20 dicembre 2011

TANTI, DAVVERO TANTI AUGURI A TUTTI



Sappiamo tutti che le feste natalizie sono caratterizzate da un clima condiviso di intimità familiare, di ritrovo attorno al focolare domestico, di cene tra gli amici più cari. 
In questo numero vogliamo mandare un caloroso saluto ai nostri compaesani che per motivi diversi si trovano lontano da Venzone e, con lo stesso sentimento, vogliamo salutare anche tutte quelle persone che trascorreranno le feste qui, nel nostro paese, ma lontano dalle loro famiglie e dalla loro terra d’origine. 
Una “carrellata” di auguri quindi, in quelle lingue che abbiamo pensato possano rappresentare i nostri immigrati ed i nostri emigranti, non per differenziare ma solo con la speranza di poter regalare, con il suono della propria lingua madre, un po’ di questa intimità.
Bon Nadâl e bon an a duç.

16 dicembre 2011

STATUTO COMITATO FESTA DELLA ZUCCA



STATUTO PER IL COMITATO PER LA FESTA DELLA ZUCCA
 Art. 1)
E’ costituito un Comitato denominato per la FESTA DELLA ZUCCA, presso la sede della Pro Loco di Venzone, a cui fa capo.
Il Comitato e un organismo costituito da associazioni, enti, società e volontari, non a scopo di lucro, che collaborano tra di loro per la promozione e valorizzazione del Comune di Venzone e per creare un rapporto di collaborazione e amicizia tra tutti i cittadini attraverso la realizzazione della Festa della Zucca.
Il Comitato e costituito da un rappresentante delegato per ogni singola associazione, ente o gruppo di volontari che si impegni a gestire un settore della Festa.
Art. 2)
Il Comitato per la Festa della zucca è un organismo che non agisce a scopo di lucro.
L'adesione al Comitato è gratuita.
Possono far parte del Comitato tutti gli appartenenti alle categorie di cui all'art. 1, previa approvazione del Comitato stesso con parere favorevole espresso dalla maggioranza dei presenti.
Art. 3)
Gli aderenti si impegnano per quanto nelle loro possibilità e tempo a prestare la loro opera di volontariato nell’organizzazione e nella gestione della Festa della Zucca, la responsabilità degli aderenti al Comitato e limitata alle disponibilità finanziarie del Comitato stesso.
Art. 4)
Sono organi del Comitato:
il Presidente onorario: Sindaco del Comune di Venzone o suo delegato,
il Presidente,
il Vice-Presidente,
il Direttivo (formato da 5 o 7 membri),
i Consiglieri,
il Segretario,
il Tesoriere.
Il Presidente, il Vice-Presidente, il Direttivo, il Segretario e il Tesoriere sono eletti dall’Assemblea a maggioranza semplice, hanno validità di un anno, possono essere riconfermati.
Le cariche di Segretario e Tesoriere possono essere cumulabili con altre cariche.
Art. 5)
Le riunioni dell'Assemblea plenaria verranno comunicate ai membri a mezzo lettera nella quale saranno elencati gli argomenti in discussione. L'Assemblea plenaria sarà valida se saranno presenti la meta più uno dei membri effettivi. Le decisioni del Comitato saranno valide a maggioranza semplice.
Il Comitato deve riunirsi almeno due volte all'anno: una volta prima ed una dopo la Festa della Zucca.
Art. 6)
Le associazioni, gli enti, le società e i volontari potranno usufruire dei materiali e delle strutture del Comitato previa richiesta degli stessi al Presidente o al Comitato.
Art. 7)
Per salvaguardare le caratteristiche e le particolarità della Festa, il Comitato stilerà una tabella sulla quale verranno elencate una serie di direttive alle quali tutti i partecipanti all'organizzazione dovranno rigidamente attenersi.
Dette norme riguarderanno tutto ciò che concerne la coreografia, lo spettacolo, le pietanze, i costumi, gli addobbi, ecc.
Tali direttive rimarranno valide per tutte le edizioni della Festa, potranno essere variate solamente dall'Assemblea plenaria.
Art. 8)
Con i fondi della Festa verra creato un fondo cassa, che servirà a far fronte ad eventuali spese impreviste nella realizzazione della stessa.
La consistenza del fondo sarà stabilita annualmente dall’Assemblea.
I soldi eccedenti dal fondo cassa potranno essere utilizzati rispettando le seguenti priorità:
1) acquisto di materiali e/o attrezzature necessari alla realizzazione della Festa;
2) acquisto di materiali e/o attrezzature utili a tutte le associazioni;
3) concessione di contributi come da regolamento (allegato B).
Art. 9)
Il Presidente del Comitato ha le seguenti mansioni:
convocare le sedute ordinarie dell'Assemblea e del Direttivo,
presiedere l'Assemblea ed il Direttivo,
rappresentare o delegare la rappresentanza del Comitato,
sottoscrivere i contratti per le prestazioni artistiche o di forniture finalizzate alla Festa della Zucca,
presentare domande di contributo.
Il Vice-Presidente sostituisce il Presidente in caso di sua assenza od impossibilità.
Art. 10)
Il Direttivo ha le seguenti mansioni:
individuare ed assegnare alle singole associazioni, enti o volontari la posizione dei chioschi, taverne o bancarelle,
valutare e scegliere le prestazioni artistiche e le forniture finalizzate alla realizzazione della Festa della Zucca in base alla convenienza, alla importanza e alla disponibilità finanziaria,
aiutare e sostenere il Presidente nello svolgimento delle sue mansioni,
sovrintendere alle disposizioni impartite dall'Assemblea.
Art. 11)
Il Segretario ha la mansione di redigere il verbale di ogni riunione di Assemblea e di Direttivo.
Art. 12)
Il Tesoriere ha il dovere, di concerto con il Presidente, di tenere la contabilità, di custodire i libretti bancari, e di relazionare sulla contabilità all’Assemblea. 
Art. 13)
L‘Assemblea ha le seguenti mansioni:
decidere sull’adesione o meno di nuovi richiedenti,
decidere sulla realizzazione e sulla data della Festa,
decidere sull'utilizzo e la destinazione degli utili,
nomina il Direttivo, il Tesoriere ed il Segretario.
Art. 14)
Tutti i membri dovranno attenersi allo statuto ed alle decisioni prese in sede di Assemblea.

