23 dicembre 2010

EDITORIALE
























Ci stiamo avvicinando alle feste natalizie ed al nuovo anno. Mi è gradito formulare caldi auguri ai lettori e a tutti i Venzonesi a nome del nostro giornale.
Mi piacerebbe poter unire agli auguri la constatazione che qualcuno dei tanti problemi della comunità è arrivato a soluzione. Ma non posso permettermi di rivendicare un regalo che non troveremo sotto l’albero di Natale. Così mi accontento di ripassare, secondo un recente costume, la lista che tutti i cittadini hanno bene in mente e che vogliamo tener presente come somma delle aspettative per l’anno nuovo.
- Definizione e condivisione con i cittadini dei programmi per la ricostruzione delle mura, con particolare riferimento alla porta Nord, delle chiese di San Giovanni e Santa Chiara e dell’area Castellani.
- Informazione ai Venzonesi sulle atti-vità prossime, o in corso, quali la pista ciclabile ”Alpe-Adria”, il recupero del Fortino Veneziano, l’area sportiva, l’ampliamento delle fognature in loca- lità Lugan-Caserme.
- Bonifica delle risorgive di Fontanis e delle zone abbandonate lungo la Strada Pontebbana. 
- Demolizione dei fabbricati pericolanti e degradati.
- Pulizia dei corsi d’acqua e delle sponde che, per la varietà dei siti, della vegetazione e dei richiami sto-rici, potrebbero costituire un inimitabile parco fluviale. Non vi è mai capitato di incontrare le decine di giovani austriaci che d’estate popolano le spiagge ed i “faraglioni” di Pioverno?
- Ripristino della viabilità comunale, ove danneggiata, con particolare attenzione al percorso Rozza-Marsure-Sant’Agnese. 
- Riuso delle Caserme di Carnia.
- Ampliamento della Biblioteca Comunale con l’attribuzione delle testimo-nianze che ci provengono dai cittadini illustri: Don Antonio Bellina e fratelli Pascolo, per cominciare. Per questa ini-ziativa si potrebbe utilizzare il dismesso Ufficio Postale costituendo, nei fatti, il primo nucleo del purtroppo mancato Museo della Terra di Venzone.
- Attivazione della raccolta differenziata dei rifiuti.
- Smaltimento assistito dell’amianto.
Infine, a proposito delle Poste, posso oggi (3.12.2010) riferire che la Direttrice Provinciale, da me personalmente contattata, attende l’invito dell’Amministrazione Comunale per concordare il reperimento del locale necessario alla riapertura dello sportello di Venzone Centro Storico sulla base di ragionevoli richieste, già doverosamente riferite.
Se ho trascurato qualche argomento, chiedo scusa e aspetto gradite se-gnalazioni.

Loris Sormani



LA ZUCCA COMPIE VENT'ANNI


Anche quest’anno si è levato a Venzone l’eco dei tamburi, segno che la Festa della zucca aveva aperto i battenti.
Giunta ormai alla ventesima edizione, la festa della zucca ha permesso a migliaia di persone di visitare la nostra cittadella, scoprendone le corti e le vie allestite come nell’epoca delle dame e dei cavalieri.
Tutto ciò grazie alla volontà delle varie associazioni ed in primis della Pro Loco Venzone che unendosi sono riuscite ad allestire questo spettacolo.
Questo comporta però un impegno molto gravoso, che richiede una forza di volontà costante in tutto l’arco dell’anno. La sinergia di volontari merita un plauso e soprattutto un sostegno da parte di tutte le forze presenti in campo, dall’Amministrazione Comunale, dalle Associazioni, da tutti i commercianti.
Ogni anno l’allestimento della manifestazione è più difficile per le varie problematiche logistico-organizzative, ed anche per la diminuizione del numero dei volontari, un problema che le Associazioni conoscono bene nell’affrontare le loro attività durante l’anno.
Da qui un appello a tutte le forze sopra citate a continuare e a migliorare per dare nuovo ossigeno ad un gruppo affiatato ma, a nostro avviso, lasciato solo a portare avanti gli oneri di una manifestazione estremamente impegnativa.

