeva rinnovare la vita della comunità, esprimendo il disagio e le aspirazioni del mondo giovanile di allora che sarebbero esplosi  nel ‘68. Fra l’altro l’impegno di quegli inesperti, ma volenterosi giornalisti è valso a fondare la nostra biblioteca comunale che attualmente custodisce, per chi volesse prenderne visione, la raccolta dei numeri pubblicati.
Il corrispondente gemonese prima del Gazzettino ed ora del Messaggero, Piero Cargnelutti, ha poi illustrato il mondo del giornalismo di oggi,  le caratteristiche e le difficoltà della professione in un ambiente necessariamente circoscritto.
Pubblico purtroppo scarso, ma decisamente partecipe. Auguri ai nostri precursori e solidarietà agli organizzatori. 

PROCESSIONARIA



Con spirito di servizio ed in un certo senso nostro malgrado, poiché come tutti vorremmo che fossero proprio le categorie più fragili  - anziani e bambini -  a beneficiare delle maggiori attenzioni, già negli scorsi due numeri de Il Sfuei ci siamo fatti carico di segnalare problemi, disagi e lamentele  inerenti numerosi aspetti della Scuola Materna che alcune mamme ci hanno segnalato, dopo aver aspettato invano una risposta dall’Amministrazione Comunale. Oggi un ulteriore “capitolo” si aggiunge alla travagliata vicenda della Scuola Materna, infatti lo scorso aprile alcune mamme hanno presentato un esposto al Sindaco, e per conoscenza ai Carabinieri ed al Dirigente scolastico, avente per oggetto: “Processionarie nell’area esterna della Scuola dell’Infanzia di Venzone”. Nella scritto veniva segnalato come alcuni bambini abbiano sviluppato sfoghi cutanei urticanti a causa dei contatti con le processionarie transitate nel parco giochi dell’asilo, in quanto i loro bozzoli si trovavano, e si trovano tutt’ora, sul pino “di un’abitazione privata confinante con l’area giochi della scuola d’infanzia”. Ad oggi, benché non vi sia stata alcuna risposta diretta all’esposto, sembra che sia stato raggiunto un accordo in base al quale la disinfestazione avverrà in settembre, periodo, a quanto viene riferito, idoneo a compiere tale operazione. Tuttavia ciò che davvero stupisce è la costante per cui il cittadino venzonese non riesce a sortire alcun interessamento da parte degli amministratori, a meno di non ricorrere, come in questo caso, a “maniere forti” (e molto spesso nemmeno in quel caso, come ben sanno i 403 firmatari della petizione per l’ADSL!). Si legge infatti nell’esposto che “nonostante le diverse richieste verbali all’assessore all’istruzione e al vicesindaco affinché si procedesse a un’opera di disinfestazione, ad oggi a parte il taglio di due rami dell’albero in questione non è stato fatto niente per risolvere definitivamente il problema.”
Naturalmente come gruppo di minoranza vigileremo a che l’impegno preso per settembre venga rispettato, visti anche gli obblighi legislativi in materia (D.M. Del 30 ottobre 2007). Per il momento ci limitiamo a riportare parte della lettera delle mamme, così da mettere a disposizione di tutti i cittadini, come facemmo a suo tempo per le zecche, utili informazioni da loro reperite sui danni che i contatti la processionaria possono provocare.


“I peli urticanti della processionaria si separano facilmente dalla larva che li porta sul dorso, nel corso di un contatto o più semplicemente sotto l’azione del vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche). Chi avesse ripetuti contatti con la processionaria presenta reazioni che peggiorano con ogni nuovo contatto. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca e in gola, difficoltà di respirazione, ipotensione e perdita di coscienza).
A seconda della zona del corpo interessata, diversi sono i sintomi:
In caso di contatto con la pelle: apparizione in seguito al contatto di una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sì sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo: il sudore, lo sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli.
In caso di contatto con gli occhi: rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Se un pelo urticante arriva in profondità del tessuto oculare, si verificano gravi reazioni infiammatorie e, in rari casi, la progressione a cecità.
In caso di inalazione: i peli urticanti irritano le vie respiratorie. Tale irritazione si manifesta con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l’asma).
In caso di ingestione: infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.”

