15 gennaio 2013

EDITORIALE




“Da questo affollato cortile della Filanda di Sottomonte, in cui consideriamo rappresentate tutte le famiglie Venzonesi, le filandere inviano affettuosi auguri a nipoti, pronipoti e discendenti. (Venzone 1925 - 1930, foto archivio Sormani)
Si avvicinano le feste natalizie e nell’atmosfera d’attesa che aleggia in questo periodo, non soltanto legata agli eventi ed alle celebrazioni religiose, riemergono nei nostri pensieri episodi e racconti evangelici.
Così prendiamo a prestito, sospinti dai ricordi della nostra età più acerba, argomenti che solitamente risuonano nell’eloquenza dei parroci, per occuparci, come sempre, della vita del nostro comune, questa volta vista sotto un’altra angolatura.
Ci sono in realtà passaggi dei Vangeli che risultano pertinenti e significativi anche se riferiti non a problemi di fede, ma alla vita reale, materiale, alla pratica secolare ed alla politica: “Date a Cesare quello che è di Cesare ...” per esempio, o la parabola dei talenti.
Proprio di questa vogliamo parlare. 
Si dice che una persona ha talento per significare che la sorte, o la natura, o il Buon Dio (come preferite) le ha conferito qualità da spendere nella vita, appunto come moneta. Tanto più ricca è la dotazione e tanto più ci si aspetta dal fortunato in termini di impegno personale, di iniziativa e di altruismo. Verrà poi il momento del rendiconto. Come sappiamo ci sarà chi avrà fatto fruttare i suoi talenti e chi li avrà magari sotterrati, come Pinocchio per la gioia del Gatto e della Volpe.
Allarghiamo la scena.
Al singolo individuo sostituiamo una ben determinata comunità. Al Signore che chiede ragione degli “investimenti”, sostituiamo i nostri figli, nipoti, discendenti, i posteri in generale. Come somma dei talenti poniamo la natura ed il territorio, l’eredità culturale ed il patrimonio di opere e conoscenze accumulato dalle generazioni passate.
Dunque qualcuno, in futuro, ci chiederà conto di ciò che abbiamo fatto per conservare l’ambiente sano ed ordinato migliorandone la qualità con la manutenzione delle terre ed il governo delle acque.
Ci chiederà cosa abbiamo fatto dei nostri monumenti, se li abbiamo curati o lasciati decadere e se, distrutti da eventi avversi, li abbiamo ricostruiti oppure abbandonati come inutili macerie. Ci chiederà quale uso abbiamo fatto delle opere materiali e della mente prodotte con secolare fatica, profusione d’arte e d’ingegno; se siamo consapevoli di quanto lavoro sia stato speso nei campi, lungo i sentieri di montagna e negli alpeggi, nelle sale degli antichi e nuovi opifici e se abbiamo onorato tanto impegno rinnovandolo con iniziative economiche e di progresso civile.
Ricordando che il mondo, anche quello piccolo del nostro comune, lo abbiamo avuto in prestito e dobbiamo trasmetterlo a chi ci succederà possibilmente migliore, auguriamo ai Venzonesi, agli amministratori che hanno gli strumenti per guidare la collettività, a noi stessi, di poter rispondere che abbiamo speso bene i nostri talenti.
Buon Natale e felice Anno Nuovo.

Loris Sormani

ASSOCIAZIONE IMPRENDITORI VENZONESI


Nel mese di settembre si è costituita l’Associazione Imprenditori di Venzone, che raccoglie attualmente 34 iscritti tutti impegnati in diverse attività commerciali e professionali. 
Ne parliamo con il Presidente Carlo Madrassi, titolare dell’attività di catering Festa Più : “Scopo dell’associazione è unire le forze delle realtà imprenditoriali del paese, per superare assieme il difficile momento che tutti stiamo vivendo. Si cercherà quindi di fornire strumenti comuni per adempiere al meglio ai numerosi obblighi legislativi e burocratici che ciascuno di noi si trova ad affrontare. Non meno importante l’obiettivo di unire le forze cercando di proporre iniziative in supporto alle associazioni locali, Pro Loco in primis, per favorire ed ampliare la vocazione turistica di Venzone, che resta secondo noi l’opportunità più rilevante nel nostro comune. Condivisa la volontà di proporsi, infine, come soggetto unico nel rapporto con le istituzioni, a partire dall’Amministrazione Comunale.
L’associazione, pur essendo rivolta agli imprenditori, non preclude l’adesione a privati cittadini che ne condividano le finalità e gli scopi, come previsto dal regolamento della stessa. Il direttivo è attualmente composto dal presidente Carlo Madrassi, dal vice-presidente Mercedes De Cecco, dal segretario, Daniele Riccioni e dai consiglieri Roberto Vale e Pierluigi Borgomainerio, fermo restando l’augurio di aumentare in futuro il numero dei consiglieri.
Un primo accordo raggiunto tra i membri dell’associazione riguarda il periodo natalizio: le diverse attività del centro storico esporranno nelle vetrine diversi presepi, e lungo le vie degli alberelli, addobbati in maniera uniforme. La spesa sarà a carico di ciascun aderente, mentre l’approvvigionamento degli stessi e le domande per l’occupazione del suolo pubblico saranno a cura dell’associazione.
Altro progetto che contiamo di far partire al più presto è l’organizzazione, qui a Venzone, di incontri formativi di categoria, legati soprattutto alle tematiche normative sulla sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo, come detto, di unire le esigenze e le risorse di ciascuno di noi”.
Auguriamo buon lavoro a questa nuova realtà, segnalando, a chi fosse interessato a mettersi in contatto, l’indirizzo mail: imprenditorivenzonesi@virgilio.it