REGOLAMENTO FESTA DELLA ZUCCA



IV WEEKEND DI OTTOBRE
 REGOLAMENTO DELLA MOSTRA - MERCATO
Art. 1 (Oggetto)
Il presente regolamento ho lo scopo di disciplinare lo svolgimento della mostra- mercato a carattere locale all'interno della manifestazione denominata "Festa della Zucca".
Art. 2 (Finalità)
La mostra - mercato e rivolta ad aziende agricole e loro consorzi, artigiani e hobbisti; viene attuata mediante l'esposizione di prodotti agro - alimentari, oggettistica varia, con fattore discriminante sulla modalità di scelta la presentazione di prodotti o oggettistica che abbiano stretta affinità con la zucca ed e finalizzata a:
sviluppare la conoscenza e l'educazione sociale sui temi dell'agricoltura e della coltivazione della zucca, nel rispetto dell'ambiente e per una sana e corretta alimentazione;
diffondere le tecniche dell'ingegno e della creazione artistica che mettano in risalto le molteplici sfaccettature dell'arte;
costruire un richiamo turistico per l'intero Comune ed il comprensorio del Medio - Alto Friuli -Venezia Giulia;
fornire un'occasione di sviluppo culturale dell'intera comunità Venzonese.
Art. 3 (Calendario)
La manifestazione denominata "Festa della Zucca" si svolge il quarto finesettimana del mese di Ottobre di ogni anno.
Art. 4 (Organizzazione)
La manifestazione é organizzata dalla locale Pro Loco "Pro Venzone" mediante il proprio al Comitato della "Festa della Zucca".
Art. 5 (Area di svolgimento)
L'area di svolgimento della manifestazione e individuata nel Centro Storico di Venzone (Ud) e in vie adiacenti, che per tale occasione sarà suddiviso in spazi espositivi della misura di mq. 9 (3x3), comprensivo lo spazio necessario al corretto svolgimento delle mansioni di vendita.
Art. 6 (Svolgimento della manifestazione)
La manifestazione si svolgerà ogni IV fine settimana di ottobre nei giorni e negli orari sotto elencati:
Sabato dalle ore 13:00 alle ore 23:00
Domenica dalle ore 09:00 alle ore 20:00
Tutti gli espositori che aderiscono alla manifestazione hanno l'obbligo di rispettare gli orari sopra indicati.
L'allestimento degli spazi espositivi sara possibile dalle ore 09:00 alle ore 12:00 del sabato previo ritiro dell’autorizzazione con l‘indicazione del posto riservato rivolgendosi presso l’ufficio informazione I.A.T..
N.B. Non é consentito montare lasciare o smontare lo stand prima degli orari sopraindicati pena l'esclusione dalla prossima edizione dalla manifestazione e la sanzione da € 50 00 cinquanta) a € 500,00 cinquecento).
Art. 7 (Categorie ammesse)
La mostra-mercato e rivolta ad un range di categorie che valorizzino e caratterizzino la manifestazione, quali aziende agricole e loro consorzi, artigiani e hobbisti seconda la tabella 1,
 TABELLA 1
categoria                                                                              tipologia
Aziende agricole                                                                 tutte le tipologie di azienda agricola
Consorzi tra aziende agricole                                          tutte le tipologie di consorzi tra le aziende agricole
Artigiani medioevali 
(intesi come hobbisti, non come attività professionale)Artigiani della lavorazione della pietra, Artigiani della lavorazione del legno,     Artigiani della lavorazione della ceramica, Artigiani della tessitura, Artigiani della lavorazione dei metalli