INCONTRI CON LA POPOLAZIONE


Venerdì 1° ottobre si è tenuto il primo della serie di incontri che vi avevamo annunciato sul numero precedente de Il Sfuei.
In questo primo incontro abbiamo voluto parlare di acqua, un tema che negli ultimi mesi ha interessato molto l’opinione pubblica. 
I relatori hanno illustrato il percorso di istituzione di Carnia Acque S.p.A., società composta da 45 soci fra comuni montani ed altri enti locali, nonché AMGA S.p.A. di Udine, ed hanno evidenziato le problematiche attuali legate alle fasi di avvio, gestione e programmazione futura della società stessa.
La serata, molto interessante, ha fatto luce, con l’aiuto di tre esperti del settore, su come viene gestita e calcolata la bolletta dell’acqua; ci ha aiutato a capire il reale valore di un bene così prezioso e necessario, ma soprattutto ci ha permesso di comprendere il prezzo reale che noi consumatori  versiamo per disporre di questo bene comodamente dal rubinetto di casa. La società gestrice ha rilevato dai Comuni tutta la rete idrica e fognaria, accollandosi a proprio carico le spese di manutenzione, guasti, sostituzioni ecc., compresi i mutui in essere sostenuti dai Comuni negli anni passati, che necessariamente concorrono a formare il costo del servizio poi spalmato sugli utenti.
Per quanto si è potuto sapere, serviranno cifre astronomiche per gli investimenti futuri sulle reti idriche e di depurazione e si stima che per il territorio provinciale il costo sarà di circa 1 miliardo di euro. Entro due anni si pagherà tutto con la bolletta, con inevitabile aumento delle tariffe. 
A far preoccupare ciascuno di noi, tuttavia, non è tanto l’aumento dei prezzi, visto che le nostre tariffe sono molto inferiori a quelle praticate in altre nazioni, quanto la possibilità, in base alle norme del governo, che la gestione dell’acqua finisca nelle mani dei privati, fatto che potrebbe scardinare i meccanismi di controllo pubblico di un bene primario di tutti come l’acqua.
Nei prossimi mesi abbiamo in programma altri incontri, sempre su temi che interessano direttamente i cittadini per la loro rilevanza nella vita quotidiana: ne daremo per tempo comunicazione e vi aspettiamo numerosi.

NUOVA APERTURA IN CENTRO


In via Glizoio di Mels sono riaperti i battenti dei locali che ospitarono un tempo l’ex-panificio Calderari.
Dal 23 settembre, infatti, la Latteria di Venzone ha aperto un punto vendita, proponendo, anche nel Centro Storico, i prodotti già presenti presso lo spaccio di via Pontebbana  ed  è al servizio di tutti i cittadini, turisti, visitatori ed estimatori  con la gentilezza e cortesia delle sue commesse.
Facciamo i complimenti e i migliori auguri a questa iniziativa, auspicando che l’anno nuovo porti alla nostra comunità ulteriori occasioni per vedere altre porte aperte con nuove attività, in modo particolare quelle di cui ora si sente la mancanza. Un esempio: casalinghi e piccola ferramenta.

BANDA LARGA O STRETTA?


















Da diversi anni a Gemona (come a Tolmezzo, ma anche in altri comuni minori, per non parlare ovviamente di Udine) esiste un ottimo servizio di internet a banda larga, migliorato poi nel tempo fino a rendere possibile la navigazione a 7 Mbps, in futuro ampliabile a 20 Mbps. 
A Venzone invece tale possibilità non esiste. Nonostante la fibra ottica che permette tali velocità corra lungo la statale 13, nella nostra cittadina la banda “larga” è decisamente “stretta” e limitata a una velocità massima di 640 kbps, cioè undici volte inferiore. Tanto per intenderci, è come se noi dovessimo per forza viaggiare in bicicletta (20 km/h), mentre a Gemona si potesse sfrecciare a 220 km/h a bordo di una Ferrari. 
E’ ben vero che Venzone è coperta da poco più di un anno da un servizio di internet a banda larga (massimo 2Mbps) in WiMax, cioè via radio invece che via cavo, dell’operatore wireless Nordext, tuttavia tale servizio costa circa il doppio (per i privati 36 euro mensili + 120 euro una tantum per l’attivazione) di uno dei tanti abbonamenti via cavo possibili a Gemona. 
Quello di una connessione internet veloce è un tema sentito da molti privati cittadini, ma ancor più dalle numerose realtà imprenditoriali locali che ormai non possono permettersi di fare a meno di un collegamento in rete ad alta velocità e possibilmente economico. Tali categorie tuttavia non andrebbero lasciate sole nelle loro difficoltà, ma dovrebbero trovare un aiuto e un alleato nell’Amministrazione Comunale.
Il comune di Artegna, ad esempio, facendosi portavoce delle richieste dei propri cittadini e realtà produttive ha ottenuto, dopo assidui solleciti alle autorità regionali, che la fibra ottica venga portata entro l’anno fino alla centralina Telecom e che nel 2011 venga bandita la gara fra i vari gestori di telefonia per il servizio ADSL. 
E’ per questo che chiediamo all’Am-ministrazione Comunale di attivarsi presso l’Assessorato Regionale competente affinché anche Venzone possa dotarsi in tempi brevi di un servizio internet a banda larga di pari qualità e prezzo di quelli già presenti in comuni contermini.