OROLOGIO E OROLOGI



Sono certamente pochi i friulani che non conoscono la fama di Pesariis, patria di costruttori, in primis d’orologi da torre o campanile, di orologi da muro e da tavolo poi e, forse, anche di quel meraviglioso “sottoprodotto”, in tutto simile alle macchine del tempo, che muoveva gli spiedi nei nostri focolari. 
Molte delle macchine, già installate nelle torri di tutta Italia, sostituite da più recenti dispositivi, sono esposte con orgoglio ed amorevole cura alla curiosità dei cittadini. Ne cito due entrambe marcate “Fratelli Solari – Pesariis”: quella che muoveva l’orologio del Monte di Pietà di Reggio Emilia figura oggi nelle vetrine dell’antica sede dell’Istituto nella Piazza dove è nato il Tricolore, l’altra, per restare vicini, si trova ben visibile nell’ingresso del Municipio di Artegna.
La secolare attività artigianale, che già nell’ottocento si era trasformata in industria, è ormai emigrata ad Udine diventando, con il marchio sopra citato, capofila mondiale dei costruttori di orologi e quadri indicatori per stazioni ferroviarie ed aeroporti. 
Pesariis, tuttavia, non ha dimenticato la sua tradizione. Con inventiva ed ingegno ha celebrato la propria storia inserendo nei percorsi urbani, a completare il locale museo tematico, orologi mossi con ogni tipo di energia e muniti dei più svariati quadranti.
Il restauro dei maggiori edifici e l’accurata pavimentazione delle strade assieme all’accorta distribuzione degli orologi rendono il luogo, modesto per dimensioni ed assai decentrato rispetto alle vie di comunicazione, meta di visite competenti e non frettolose. Un esempio da imitare. 
E Venzone?
Sulla torre municipale, lati Est e Nord c’è un orologio destinato a scandire il tempo per tutti i Venzonesi. Ma le sfere dorate dei due quadranti circolari di pietra scolpita, del sedicesimo secolo, suddivisi rispettivamente in ventiquattro e dodici settori, restano ostinatamente ferme nella certezza lapidea di segnare l’ora giusta almeno due volte al giorno. Tace avvilita, consapevole della propria impotenza, anche la sovrastante campana. 
Non sono valse finora a sollecitare il ripristino dell’orologio in tutte le sue funzioni, né la nobile vetustà dell’opera annoverata fra le più antiche d’Europa, né la lamentata assenza del ritmato messaggio che, battendo i quarti e le ore, costantemente unifica il tempo dei cittadini e ricorda l’esistenza di una Comunità.
Pretendiamo a nome di tutti i Venzonesi un pronto intervento per rimettere in funzione il nostro  orologio. Non si tratta soltanto di effettuare la necessaria opera di riparazione, ma di manifestare il dovuto rispetto per la nostra storia ed il nostro patrimonio. 
Ci permettiamo un modesto suggerimento, apparentemente ovvio per chi amministra il bene comune, ma da ribadire nell’attuale clima di incuria: proponiamo che, ai piedi della torre municipale, sia collocato un cartello destinato ad illustrare le caratteristiche dell’orologio ed a spiegare le modalità di lettura dei due quadranti, adeguatamente illuminati.
Aspettiamo un segno di risposta.

LA DEDICA



Da alcuni mesi campeggia nei pressi dell’area sportiva, l’insegna-targa qui riprodotta.
Si tratta di un pannello, probabilmente dotato di illuminazione, che intitola l’area sportiva di Venzone. L’insegna recita infatti: Comune di Venzone - area sportiva “Nino Madrassi”.
Nino Madrassi, forse poco noto ai più giovani, era uno sportivo venzonese di grande simpatia e umanità molto conosciuto anche fuori Venzone, che scomparve tragicamente durante l’ascesa alla vetta del Nun Kun (7135 mt) in Kashmir nell’ormai lontano 1988, quando aveva 49 anni.
Non era un campione, ma un vero appassionato di diverse discipline sportive, in particolare gli sport invernali, il podismo e la montagna.
Lo stesso anno della sua prematura scomparsa alcuni amici organizzarono la prima staffetta podistica a lui intitolata e che ancora oggi si svolge la prima domenica di ottobre.
La dedicazione a Nino ci pare corretta, peccato che sia avvenuta nel più completo anonimato, senza nemmeno una piccola cerimonia; inoltre la scelta di posizionare la targa in mezzo ad una vera e propria accozzaglia di recinzioni la rende poco visibile, cosicché il fine di avere una targa che funga anche da insegna non pare raggiunto.