Hobbisti vari                                                                         tipologie che riguardano lavori con tema la zucca
Art. 8 (Quota di partecipazione)
Al fine di una corretta e sempre migliorativa gestione della manifestazione viene richiesta una quota di partecipazione secondo le seguenti modalita:
Tipologia di attività                                         Quote di partecipazione/dì
aziende agricole                                                 da € 50,00/dì a € 100,00/dì
consorzi tra aziende agricole                         da € 100,00/dì a € 200,00/dì
artigiani medioevali (intesi come hobbisti) da € 50,00/dì a € 100,00/dì
hobbisti (altre categorie come da art.7) da € 50,00/dì a € 100,00/dì
La quota comprende: spazio espositivo e spese amministrative.
Nella quota di partecipazione non sono compresi costi di allestimento, eventuali mobili espositivi, spese pubblicitarie, di intrattenimento, spettacoli per i singoli stand e quant’altro quello non indicato nella “quota comprende”.
Art. 9 (Ubicazione degli Stand)
L'ubicazione degli stand sarà stabilita secondo il criterio della caratteristica merceologica, nelle vie Patriarca Bertrando, Alberton del Colle, S. Giovanni, Pasqualigo, Scaligeri, Piazzale delle Scuole.
E area parcheggio sita in via P. Bertrando - dietro il Palazzo Orgnani-Martina.
In casi di particolari necessita organizzative la dislocazione degli stand sarà effettuata ad insindacabile giudizio dell‘organizzazione.
Art. 10 (Adesione)
Tutti indistintamente sono tenuti a leggere il presente regolamento e a compilare il modulo di adesione, i quali dovranno pervenire entrambi firmati al seguente indirizzo:
Associazione Pro Loco "Pro Venzone" Via G. di Mels 5/4, 33010 Venzone (Ud)
per posta oppure tramite fax al numero 0432 985034 entro e non oltre i quindici giorni antecedenti la “Festa della Zucca”, pena l'esclusione della manifestazione.
Art. 11 (Modalita di pagamento)
Il pagamento della partecipazione alla manifestazione deve essere saldato tassativamente entro il mercoledì antecedente la manifestazione esclusivamente tramite versamento su c/c bancario: Banca ANTONVENETA-MPS SIENA - Filiale: VENZONE - CODICE IBAN: IT 79 L 05040 64380 000001001613. In caso di mancato pagamento entro tale data, a discrezione dell'organizzazione, e prevista l'esclusione dalla manifestazione.
Art. 12 (Spazi Espositivi)
Gli spazi espositivi verranno assegnati in base alle caratteristiche merceologiche, secondo una piantina dove saranno indicate metro quadrature e ubicazione degli stand; in ogni caso gli spazi verranno assegnati a discrezione dall'organizzazione.
Il numero degli spazi a disposizione per ogni singola categoria e stabilito annualmente in modo insindacabile dall’organizzazione.
L'assegnazione delle aree e stabilita annualmente in modo insindacabile dall’organizzazione.
Saranno autorizzati a partecipare alla manifestazione solamente coloro che rientrano nell'Art.7.
Le merci devono essere collocate all'interno dello spazio assegnato, nel quale dovrà essere esposta bene in vista l’autorizzazione rilasciata dall’organizzazione.
L’ubicazione degli stand sarà suddivisa e collocata in modo tale da consentire il passaggio e garantire la sicurezza dei visitatori.