ANCORA SULLA CULTURA


Non vogliamo cadere nello stile polemico che la maggioranza, già dalla campagna elettorale, ci accusa di te-nere, ma ci sembra opportuno e giusto verso i cittadini rispondere all’articolo dell’Assessore alla Cultura Sandra Fadi ne La Consee n. 2 del 2010.
Già ne Il Sfuei del dicembre 2009, nell’illustrare il nostro modo di lavorare, spiegavamo come i nostri articoli non vengano firmati “non per dimenticanza ma per una precisa volontà: siamo nati come gruppo e come gruppo continuiamo a lavorare. Non è il singolo che scrive, ma il gruppo di minoranza e chi lo sostiene”: ci sembra doveroso sottolinearlo ancora una volta in merito alla risposta ad un nostro articolo in cui l’Assessore cita un singolo cittadino e il suo ruolo di segretario di un circolo di partito.
L’articolo in oggetto rispecchia un pensiero condiviso da tutto il gruppo di minoranza, infatti il soggetto “noi” era da intendersi come riferito all’intero gruppo, e non certo come plurale maiestatis.
Precisiamo inoltre, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il nostro gruppo non è espressione di un determinato partito, nella cui sede, come già scritto, siamo solo gentilmente ospitati, in attesa che l’Amministrazione Comunale ci comunichi quale spazio ci concede.
Al di là di queste importanti osserva-zioni, ciò che davvero dispiace è constatare come l’Amministrazione abbia ritenuto opportuno rispondere solo a questo specifico articolo (“Pochi ma buoni”), senza nemmeno prendere in considerazione tutte le altre obiezioni e richieste; nemmeno la lunga lettera che Remo Cacitti ha indirizzato, tra gli altri, anche allo stesso Assessore alla Cultura riesce ad ottenere due righe di attenzione.
Speriamo che tale mancanza non sia dovuta al considerare gli altri argomenti meno importanti ed urgenti. 
Ci chiediamo tuttavia cosa debba fare un cittadino per avere risposte, perché riteniamo sia segnale di una politica distorta il fatto che l’unica risposta ottenuta arrivi solo dopo una pubblica-zione de Il Sfuei in cui un Assessore era direttamente coinvolto. 
D’altronde nemmeno le lettere indirizzate direttamente al Sindaco, o quanto meno non tutte le lettere a lui indirizzate, hanno ottenuto una risposta. 
Solo per dovere di cronaca e per un confronto costruttivo, riportiamo quanto, in un comune a noi vicino, il Sindaco scrive nel giornalino comunale a proposito della corrispondenza a lui indirizzata: “Sarebbe bello che questo giornale potesse spesso ospitare lettere di cittadini sui più svariati argomenti, anche di critica costruttiva, perché costituirebbe un modo di ragionare assieme sulla nostra comunità civile.” 
Una stimolante trasparenza in cui lo spazio comunale viene inteso come spazio della comunità.
Ma questo è un altro modo di fare politica.

PRECISAZIONE ALLA PRECISAZIONE


Sull’ultimo numero della “Consee”, con  titolo ironico, si è voluto spiegare la “differenza tra assegno di natalità e bonus bebè”, indicando quest’ultimo come “finanziamento agevolato per le famiglie ...”. Per dovere di corretta informazione è stata inviata all’Amministrazione Comunale, da parte della sottoscritta tramite mail, una nota in cui si specifica che L’ASSEGNO DI SOSTEGNO ALLA NATALITA’ ed il BONUS BEBE’ sono la stessa cosa: un aiuto una tantum alle famiglie. IL FONDO DI CREDITO PER I NUOVI NATI (detto anche prestito bebè), invece, è un finanziamento agevolato istituito dal Governo.