NUOVO CONSIGLIO DI ISTITUTO


L’11 ed il 12 novembre si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio d’Istituto scolastico. Il passaggio all’Istituito comprensivo ha fatto decadere il precedente Consiglio ed ha reso quindi necessario eleggerne uno nuovo. Da quest’anno infatti (con una decisione improvvisa anche se non inaspettata) la Direzione didattica di Trasaghis non esiste più ed è stata sostituita dall’Istituto comprensivo nel quale sono confluite la scuole della “vecchia” Direzione (Bordano, Osoppo, Trasaghis e Venzone) e quelle di Moggio Udinese, Resia e Resiutta. Dell’Istituto comprensivo fanno parte non solo, come in precedenza, le scuole dell’infanzia e le primarie, ma anche le secondarie di primo grado (quelle che un tempo erano e che a lungo continueranno ad essere chiamate “medie”). Rispetto alla Direzione didattica il “nuovo” Istituto si è in tal modo ingrandito sia per estensione territoriale che per numero di classi e di studenti. Complessivamente l’Istituto comprensivo di Trasaghis conta 5 scuole dell’Infanzia (Avasinis, Bordano, Osoppo, Venzone e Resia), 6 Primarie (Alesso, Bordano, Moggio, Osoppo, Venzone e Resia ) e 5 Secondarie (Moggio, Osoppo, Resia, Trasaghis e Venzone) per un totale di circa 750 alunni. Il nuovo Dirigente scolastico è il professor Nevio Bonutti (al quale vanno i nostri migliori auguri), una “vecchia” conoscenza per Venzone sia nella veste di insegnate di scuola media che di Dirigente.
Il Consiglio d’Istituto è un organismo collegiale dotato di ampi poteri decisionali e di controllo. Non si occupa tanto degli aspetti didattici (che sono di competenza dei docenti e del Dirigente scolastico) quanto dell’organizzazione ed il funzionamento della scuola. Ad esempio approva il programma annuale ed il bilancio consuntivo (da dove arrivano e come vengono spesi i soldi), definisce il calendario scolastico, individua i criteri per la scelta dei viaggi e delle visite d’istruzione, si esprime sulle iniziative che vengono proposte alla scuola da soggetti pubblici o privati.
Accanto al Dirigente scolastico (membro di diritto) ed ai rappresentanti dei docenti e del personale tecnico ed amministrativo siedono in Consiglio 8 rappresentanti dei genitori eletti dagli stessi genitori.
Attraverso il Consiglio d’Istituto (ed altri organismi come il Consiglio di interclasse ed il comitato mensa, ad esempio) si realizza quella forma di partecipazione democratica che troppo spesso diamo per scontata (finendo col sottovalutarla e per disinteressarcene), ma che è invece una conquista e che si fonda sull’idea che la scuola è di tutti: non solo di chi vi è dentro (studenti, genitori, insegnanti, personale tecnico ed amministrativo) ma dell’intera comunità, perché è nella scuola che ha inizio il percorso che porta un bambino ed un ragazzo a diventare un adulto responsabile ed un “buon” cittadino. 
Alle elezioni si sono presentate tre liste di genitori: “Insieme per il futuro della scuola” per i comuni di Osoppo, Bordano e Trasaghis, “Uniti per la scuola” per Venzone (con la candidatura “aggiunta” di un genitore di Resia) e “Il paese, i genitori, la scuola” per Moggio Udinese e Resiutta.
Ha votato circa un genitore su tre. L’affluenza maggiore si è registrata nei seggi allestiti a Bordano, Moggio e Resia (tutti al di sopra del 50%). Ad Osoppo, al contrario, non si è raggiunto il 20%. A Venzone (dove si è recato alle urne il 27,50% dei genitori) sono stati eletti Fausto Stefanutti, Elena Zamolo e Katia Quaglia (grazie però ai voti ottenuti nel seggio di Resia).
Completano il Consiglio, oltre al Dirigente scolastico, Raffaella Picco, Ada Fabris, Monica Del Negro, Milena Marcon, Ornella Gardel per i genitori, Marco Buzzi e Graziella Simonetti per il personale tecnico amministrativo, Patrizia Morocutti, Anselmo Picco, Rita Smiroldo, Anna Vuerich, Carmela Barile, Paola Bosco, Paola Missoni e Antonella Muzzolini per i docenti.

RICICLIAMOLI TUTTI



Dal primo maggio 2012, grazie all’intesa tra Corepla, Anci e Conai, si possono inserire nella raccolta differenziata dei materiali in plastica anche i piatti ed i bicchieri monouso (rimangono escluse le stoviglie durevoli riutilizzabili, anche se in plastica). 
Si tratta di un’importante novità che permetterà di elevare le percentuali di raccolta e quindi di successivo riciclo e recupero (si parla infatti di circa 140.000 tonnellate all’anno) e che rende più facile ed intuitiva la separazione degli imballaggi da parte di noi cittadini. E’ importante comunque porre sempre molta attenzione a come si conferiscono i rifiuti diferenziati: per un corretto riciclo piatti e bicchieri devono essere privi di residui alimentari, quindi vanno svuotati ed eventualmente risciacquati, ciò per evitare di contaminare tutto il materiale raccolto e per rendere meno gravoso e più igienico il successivo lavoro di recupero (ricordiamo che anche i cartoni in tetra pak, dopo aver separato le parti in plastica, come il tappo e l’erogatore, vanno risciacquati prima di essere riciclati assieme alla carta).
Da questa estensione deriverà senza dubbio un beneficio ambientale, ma anche l’opportunità per i comuni di veder aumentare in misura, anche considerevole, i corrispettivi ricevuti a fronte di un corretto conferimento.
Nel segnalarvi questa novità sottolineiamo, ancora una volta, l’importanza che riveste ogni singolo cittadino per raggiungere risultati considerevoli e quindi ci appelliamo alla collaborazione di tutti. 
Vogliamo altresì sottolineare che un’informazione tempestiva e capillare è decisiva per ottenere risultati ottimali e che questa dovrebbe essere prerogativa di una Amministrazione attenta e funzionale. Per l’ennesima volta, invece, ci vediamo costretti a riempire questa lacuna amministrativa informando noi tutta la popolazione e andando oltre a quelli che sarebbero i compiti di una minoranza.