ALTO FRIULI, NUOVA GESTIONE


E’ cominciata, il 4 maggio scorso, la nuova gestione del supermercato Alto Friuli in Carnia. La nuova società composta da Daniele Madrassi e i suoi familiari Teresa, Fabrizio, Denis e Sabrina intende rilanciare il negozio, con marchio nazionale SISA, che si trova alla confluenza delle vallate carniche con quelle del Canal del Ferro, proponendo un’apertura continuativa sette giorni su sette dalle sette alle diciannove, una ricca selezione di prodotti locali e un allestimento di prodotti nazionali a carattere regionale (pesto ligure, barolo piemontese, orecchiette pugliesi, etc.)
Da tutti noi un augurio di buon lavoro.

METEOPOLIGONO

Anche nei mesi estivi di luglio e agosto proseguirà l’attività nel poligono di tiro dei Rivoli Bianchi.
Dalla consultazione dei comunicati del Comando Militare Friuli Venezia Giulia, presenti nell’albo pretorio on-line del nostro comune infatti apprendiamo che durante il prossimo mese di luglio le giornate di esercitazione saranno 15 (nei giorni 1, 2, 3, 8, 9, 10, 11, 16, 17, 18, 22, 23, 24, 25, 30). Da notare che in nove di queste giornate le esercitazioni a fuoco si protrarranno fino all’1.00 di notte. In agosto invece fortunatamente anche i militari andranno un po’ in vacanza e le giornate saranno “solo” 9  (nei giorni 6, 7, 8, 20, 21, 22, 27, 28, 29). In questo caso per sei giornate sulle nove fino all’1.00 di notte.
Nel mese di maggio l’attività è parsa particolarmente intensa, tanto che il rumore delle esplosioni era chiaramente udibile all’interno del centro storico e nella frazione di Pioverno.
Ancora una volta la nostra solidarietà ai residenti di Marsuris e borgo Rozza, costretti loro malgrado a sopportare spari e boati e che si godranno le serate estive assieme alle esplosioni delle esercitazioni.

3 luglio 2013

TUGLIEZZO




Anche se tardivamente, la bella stagione sembra essere arrivata, e con essa anche il rigoglio della vegetazione.
Gli addetti del Comune sono all’opera già da qualche settimana nell’attività di sfalcio e manutenzione del verde, sia delle aree ricreative che delle aiuole spartitraffico, che dei cigli stradali. Cogliamo dunque la segnalazione che ci giunge da frequentatori di Tugliezzo, a che anche la strada che porta al piccolo borgo venga ripulita da rami aggettanti ed erba alta che impediscono la visibilità... possibilmente prima di agosto, in modo che a poter beneficiare di tale intervento siano tanto i proprietari delle baite che i cicloturisti, che sempre più numerosi si inerpicano fino lassù. Nel caso poi, al momento della nostra uscita, l’intervento fosse già stato fatto, non possiamo che congratularci per il migliorato tempismo!

PER DANIELE


Lo scorso 14 giugno, i pescatori di Venzone hanno organizzato una gara di pesca, presso il lago “Cison” di Amaro, per ricordare l’amico, prematuramente scomparso, Daniele Bellina.
Il ricavato ottenuto dall’iscrizione alla gara è stato donato al C.R.O. di Aviano.

A.S.D. VENZONE




Abbiamo intervistato Daniele Madrassi, presidente della Società calcistica venzonese per conoscere meglio e far conoscere ai venzonesi questa importante realtà del nostro comune. L’intervista è necessariamente sintetica ma ci ripromettiamo di tornare in futuro su questo argomento.

Presidente ci descriva per sommi capi, la società che presiede
Presiedo questa società dal 2010, mi è stato chiesto di rilevarla a seguito delle dimissioni del precedente presidente, quando la situazione non era rosea, il bilancio era negativo e ho dovuto intervenire direttamente con i creditori.
La prima squadra stava retrocedendo dalla seconda alla terza categoria e c’era un diffuso clima di sfiducia.
Precedentemente all’attuale Associazione Sportiva Dilettantistica aveva operato la Polisportiva Venzone (dal 1987) che era nata sulle ceneri della precedente società che si era fermata nel 1976.
Durante la mia gestione ad oggi, la squadra maggiore è risalita in seconda categoria e anche in quest’ultima stagione ha ottenuto risultati lusinghieri.
La società, oltre alla prima squadra, ha anche squadre di bambini e ragazzi (primi calci, pulcini, esordienti, giovanissimi, juniores) che vanno dai sei ai diciotto anni. La società conta 90 tesserati.

Qual è l’organigramma della società?
Il vicepresidente è Placido Dino Fisichella, il segretario è Luca Scutiero, i consiglieri sono, non tutti venzonesi, Virna Basso, Maurizio Bellina, Loris Cividino, Daniel Gollino, Patrizio Ferro, Tomas Gardellini, Fabrizio Madrassi, Anna Montagnese.