Alda Zamolo



MANUTENZIONI



Le piogge di questo scorcio d’autunno, evento naturale da sempre presente su queste terre, evidenziano il reale stato delle manutenzioni del nostro patrimonio edilizio. 
Sotto gli occhi di tutti il degrado che non è solamente quello delle pietre pavimento della Piazza del Municipio: basta alzare la testa un po’ dovunque per vedere quante grondaie perdono, magari perché solamente da pulire negli sgrondi più caricati d’acqua. Evidente anche un più preoccupante segnale di degrado: è quello dei tavolati sottotegola visibilmente sbiancati nei punti di infiltrazione, segno inequivocabile che l’acqua penetra già da tempo, senza contare che in diversi edifici l’infiltrazione arriva alla muratura verticale. Finché questo avviene nei fabbricati assegnati in proprietà ai privati, non si può andare oltre il pubblico biasimo per il grado d’incuria dei singoli. Diverso è quando la proprietà degli immobili è pubblica, sia si tratti di edifici istituzionali, sia si tratti di fabbricati (per fortuna pochi) in attesa di essere assegnati definitivamente. E’ purtroppo facile immaginare lo stato in cui si trovano appartamenti chiusi da anni, magari con il tetto infiltrato da chissà quante stagioni inclementi.
Non pertinente alle manutenzioni ma alla logistica ed all’attenzione al cittadino è poi la questione, che qui vogliamo rilevare ancora una volta, della inaccessibilità dell’Ufficio Anagrafe per le persone diversamente abili, ufficio per il quale bisognerebbe seriamente studiare una collocazione priva di barriere architettoniche.

IL MARCJÂT DAL CONTADIN

























Da qualche mese in alcuni comuni della pedemontana è partita l’iniziativa “Il mercjât dal contadin”: diverse aziende agricole locali propongono direttamente al consumatore i propri prodotti. Frutta e verdura, ma anche latticini e insaccati, sono venduti nelle vicinanze del luogo di produzione, garantendo freschezza e qualità a prezzi competitivi, che in tempi di crisi non guasta. Il consumatore entra in relazione diretta col produttore creando quel circolo virtuoso a km 0, la famosa “filiera corta” che abolisce tutti i passaggi intermedi che incidono in maniera rilevante sul costo finale e sull’ambiente. In questo modo si evita di far viaggiare le merci per chilometri, riducendo notevolmente la produzione di anidride carbonica. Il consumatore così, oltre a godere dei prodotti sani della nostra terra, contribuirà al rispetto dell’ambiente e alla costruzione di un’economia più sana. A questa metodologia di vendita si assimilano anche i G.A.S., ossia i gruppi di acquisto solidale che, seguendo il principio della solidarietà, privilegiano l’acquisto diretto dalle aziende, spesso biologiche, e senz’altro locali. Avvicinando produttore e consumatore, la filiera diventa quindi la più corta possibile.  Sappiamo che anche a Venzone sono presenti alcuni di questi gruppi.
L’iniziativa de “Il mercjât dal contadin” si è svolta fino a novembre in forma itinerante tra i comuni promotori (Gemona, Buja, Tarcento e Treppo Grande) e riprenderà la primavera prossima.
Proponiamo all’Amministrazione Comunale di aderire e di portare “Il mercjât dal contadin” a Venzone, magari il martedì, in coincidenza col nostro mercato settimanale, cui gioverebbe potersi ingrandire.

EVENTI CULTURALI A VENZONE




















Fine anno, tempo di bilanci che spingono a riflettere su quanto è stato fatto e su come è stato fatto, non solo per guardare indietro ma soprattutto per pianificare al meglio il futuro cercando di ottimizzare le aspettative con i risultati che si vogliono ottenere.
Ecco quindi piccole considerazioni sugli eventi culturali che si sono tenuti a Venzone in questo 2010, non solo in merito al loro numero ma anche ai possibili risultati che portano al nostro paese in termini di visibilità e di arricchimento culturale per la cittadinanza.
Certamente a Venzone in un anno solare non mancano iniziative culturali (“Tor-Vinacis”, l’Opera in Piazza, le serate organizzate dall’Ente Parco, le rassegne organistiche, ecc.). Tra queste una considerazione particolare merita, a nostro avviso, la Mostra “Le immagine della Fantasia” che ha suggellato un gemellaggio tra Sarmede (TV) e Venzone in nome dell’illustrazione per ragazzi.
Sarmede è diventata famosa per aver iniziato 27 anni fa a riunire illustratori di tutti i continenti in una rassegna di livello mondiale e, con una buona politica che sa guardare al futuro e alle proprie potenzialità, ha colto le opportunità della rassegna portando ogni anno migliaia di persone alle esposizioni e ai corsi con significative ricadute economiche.
Venzone per la nona volta, grazie all’organizzazione della Biblioteca Comunale, ha ospitato con successo 160 opere originali di illustrazione per ragazzi con i rispettivi libri provenienti da tutto il mondo.
Se i risvolti economici di questo evento non sono facilmente quantificabili, certamente la risonanza mediatica della mostra e di Venzone è notevole tanto che ormai viene considerata come appuntamento fisso dagli appassionati e anche da semplici “curiosi sognatori”.
Ringraziamo i responsabili della Biblioteca per la grande opportunità offerta di avvicinare il nostro paese e tutti noi a questa forma d’arte.