5 gennaio 2013

TRIBUNALE DI TOLMEZZO



Recentemente il Messaggero Veneto ha pubblicato un servizio relativo alla raccolta di firme per il referendum contro la chiusura dei tribunali minori.
E’ stato scritto, fra l’altro, che il Comune di Venzone aveva restituito in bianco gli elenchi forniti dal comitato organizzatore. La notizia, vera solo in parte, attribuisce indirettamente ai Venzonesi scarsa sensibilità per un problema che colpisce tutti i cittadini compresi nel territorio di competenza del Tribunale di Tolmezzo.
La realtà è differente. Se è vero che l’Amministrazione Comunale non ha dato impulso all’iniziativa, si deve aggiungere che la raccolta di firme è stata comunque realizzata in occasione della Festa della Zucca. Se ne sono fatti carico l’avvocato Cristiano Fadi ed il capogruppo della lista “Impegno Civico per Venzone” Loris Sormani, in qualità di consigliere comunale. Gli elenchi, depositati presso gli uffici del Comune per le dovute verifiche, sono stati trasmessi da pochi giorni secondo la prassi.
Ci auguriamo che il nostro impegno contribuisca a scongiurare ulteriori difficoltà per i cittadini dell’Alto Friuli e dell’area montana, come sempre penalizzati.
Tanto si segnala per doverosa informazione.

INTERNET: LE NOSTRE FIRME


Il 19 novembre scorso sono state depositate in municipio le oltre 400 firme della petizione popolare all’Amministrazione Comunale affinché la stessa si attivi con sollecitudine perché il territorio venzonese venga coperto da un servizio di banda larga internet ADSL. La petizione é stata promossa dalla lista “Impegno Civico per Venzone” e annunciata sul precedente numero de Il Sfuei
Vogliamo pensare che in questo caso l’Amministrazione Pascolo non possa ignorare una simile pressante richiesta da tale numero di suoi cittadini, firmatari con tanto di nome e indirizzo. Ricordando tuttavia il pesante silenzio seguito ai precedenti appelli sullo stesso argomento, contestualmente alla consegna della petizione, la nostra lista civica  ha  chiesto all’Amministrazione di essere tempestivamente informata sui passi che la stessa avrà operato al riguardo. Invitiamo tutti i firmatari a recarsi periodicamente in Comune a chiedere informazioni sullo stato della pratica. Noi, come al solito, torneremo sull’argomento e vi manterremo informati.

FESTA DELLA ZUCCA



Anche quest’anno la nostra cittadina ha rievocato gli antichi splendori dei cavalieri e delle dame, con armigeri e giullari ad animare le corti allestite a festa per poter ospitare al meglio le migliaia di persone che vengono per ammirare la bellezza e i sapori della festa della zucca. Per la 22° edizione si è ricomposta la grande collaborazione tra tutte le associazioni e le pro loco del nostro comune e, ormai, anche quelle di alcuni comuni vicini, per la buona gestione delle varie bancarelle e taberne. Tale collaborazione merita un grande plauso da parte nostra e di tutta la popolazione, specie in un momento così difficile per tutte le associazioni per una carenza di risorse umane e finanziarie.
Purtroppo quest’anno a compromettere seriamente la buona riuscita della festa della zucca è stata la variabile del tempo atmosferico, non a caso gli organizzatori ripetono spesso che se il meteo è favorevole si è già a 3/4 dell’opera. I due giorni di mal tempo hanno limitato di molto (circa il 60%) l’afflusso dei visitatori, ed inoltre hanno complicato notevolmente l’organizzazione di tutta la festa, basti solo pensare alla disposizione delle bancarelle o alla gestione dei parcheggi, alcuni dei quali resi inagibili dalla pioggia.
Malgrado le avversità il Comitato della Zucca, con la sua esperienza, è riuscito a limitare i disagi e le perdite, anche se sostanziose, grazie ormai alla prassi di acquistare gran parte dei prodotti con la modalità conto/vendita, laddove possibile. Tale prassi dà la possibilità di restituire il disavanzo e pagare solo ciò che effettivamente si è consumato. Da sottolineare lo spirito dei volontari che spinge a portare avanti questa festa, e che nei momenti di difficoltà pensa comunque anche ai meno fortunati.
Tutta la merce non venduta ed in buono stato è stata donata al banco alimentare della Caritas o ad altre associazioni similari. Un comportamento virtuoso che è giusto sottolineare e far conoscere.
Infine siamo molto soddisfatti nell’apprendere che la collaborazione tra i vari commercianti si è rinnovata anche quest’anno e ci auguriamo che ciò sarà prassi normale anche negli anni a venire, con sempre più spirito di aggregazione tra i commercianti stessi e tra questi ed il Comitato della Zucca.

TERRITORIO E PAESAGGIO


Il 16 novembre scorso si è tenuto a Gemona un interessante convegno organizzato da Legambiente della pedemontana gemonese e da Legambiente FVG. Il tema dell’incontro, di grande attualità, era il consumo del suolo e la salvaguardia del paesaggio; temi ai quali anche noi di Impegno Civico per Venzone siamo sensibili.
L’aspetto più interessante del convegno, a nostro avviso, è stata la presentazione di alcuni casi specifici di salvaguardia del territorio, come la perimetrazione e valorizzazione dei beni ambientali nel bacino del Ledra in comune di Artegna (relatore Aldo Daici, Sindaco di Artegna) e di pianificazione illuminata, come il PRG senza consumo di suolo del Comune di Solza (BG), presentata dall’urbanista Mauro Baioni.
Due esempi che ci fanno capire che non è impossibile, pur con difficoltà economiche sempre maggiori, pensare ad uno sviluppo virtuoso e valorizzante del territorio, pianificare in termini di salvaguardia e immaginare un futuro in cui una Amministrazione Comunale non sia inerte o trascinata e travolta dagli eventi, ma, al contrario, possa svolgere il ruolo di guida ed indirizzo che le compete.