Le caratteristiche dell'area espositiva devono attenersi ai seguenti requisiti: sono ammessi gazebi di color bianco di misura m. 3x3 con tavolo espositore in legno; e ammesso l'uso di stoffe di colore rosso, blu, giallo e marrone.
Al termine della manifestazione gli spazi espositivi devono essere lasciati puliti e nelle stesse condizioni in cui sono stati consegnati. In caso di danneggiamenti, gli espositori dovranno sostenere le eventuali spese di riparazione.
In caso di mancata pulizia dello spazio espositivo sarà applicata la sanzione di € 100,00 e l’esclusione fino a 5 anni dalla manifestazione.
Art. 13 (Obblighi e divieti)
Durante le giornate della manifestazione dovranno essere scrupolosamente rispettati i seguenti punti:
E’ vietato abbandonare negli stand immondizie e rifiuti che necessitino smaltimento particolare o speciale.
E' vietato effettuare a qualsiasi titolo ogni tipo di attività di ristorazione e/o somministrazione di alimenti e bevande, salvo assaggi di prodotto gratuito da parte delle Aziende Agricole o loro Consorzi.
E' vietato accendere fuochi o adoperare fiamme libere, detenere bombole, carburante ed altri contenitori contenenti materiale infiammabile.
Gli impianti d‘illuminazione e idrico dello stand sono a totale carico dell'espositore.
Art. 14 (Invitati)
Gli organizzatori per motivi legati alla promozione della manifestazione, ai legami ufficializzati dai gemellaggi del Comune di Venzone, del Comitato “Festa della Zucca” si riservano di invitare istituzioni, scuole, associazioni, consorzi ed espositori a titolo gratuito o a condizioni particolari.
Art. 15 (Annullamento manifestazione)
L‘organizzatore si riserva il diritto di annullare la manifestazione in qualsiasi momento.
Nell‘eventualità che la manifestazione non possa aver luogo per cause meteorologiche o per cause non volute dall'organizzazione, l’organizzazione non e tenuta al rimborso delle somme versate.
Art. 16 (Responsabilità)
I partecipanti provvedono a loro spese ed a loro rischio a tutte le operazioni di sistemazione, vendita e/o esposizione e ritiro delle merci. Il Comune di Venzone e l'Associazione Pro loco "Pro Venzone" non rispondono in alcun modo di danni eventualmente subiti o causati a terzi dai partecipanti nel corso della manifestazione, ritenendosi, pertanto esonerata da ogni responsabilità civile o penale.
Art. 17 (Esclusione dalla manifestazione)
Coloro che non si atterranno scrupolosamente al presente regolamento o che in qualsiasi modo arrecheranno danno grave all’immagine della “Festa della Zucca” con comportamenti disdicevoli, truffa o raggiro, ad insindacabile giudizio dell’Organizzazione, verranno esclusi da un minimo di 1 anno ad un massimo di 10 anni dalla manifestazione stessa.
Art. 18 (Trattamento dati personali)
Informativa - ai sensi e per gli effetti dell'art.23 del D.Lgs 196/2003 i dati personali che la riguardano verranno trattati manualmente e con sistemi informatici della Pro Loco "Pro Venzone" che li utilizzerà ai soli fini commerciali e promozionali della propria attività.
E’ suo diritto, ai sensi dell'art.7 del D.Lgs 196/2003, avere conferma dell'esistenza dei dati, aggiornarli, cancellarli od opporsi al loro utilizzo rivolgendosi agli uffici della Pro Loco "Pro Venzone", Via G. di Mels 5/4, 33010 Venzone (UD): fax 0432 985034 e-mail festadella zucca@libero.it