NOTIZIE DAL PIE


Gli Amministratori del Pio Istituto Elemosiniere sono impegnati nella trasformazione della casa di riposo da l.P.A.B (lstituzioni di pubblica assistenza e beneficenza) a A.S.P. (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona), iniziata dalla precedente Amministrazione  del PIE. 
Tale scelta porterà ad una completa modifica delle modalità di gestione amministrativa: la riclassificazione delle strutture per anziani, attraverso la ridefinizione dei requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi. L‘inquadramento attuale della struttura di “Casa Albergo” dovrebbe lasciare il posto ad una delle nuove tipologie di struttura previste dal nuovo regolamento con una ricettività divisa per nuclei abitativi in base alle problematiche degli ospiti, all’autosufficienza, alla non-autosufficienza e ad altri parametri.
La trasformazione in A.S.P. ha comportato, visto le piccole dimensioni della struttura, una serie di problematiche che si stanno affrontando. Sul lato pratico: la gestione e organizzazione dei servizi socio-assistenziali e la gestione del personale è stata affidata ad una Coordinatrice professionale qualificata; si è provveduto ad una nuova dotazione di attrezzature (letti ortopedici elettrici, materassi ignifughi, un moderno sollevatore, una barella doccia e altro); sono state effettuate manutenzioni straordinarie come la tinteggiatura di tutti i locali dell‘edificio. Sul lato organizzativo-gestionale, particolare attenzione è stata data all’alimentazione degli ospiti con una migliore e più economica gestione degli acquisti che ha consentito il contenimento della spesa e un innalzamento della qualità dei pasti; una più efficiente turnazione del personale che ha permesso di erogare i servizi assistenziali e infermieristici cercando di rendere i ritmi di vita degli ospiti molto simili a quelli di una famiglia.
Cogliamo l’occasione di questo primo resoconto da una realtà fondamentale nella nostra comunità, cui continueremo a dedicare attenzione, per porgere i migliori auguri ad Anna Grillo per il suo centesimo compleanno.

CITTADINI ILLUSTRI
























Molti ancora ricordano che, fino al 1980, girava per le strade del paese una curiosa automobile verde al cui volante sedeva Giuseppe Sormani, in arte “Pippo”.
Nato nel 1921, fu per molti anni Maestro della Banda di Venzone.
Nel contempo si dilettava anche nella composizione di canzoni per orchestrina e, in occasione di feste danzanti, era un apprezzato violinista.
La sua composizione più nota è probabilmente “Fuarce Friûl” diventata, su riarrangiamento di Dario Zampa dopo i terremoti del 1976, inno dei terremotati. La sua canzone “Florean e Venturin”, inoltre, vinse il primo premio al festival della Canzone Friulana di Pradamano.
Al di là dei meriti artistici, “Pippo” Sormani rimane un esempio di come, pur gravati da una seria disabilità e con pochi mezzi economici, si possa essere dotati di un carattere gioviale, tale da farsi ben volere da tutti.

ABBIAMO SEGNALATO...

In coerenza con il nostro ruolo di gruppo consiliare, sia pure di minoranza, abbiamo voluto sollecitare l’Amministrazione attraverso lettere indirizzate al Sindaco a fronteggiare talune situazioni:
- iniziative in merito alla disponibilità dell’ATER per la ricostruzione di Palazzo Castellani
- convocazione della commissione consiliare per la revisione dei regolamenti
- disponibilità dei locali dell’ex Ufficio Postale per l’esposizione di opere di cittadini venzonesi
Nel momento in cui scriviamo siamo in attesa di risposte; ci rendiamo però conto che la condizione di attesa rischia di essere un leitmotiv non solo di questa pubblicazione, e del nostro gruppo, ma anche dei cittadini che rappresentiamo per mandato e di tutti i cittadini interessati al bene comune che condividono con noi il profondo convincimento di vivere in un borgo incantevole, collocato in un contesto paesaggistico che offre grandi potenzialità e che merita capacità gestionale e, lasciateci dire, slancio passionale, inventivo, fondato su un solido progetto culturale di ampie prospettive, in grado di coinvolgere ampi strati di popolazione.