MURA, FOSSATI E BARBACANI


Abbiamo voluto fare una passeggiata concentrandoci su mura, fossati e barbacani, per cercare di farci contagiare da quel fermento tanto sbandierato, nelle dichiarazioni ai giornali, dai nostri assessori. Ebbene, non abbiamo subito alcun contagio! Non c’è ancora ombra di lavori, ma piuttosto segni evidenti di incuria e degrado. E’ vero che Venzone non subisce assedi dai tempi di Napoleone, per cui le mura e i fossati hanno perso la loro funzione principale, ma questo non può giustificare lo stato in cui versano: erbacce che coprono rigogliosamente le pietre antiche, alberi che squassano dall’interno la solidità delle mura di  contenimento (foto 1),
profonde crepe a rischio di crollo (foto 2).
Come già detto in svariate occasioni, la manutenzione prima di tutto consentirebbe di non dover intervenire sempre tardi e con ampio dispendio di soldi, mezzi ed energia (pulizia della Venzonassa docet).
Teniamo conto, inoltre, che la  peculiarità di Venzone sta proprio nel fatto di essere una Città Murata e proprio per questo attuare un rigoroso intervento manutentivo 

         foto 1                                                                   foto2                          

gioverebbe all’immagine generale del paese. Siamo qui sempre a ripetere le stesse cose: le ricchezze che abbiamo vanno conservate e valorizzate. 
Sappiamo che dovranno partire dei lavori per il ripristino di mura, barbacane e fossato ad est e nord del paese: per intenderci la porzione adibita a parcheggio tra il piazzale delle scuole e la “fu” Porta Nord, che è stata riempita di macerie, svuotata e di nuovo colmata con materiale inerte (foto 3). 

    foto 3

Confermiamo ai cittadini che i lavori, ormai imminenti, riguarderanno lo svuotamento del fossato, il consolidamento dei muri di sostegno del barbacane e della strada esterna e la ricostruzione dei muri mancanti. Anche porta San Genesio sarà interessata, con l’inserimento della pavimentazione in legno al posto dell’attuale parte in cemento, che nei fatti rovina grandemente l’estetica della porta.

In ogni caso se l’Amministrazione facesse uno sforzo per informare direttamente i Venzonesi (gli ricordiamo La Consee...), potrebbe farci sapere qualcosa anche sul destino della Porta Nord, così importante per la città, visto che custodisce i due pezzi dello stemma comunale (rimandiamo l’affascinante racconto ad un’altra puntata) e costituisce l’ingresso storico più frequentato (foto 4 e 5). C’è l’intenzione di ripristinarla? C’è forse un progetto? Si sono cercati ulteriori fondi per il restauro? Ricordiamo che al momento di scegliere a quale settore delle mura dare priorità, i nostri amministratori decisero di rimandare la sistemazione della Porta Nord, confidando sul fatto che ci sarebbero stati sicuramente altri fondi... Veramente degli impagabili umoristi in questo momento di crisi per l’ Italia e per l’Europa!
A tal riguardo, abbiamo chiesto svariate volte che si facesse un incontro pubblico, proprio al fine di illustrare e far conoscere i vari progetti che riguardavano il recupero delle mura, ma ovviamente la risposta non c’è stata. 

      foto 4

  foto 5

Ad ogni modo, continuando il nostro giro, la nostra attenzione è stata colpita dall’uso dei fossati come discarica per avanzi di cantiere e materiale di demolizioni. Qualcosa non torna: perché permettere di scaricare detriti (per esempio quelli dei lavori della palestra) per poi lasciarli ricoprire di rovi e di erbacce e dover spendere successivamente ulteriori soldi (pubblici) per rimuoverli? Sempre, ovviamente, se l’Amministrazione deciderà di farlo. O piuttosto, perché non recuperare i conci e i sassi di una delle torri del muro di cinta a sud lungo la statale (foto 6) per un eventuale successivo restauro, invece di lasciare che il tempo li sotterri sotto rovi e detriti?
Come sarebbe bello, si diceva durante questa istruttiva camminata, in futuro poter passeggiare facendo tutto il giro delle mura sui barbacani, per scoprire  angoli nascosti di Venzone e godere della vista dei dintorni. Ma lo sappiamo:nei sogni un altro mondo è possibile!

      foto 6


   


                            

IRONIE MEDIOEVALI


E’ appena uscito il calendario “Ironie Medioevali”. Le immagini di alcuni personaggi della politica locale ritratti in pose “goliardiche” hanno suscitato, non del tutto inaspettatamente, molti commenti. Ci siamo chiesti se fosse il caso di parlarne e di far conoscere la nostra opinione in merito, non tanto per la reale portata dell’iniziativa in questione, quanto per il tenore delle reazioni emerse, che si allargano a considerazioni di politica e costume e che ci inducono a far sapere ai concittadini il nostro pensiero al riguardo.
Troviamo che questa iniziativa possa suscitare contemporaneamente reazioni positive e negative. Apprezziamo la disponibilità dei personaggi e la capacità di ironizzare su se stessi, nello stesso tempo evidenziamo che i soggetti rivestono incarichi istituzionali che giocoforza vengono coinvolti nei lazzi. Era opportuno offrire esca alla curiosità degli amministrati, talvolta maligna e morbosa, specie in tempi di montante disaffezione dalla politica? Era il caso di lasciar accomunare i comportamenti individuali e la dignità delle cariche? Verrebbe da dire che i cattivi esempi di poco tempo addietro fanno scuola, mentre la serietà è grigia e non paga.
Se consideriamo positiva la finalità benefica dell’operazione, riflettiamo però che è lecito per le persone fisiche e le associazioni private affiancare l’azione dello Stato promuovendo la raccolta di contributi, non è opportuno invece per chi riveste incarichi pubblici, anche se agisce privatamente. Si rischia di scambiare la ricerca di aiuti come scorciatoia per risolvere i problemi o, nella interpretazione più malevola, come rinuncia ad assumere la responsabilità di governare. 
A chi amministra non si chiede beneficenza, ma decisioni e provvedimenti.
Un’ulteriore riflessione sulla qualità delle immagini e sul fatto che, volendo fare un calendario, non si sia optato per soggetti legati a storia, tradizioni, luoghi e monumenti dei comuni coinvolti. Probabilmente una tale scelta avrebbe allargato a livello regionale il bacino d’utenza, con ritorni d’interesse per il turismo, mentre lo sberleffo al proprio sindaco interessa poco al di fuori dei confini municipali. Questa considerazione porta a domandarsi quale sarà la raccolta finale, al netto delle varie spese. Ne sarà valsa la pena?
Aspettiamo reazioni e risultati, per conto nostro torneremo non tanto sull’argomento calendario quanto, piuttosto, sulle considerazioni politiche e di costume che sono emerse e che ci pare necessitino di una riflessione più profonda.