Quanti venzonesi militano nelle squadre della Società?
Tra i bambini e i ragazzi, quasi tutti, nella prima squadra sono una quindicina.

La A.S.D. è una polisportiva o si occupa solo di calcio?
La A.S.D. fa solo calcio.

La convenzione con il Comune le assegna 14.000 euro ogni anno, sono compresi i 5.000 euro di semine all’anno?
Sì con i 14.000 euro dobbiamo provvedere anche alla manutenzione del campo sportivo ed è veramente difficile, avremmo bisogno di maggiori risorse.

Cosa pensa dell’idea di trasformare il campo sportivo con un manto sintetico ipotizzata dall’Amministrazione Comunale?
E’ una proposta che abbiamo fatto noi della sportiva con l’intento di abbattere i costi di gestione, l’amministrazione sembra interessata.

Perché non partecipare al Campionato Carnico estivo come fanno tutti i comuni da Gemona in su?
Io ho militato molti anni in quel campionato e ritengo che negli ultimi anni si sia impoverito molto anche a causa del continuo spopolamento della montagna, ma il motivo principale per il quale militiamo nel campionato collinare è il settore giovanile, nel carnico è assente. Si possono fare scelte diverse ma si deve eventualmente ripensare la filosofia di fondo.

Quanti spettatori medi per partita ci sono nelle gare casalinghe?
Pochi purtroppo.

Che impianti comunali utilizza?
Campo sportivo, spogliatoi, campetto di sfogo e palestra comunale.

Il chiosco è gestito da voi anche se è in una struttura comunale?
Per ora utilizziamo i locali della palestra in forma provvisoria.

I bilanci sono in attivo? si possono vedere e/o pubblicare?
Con la mia gestione i bilanci sono in pareggio e vengono affissi in bacheca, chiunque può chiedere di vederli.

Quali sono le voci di spesa più consistenti?
I costi maggiori che dobbiamo affrontare sono quelli della gestione del campo sportivo, della luce e delle attrezzature  sia collettive che per gli atleti

Quanto investe il Presidente ogni anno?
Troppo.

Ci sono sponsor? e quanto investono?
Gli sponsor attuali gravitano quasi tutti intorno alle mie attività professionali, per il resto la situazione è vergognosa, nel senso di pochissimo interesse e investimenti.

Perchè non partecipate alla gara per la gestione dell’area sportiva che va regolarmente deserta?
Perché gestire un’area sportiva di quelle caratteristiche significa sobbarcarsi costi molto alti che una società piccola come la nostra non potrebbe sopportare.

LA BICI, ANIMA DEL COMMERCIO




Che usare la bicicletta faccia bene alla salute lo sapevamo già, che faccia bene all’ambiente, pure, tuttavia oggi scopriamo, grazie ad uno studio realizzato dalla città di New York (non in Olanda o in Cina!) che la bicicletta fa bene all’economia (lo studio qui).
E’ noto che l’America e le città americane sono da sempre a misura di automobile, eppure lo studio realizzato nella “grande mela” ha evidenziato un notevole aumento delle vendite al dettaglio lungo le strade dove sono stati realizzati interventi di sviluppo della rete ciclabile.
In realtà basterebbe il buon senso per capire che la bicicletta è amica del commercio: pedalando a 12-15 km/h potete guardare con attenzione anche ai vostri lati, potete fermarvi e accostare in pochissimo tempo. In auto invece dovete concentrarvi molto sulla guida, se volete fermarvi per degli acquisti e siete rispettosi, dovete andare alla ricerca di un parcheggio, perdere del tempo, fare strada a piedi a ritroso...se l’acquisto non è proprio necessario potreste anche decidere di rimandarlo o farlo altrove.
Venzone non è New York, e pur essendo un paese di montagna ha la rara fortuna di essere in piano e quindi adattissima a quel sistema di mobilità (ce lo fanno vedere ogni giorno tedeschi, austriaci, sloveni...)
Naturalmente per ottenere certi risultati ci deve essere una Amministrazione sensibile che oggi a Venzone manca.
Ci permettiamo di dare un piccolo contributo di riflessione alla Associazione degli Imprenditori Venzonesi, convinti che anche lo sviluppo della ciclabilità possa aiutare a combattere la crisi e la concorrenza della grande distribuzione organizzata.

2 luglio 2013

IL PEDÔLI


In risposta all’invito ricevuto recentemente dai venzonesi, un lettore ci ha proposto questo pedôli che volentieri pubblichiamo.