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI


REGOLAMENTO PER ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI
Art. 1)
Il presente regolamento, definisce la modalità con la quale saranno gestite le eccedenze di denaro dal fondo cassa per quanto concerne la concessione di contributi.
(art. 8 dello statuto)
Art. 2)
I contributi possono essere richiesti dalle associazioni o dai gruppi che concorrono alla realizzazione della Festa della Zucca.
Art. 3)
Le richieste scritte dovranno essere presentate al Presidente del Comitato entro il 30 novembre successivo alla realizzazione della festa.
Art. 4)
Potra essere richiesto un contributo massimo di € 1.050 (circa duemilionitrentatremila lire).
Tale contributo potra essere elevato fino a € 1.550 (circa tremilioni) per le richieste di coloro che avranno garantito l'apertura regolare dei punti per la ristorazione anche nella giornata del sabato.
Richieste eccedenti tali somme potranno essere presentate solo in casi particolari e saranno valutate dall’assemblea dopo l’approvazione delle richieste ordinarie.
Art. 5)
Nella richiesta dovra essere speciiicato il modo nel quale il contributo sarà utilizzato, tale spesa dovrà essere verificabile da parte del Comitato.
Art. 6)
Non potranno essere richiesti contributi per fare direttamente donazioni o beneficenze in quanto tali azioni se proposte ed approvate dall’assemblea, saranno attuate dal Comitato.
Art. 7)
Le richieste di contributo verranno presentate all’assemblea che le voterà.
Art. 8)
Se le disponibilità di fondi non dovessero essere sufficienti a soddisfare tutte le richieste, l’assemblea deciderà per una equa distribuzione della somma disponibile.