AMICI DI VENZONE


Come avevamo preannunciato nel precedente numero di ottobre, la nuova fatica dell’Associazione Amici di Venzone è giunta a termine, infatti venerdì 30 novembre scorso, ricorrenza di Sant’Andrea, è stato presentato il Bollettino anni XXXIX-XL dedicato agli Archivi Storici della Pieve di Sant’Andrea Apostolo  di Venzone e della Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo di Portis.
Si tratta di un corposo volume di oltre 300 pagine che presenta l’inventario degli archivi menzionati nel titolo, ossia un elenco di tutti gli incartamenti, preliminarmente ordinati, corredato da brevi descrizioni del contenuto e delle condizioni di conservazione e leggibilità. I documenti inventariati coprono l’arco di sette secoli. L’inventario è il risultato di anni di studi condotti da archiviste esperte, sotto la supervisione della Sovrintendenza ai Beni Archivistici del Friuli Venezia Giulia, ma costituisce anche il punto di partenza per ulteriori studi che potranno essere compiuti grazie a questo strumento che rende i documenti reperibili e consultabili.
E’ indubbio che il volume sia il risultato di un’accurata indagine, condotta con metodi rigorosi e scientifici, tuttavia quanto portato alla luce è tutt’altro che una semplice ed arida serie di dati, e di ciò si sono ben resi conto quanti hanno presenziato alla presentazione del lavoro in sala Patriarca Bertrando. Sala che era gremita di Venzonesi, e non solo, che hanno potuto ascoltare da monsignor Bertossi la lettura delle prime registrazioni dei nati nel 1551, scoprendo così che di quegli antichi progenitori ci restano i nomi, i soprannomi, la provenienza:piccoli particolari che, accostati gli uni agli altri, rendono vivace il ritratto della comunità da cui deriviamo. Sempre monsignor Bertossi ha poi riferito che, in trent’anni, l’archivio della Pieve è stato visitato da oltre 1000 persone, italiani e stranieri (persino australiani!), in cerca di dati sulle proprie origini e non solo. L’attento pubblico ha poi potuto ascoltare le parole di encomio rivolte all’Associazione, alla eccezionalità e ricchezza degli Archivi Venzonesi, da parte del Sovrintendente dott. Pierpaolo Dorsi che ha anche illustrato, in termini davvero chiari, il funzionamento degli archivi stessi. Infine  vivace è stata anche la relazione sul lavoro svolto, sulle difficoltà incontrate e sulle particolarità degli archivi venzonesi da parte di una delle archiviste, la dottoressa Luisa Villotta. La stessa ha anche svelato alcuni simpatici risvolti inerenti la ricerca, come la soddisfazione di aver, dopo numerosi raffronti, potuto accertare che la misteriosa scritta riportata da un antico estensore su numerosi faldoni quattrocenteschi altro non era che l’ammissione di non poter decifrare le carte, sintetizzata nella frase: “no se po lezer”, ossia, “non si può leggere”!
Il volume, dunque, costituisce un tassello importante per contribuire alla conoscenza della nostra comunità attraverso le carte della Pieve di Venzone e della Parrocchia di Portis, ed è la voce attraverso cui i nostri concittadini del passato possono ancora parlarci, grazie all’attento studio anche di concittadini del presente, visto che parte del lavoro d’inventariazione è stato svolto con accuratezza e grande rigore da Danilo Bressan ed Erika Tomat. Una ricerca che l’ex sovrintendente, dott.ssa Anna Gonnella, in una nota in cui comunicava il proprio rammarico per non poter essere presente alla cerimonia per cause di forza maggiore, ha definito il frutto del lavoro di “persone, che si impegnano credendo in quello che fanno, [... che] hanno lavorato e lavorano per rendere un servizio alla collettività, ciascuno nel proprio settore di competenza, con sincerità e senza pensare a un ritorno per sé”.
Una importante celebrazione di Venzone, da parte e per i Venzonesi, cui nessuno dell’Amministrazione Comunale ha voluto presenziare, dimostrando ancora una volta di essere totalmente estranea alla vita della cittadina.

CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI


4 gennaio 2013

BANCA ETICA A GEMONA



Banca Etica approda a Gemona, con la presenza del banchiere ambulante, un giorno al mese per ora, nella nuova sede del Coordinamento delle associazioni culturali e di volontariato sociale di Gemona, situata nella centrale via San Giovanni 20.
Banca Etica è una Banca popolare nata nel 1999 su iniziativa di cooperative sociali, associazioni ambientaliste, sindacati, botteghe del commercio equo e solidale. E’ una banca che nello specifico si propone come strumento di partecipazione responsabile del cittadino in uno dei settori più complessi e, al tempo stesso, decisivi dell’assetto della società mondiale: la finanza. Il suo principale patrimonio sono i soci, ormai oltre 38.000 in tutta Italia, di cui circa un migliaio in Friuli, che con il coinvolgimento diretto e la fiducia nel progetto, si traducono in un impegno volontario a promuovere la finanza etica e nella sottoscrizione di azioni della banca, affinché essa possa continuare a operare.
La sua costituzione è esemplare e singolare: l’interesse da cui nasce è il bene comune e l’intuizione su cui si sviluppa è che questo possa coincidere con il bene personale. La grande sfida che porta avanti, sintetizzata dallo slogan “l’interesse più alto è quello di tutti” è immaginare che il bene comune possa ave- re un mercato, che la solidarietà possa produrre profitti, che si possa “fare utili rendendosi utili”, che l’etica possa entrare nel circuito sociale, economico, finanziario.
Banca Etica è l’unica banca completamente trasparente, che pubblica in internet i nomi di tutte le associazioni e le imprese finanziate. Per ciascun finanziamento viene indicato l’importo deliberato, la durata, gli obiettivi del finanzia- mento... Chi la sceglie dunque, non lo fa solo perché vuole cambiare banca o fare una buona azione, ma perché vuole poter scegliere, come risparmiatore e consumatore socialmente responsabile,
che i propri risparmi vengano gestititi in modo coerente ai propri valori di riferimento. E’ scelta quindi da chi, in sostanza, si pone le domande: “Dove vanno a finire i miei soldi? Cosa ne fa la banca quando li deposito nel conto corrente?” In Friuli la banca è presente da un anno con una filiale e con il banchiere ambulante, ossia un promotore finanziario che coniuga attività finanziaria e promozione culturale della finanza etica sul territorio; che raccoglie risparmio (conti correnti, certificati di deposito, fondi comuni etici); che non lavora a provvigione, ed è quindi un operatore non influenzato da interessi di guadagno personale.
Chi volesse maggiori informazioni, può trovarle sul sito www.bancaetica.com  o su www.associagemona.org  per sapere in quali date poter trovare il banchiere ambulante.

ACQUA BENE COMUNE...MA NON NEL NOSTRO




Su Il Sfuei  numero 10 del luglio 2011 parlando di acqua come bene di tutti, commentavamo l’enorme affluenza al referendum contro la privatizzazione di un bene così importante e necessario, nonché del notevole incremento delle Case dell’Acqua, per la cui nascita sempre più Comuni affrontano la spesa a fronte di un beneficio ed un risparmio economico dei cittadini.
Ebbene non stiamo scrivendo per informare di iniziative in questo senso da parte della nostra Amministrazione, infatti ancora una volta dobbiamo guardare altrove con sguardi invidiosi: Artegna e Osoppo, comuni grandi pressapoco come Venzone, hanno da poco inaugurato la loro Casa dell’Acqua. Complimenti agli amministratori per questa scelta ecologica, economica e moderna; a noi non resta che continuare a sperare che un giorno anche Venzone saprà stare al passo coi tempi e fare scelte all’avanguardia ed intelligenti.

NOTIZIE DALL'ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE



Venerdì 30 novembre ha avuto luogo il Consiglio Comunale. Fra gli argomenti all’ordine del giorno segnaliamo l’approvazione dell’elenco
unità immobiliari rimaste disponibili (L.R. 63/77). La decisione apre la strada alla assegnazione degli alloggi per coloro che, al 6 Maggio 1976, erano residenti, ma non proprietari e, se resteranno ancora delle unità non cedute, per chi aspira ad acquistare un immobile nel nostro comune. Le unità comprese nell’elenco sono 107. Di queste alcune sono considerate dall’Amministrazione Comunale di interesse pubblico. A breve dovrebbero iniziare le procedure per esaminare le richieste e formare le graduatorie. Segnaliamo anche alcuni argomenti sollevati con le interrogazioni.
Dai bollettini regionali è emersa la notizia che una ditta interessata alla produzione di energia chiede di utilizzare le acque del Rio Lavaruzza. Il consigliere Mauro Valent ha sollecitato formalmente l’impegno dell’Amministrazione Comunale per scongiurare un’iniziativa che danneggerebbe l’approvvigionamento idrico della frazione di Portis.
A confermare le difficoltà sofferte dai Venzonesi circa l’accesso alla rete telematica, alla nostra raccolta di firme, recentemente depositata in Comune, si è aggiunta l’interrogazione del Gruppo Misto sull’argomento.
Ci aspettiamo che l’Amministrazione non resti inerte dopo una così pressante e convergente sollecitazione.
La nostra proposta di istituire una specifica commissione per studiare la circolazione nell’ambito del territorio comunale si è conclusa con la decisione di riunire la Commissione per le attività produttive, competente in materia, il 9 gennaio 2013. Siamo intenzionati a proporre un piano che tenga conto dell’apertura delle piste ciclabili, che risolva i nodi pericolosi della Statale Pontebbana e che dia ordine alla circolazione nel Centro Storico.
Si è parlato dei manufatti metallici fatiscenti che fiancheggiano la statale, la cui demolizione è condizionata dall’accertamento dell’assetto proprietario; dell’adeguamento degli argini del Tagliamento fra Portis e Venzone, lavori per i quali sono disponibili 150 mila euro e delle iniziative riguardanti l’area Castellani attualmente nella fase di studio di fattibilità a cura dell’A.T.E.R. di Tolmezzo. L’Amministrazione Comunale si è riservata di rispondere alle altre nostre interrogazioni, annunciate nel numero scorso de Il Sfuei, relative alle aree verdi abbandonate, alla destinazione della Piazza Municipio - lato est, al sopralluogo effettuato nell’area San Giovanni ed all’uso futuro della ex Scuola Materna f.lli Cervi. Stupisce in particolare che sia stata rimandata una risposta, anche solo interlocutoria, a fronte della giustificata e platealmente esposta impazienza dei cittadini, circa il destino della Piazza. Intanto, mentre la Giunta è afflitta da dubbi amletici sulla difficile decisione, qualcuno sposta le fioriere come i pedoni degli scacchi di Marostica (potrebbe essere un’idea!) per violare con l’automobile lo spazio vergine sotto gli occhi socchiusi di decine di finestre.
Altrettanto curioso che non ci venga confermato o smentito quanto la stampa regionale ha già scritto, oserei dire con toni celebrativi, in merito alla destinazione dell’ex Asilo: Polo sanitario per tutto il territorio? C’è forse qualche divergenza di opinioni nella maggioranza?
Il Consiglio si era aperto con un minuto di silenzio: mesto tributo di affetto e stima per Irene Fadi, dipendente comunale prematuramente mancata.