19 ottobre 2011

EDITORIALE




Al momento di leggere queste note il cammino parlamentare della “manovra economica” dovrebbe essere concluso. Oggi però, mentre scriviamo, il percorso tormentato, i provvedimenti prospettati e poi ritirati, l’incertezza degli orientamenti e delle priorità, i ripensamenti imposti e l’inserimento d’iniziative incongrue e non pertinenti, ci fanno cadere in uno stato di depressione.
Una sola cosa temiamo certa: le amministrazioni degli enti locali vedranno tagliate drasticamente le risorse. Per non cedere allo sconforto, condividendo l’aspettativa di tutti gli Italiani, impazienti di ottenere un radicale cambiamento nella politica del Paese, ci domandiamo se è possibile individuare degli aspetti positivi anche in questa situazione. Paradossalmente, ma secondo il vecchio detto “non tutto il male viene per nuocere”, la risposta può essere affermativa.
I cittadini, colpiti dai tagli dei servizi, chiamati a sostenere scopertamente gli oneri delle amministrazioni, costretti a confrontarsi con il finanziamento di progetti ed investimenti, saranno certamente più attenti alle spese pubbliche e pretenderanno trasparenza e razionalità.
Chiederanno che i programmi siano formulati secondo rigorose priorità. Pretenderanno che le svariate fonti di finanziamento, leggi dello Stato, Assessorati regionali, Fondi Europei, Comitati, Federazioni Sportive, interessate ognuna allo sviluppo del proprio settore di competenza, vedano convogliate le loro disponibilità secondo la programmazione locale. 
Per Venzone questo significa che non vogliamo, in futuro, affrontare iniziative inconcludenti o parziali solo perché ci sono dei fondi disponibili da utilizzare in qualche modo. Non chiediamo investimenti da tradurre poi in costose gestioni che non si saprà come affrontare, mentre le opere veramente necessarie restano da realizzare. Non ci interessa ottenere opere inutili e non richieste dalla popolazione mentre altre, ben più urgenti ed importanti aspettano da tempo invano. 
Tanto per fare alcuni esempi. Il percorso “paesaggistico” ubicato dietro la zona sportiva è più importante per fruire del nostro territorio rispetto alla manutenzione di via Frachiarandis o del collegamento fra via Rozza ed il Cimitero? 
L’apertura di nuove attrezzature sportive era più urgente dell’attraversamento della Pontebbana e dei percorsi pedonali per Pioverno?
La ricostruzione della Sala S.O.M.S. come contenitore di eventi, è compatibile con la rinuncia a ricostruire, per le medesime finalità, la chiesa di San Giovanni?
Il prospettato spostamento del Centro Diurno, con l’effetto domino di richiedere due cantieri per l’adattamento dei fabbricati, come si concilia con l’abbandono dell’area Castellani?
I costosi lavori per la pavimentazione del Centro Storico non potevano essere evitati con la regolamentazione del traffico e la formazione di parcheggi esterni a pagamento per i non residenti? Ci auguriamo che l’Amministrazione in carica dia risposte soddisfacenti ed aperte non appena saranno chiare le conseguenze della “manovra”.


Loris Sormani

SFRATTO ALL'ASILO




Da tempo si susseguivano voci di un imminente trasloco della Scuola Materna di Venzone dalla sua bella sede storica ad altra destinazione.
Ancora mentre leggete queste note, di ufficiale non c’è nulla, ma risulta ormai evidente che l’Amministrazione Comunale ha deciso di spostare la Materna nell’ala settentrionale del complesso scolastico (occupando alcune aule sottoutilizzate) per poi trasferire il Centro Diurno, oggi ospitato dal Pio Istituto Elemosiniere, dove può felicemente usufruire del servizio mensa e dell’assistenza infermieristica, nell’edificio della Scuola Materna.
Naturalmente queste decisioni sono state prese, come da prassi consolidata, in splendida solitudine dal Sindaco e dalla sua Giunta. La comunicazione, il coinvolgimento dei cittadini, delle mamme (ci risulta che l’Assessore all’Istruzione e al Bilancio si sia autodefi-nita proprio “mamma”) e di tutti i portatori di interesse, non fanno parte del dna di questi irresponsabili.
Soltanto a cose fatte i genitori sono stati informati in una burrascosa riunione.
La beffa più incredibile è stata quella di presentare, ad inizio anno, ai futuri fruitori della Scuola Materna gli spazi, gli ambienti, le strutture ed i servizi dell’attuale sede, nascondendo la realtà dello spostamento.
Risulta poi sciagurata questa scelta, di cui non si conoscono le motivazioni, persino sotto il profilo economico e ge-stionale: il costo per effettuare i necessari adeguamenti dell’ala scolastica alle esigenze dei piccoli ospiti risulta di 120.000 euro, senza considerare gli adeguamenti che si dovrebbero realizzare nella vecchia sede per far subentrare gli ospiti del Centro Diurno (pensiamo ad esempio ai bagni), ma è per quanto concerne l’accudimento, le attività e il benessere dei bambini che tale decisione provoca i maggiori malumori. L’ala nord del plesso scolastico non è esposta al sole, il giardino esterno è in forte pendenza, è esposta ai venti dominanti, risulta anche essere l’ala più fredda di tutto l’edificio. Inoltre, per i pasti dovrà essere approntata una nuova mensa indipendente (così nel raggio di 200 metri ci ritroviamo con 4 cucine: nuovo asilo, vecchio asilo, scuole e palestra).
Una follia, alla quale è difficile che rimangano insensibili non solo i genitori di adesso, ma anche quelli che in futuro dovranno scegliere una scuola materna per i propri figli.