ORA BASTA!




Martedì 4 dicembre scorso, alle ore 20.15 circa, una potente esplosione ha squassato il cielo di Venzone e dintorni; coloro che poco dopo sono usciti all’aperto hanno distintamente udito ru- mori di velivoli al di sopra delle basse nuvole. Il boato è stato tale da meritare un articolo sul Messaggero Veneto  del giorno dopo, nel quale si segnalava che l’esplosione si è sentita da Osoppo alle vallate carniche, fino ad Ovaro. L’articolista proseguiva scrivendo che molte erano state le telefonate, da parte di cittadini preoccupati, alle redazioni dei giornali e ai Carabinieri. Da una prima indagine sembra che si sia trattato del “bang” di un caccia militare a bassa quota che ha infranto il muro del suono.
Per i venzonesi è un’altra goccia in un vaso ormai colmo e che sta per traboccare. Per quanto ancora dovremo sopportare le servitù militari che, oltre ad occupare terreni pubblici, ci impongono per molti giorni all’anno suoni di mitragliatrici e mortai, file di mezzi blindati sulla statale e voli a bassa quota (ad esempio il cupo rombo degli elicotteri anche alle 23.00 di notte, durante le esercitazioni di maggio/giugno scorso)?
Cosa si aspetta a dire basta a questo scempio di denaro pubblico? Ricordiamo ancora che il Governo, in questo periodo di crisi, si è impegnato all’acquisto di 90 caccia-bombardieri F35, per un costo complessivo di circa
12 miliardi di euro: ovvero 200 euro per ciascun cittadino italiano, neonati compresi. Ci si rende conto di quanto si potrebbe fare, in alternativa, con una simile somma in termini di servizi alla cittadinanza?
Ricordiamoci di questa cifra la prossima volta che ci parleranno della necessità di tagliare ospedali, scuole, corse di treni e autobus, pensioni...
È ora di dire la nostra, di dire basta, di non stare più buoni, buoni e zitti, zitti, mentre i voli a bassa quota sulle nostre teste continuano.

BUONI PROPOSITI


Negli ultimi due anni abbiamo introdotto nel nostro Il Sfuei la rubrica appuntamenti, avvisando i lettori che naturalmente, non essendo noi l’Amministrazione, qualche cosa ci sarebbe inevitabilmente sfuggita, anche a causa della ben nota propensione alla comunicazione dei nostri amministratori. La fonte principale di cui ci siamo avvalsi è sempre stato il calendario degli eventi e manifestazioni in Friuli (pubblicato a cura del comitato regionale dell’UNPLI, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), oltre naturalmente alla consultazione dei siti dei vari enti (associazioni, pro loco, comune, provincia, regione). Naturalmente abbiamo sempre specificato che il nostro elenco sarebbe stato parziale, tuttavia sappiamo di esseri incorsi in qualche inesattezza e in qualche dimenticanza (le interessanti serate organizzate dal Parco, per esempio). Il buon proposito che ci proponiamo è dunque quello di monitorare con maggiore attenzione e dare visibilità ad eventi e manifestazioni in zona. Nel contempo rinnoviamo tuttavia l’invito ad associazioni ed enti affinché, sapendo di poter contare sulla nostra ormai quadriennale puntualità di pubblicazione (Il Sfuei è bimestrale ed esce alla fine dei mesi pari), ci segnalino, tramite e-mail, quanto vogliono portare alla conoscenza della popolazione.

APPUNTAMENTI NATURALISTICI


Cominciando subito a mettere in pratica i nostri buoni propositi, vi segnaliamo al- cune proposte dell’Ente Parco Naturale delle Prealpi Giulie:
venerdì 28 dicembre 2012
CIASPOLATA AL CHIARO DI LUNA Escursione con le racchette da neve nel- la magica atmosfera ovattata di boschi e prati innevati e illuminati dalla luna. prenotazione: entro le ore 12.00 di giovedì 27 dicembre ritrovo: Piazzale Hotel Carnia – Venzone, ore 18.30 durata: 4 ore
quota individuale: € 10,00
domenica 20 gennaio 2013
I CAMOSCI DEL MONTE PLAURIS Escursione faunistica per conoscere questi splendidi esemplari nel periodo degli amori.
prenotazione: entro le ore 17.00 di venerdì 18 gennaio ritrovo: Municipio di Venzone, ore 9.00 durata: 5-6 ore
quota individuale: € 15,00
Per maggiori informazioni potete rivolgervi al numero telefonico 0433 53534;
oppure scrivere all’indirizzo: info@parcoprealpigiulie.it