ESOSA LA MA DAMA!

La Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale ha stanziato con deliberazione del 20.07.2010, n. 178, un contributo di € 5.000 per la realizzazione dei Campionati italiani individuali assoluti di dama svoltisi nel nostro Comune.
Il Comune di Venzone, con apposita delibera li ha girati, ai fini del concorso alle spese di organizzazione, al Circolo Damistico “Bruno Marini” di Tolmezzo.
E dicono che non ci sono soldi....
Le associazioni venzonesi tutte insieme hanno ottenuto dall’Amministrazione Comunale poco più di 7.000 euro.

SFALCI




Sul numero precedente, in due articoli distinti, abbiamo parlato dei problemi della “sparizione” della Venzonassa, (letteralmente sommersa dagli arbusti) e delle zecche, purtroppo presenti nel nostro territorio, relativamente alle quali riferivamo l’iniziativa del comune di Gemona e di altri Comuni della Carnia che si fanno carico della spesa del vaccino. 
In questo numero, nostro malgrado, ritorniamo su entrambe le questioni, in verità collegate tra loro, proponendovi ancora una volta un confronto. Sul Gazzettino dell’11 agosto si legge infatti che l’Amministrazione Comunale di Gemona sta lavorando ad un nuovo regolamento non solo delle zone urbane, ma anche di quelle rurali, prevedendo contributi per chi tiene pulito e sfalciato, ossia sta attuando una campagna di “sfalci contro le zecche”. A Venzone non osiamo sperare tanto, ma che almeno la Venzonassa, luogo ricreativo di molte famiglie con bambini, venga ripulita ci sembra una richiesta che l’Amministrazione non può continuare ad ignorare.

IL VIZIO DEL DISSERVIZIO



Questa è la frase che appare nelle pagine del PRGC e delle ordinanze del sito Internet del Comune. Da quando?
Da quando è apparso il sito, a fine 2009, uno degli ultimi tra i Comuni della Regione.
Meno male che si scusano per il disservizio.
Avevamo già sottolineato nello Sfuei di novembre 2009 che la Comunità Montana offriva ai Comuni il sito internet gratuito (anche con una interfaccia molto più gradevole di quella che abbiamo oggi).
Ma i nostri Amministratori devono sempre distinguersi (in peggio) e oltre a farci pagare un servizio che si poteva avere gratuitamente, (una interrogazione a talproposito non ha mai avuto risposta) ci erogano un pessimo servizio.

NON E' UN GIOCO DA RAGAZZI




Venzone si è recentemente dotata di un “Percorso Vita”, posto sul retro del campo sportivo comunale. I “Percorsi Vita”, strade chiuse al traffico veicolare, provviste di alcune stazioni/piazzole con attrezzature e cartelli esplicativi, hanno come obiettivo il miglioramento dello stato di salute generale della popolazione attraverso l’attività fisica, che ha ripercussioni positive anche sui livelli di stress e sulla qualità di vita. Il percorso venzonese consta di 9 stazioni, tra le quali è possibile camminare o correre, a seconda del  grado di allenamento. Nei principi base, dunque, l’iniziativa è da lodare. 
Vanno tenuti in conto però alcuni fattori per valutare nel complesso questa novità ricreativa. 
La prima domanda che ci poniamo è: chi si preoccuperà della manutenzione, dello sfalcio dell’erba e della periodica revisione delle attrezzature? 
Infatti benché i lavori siano da poco terminati le erbacce e l’erba alta hanno già conquistato gran parte della superficie preposta per gli esercizi: saltellare e fare i piegamenti sulle braccia in mezzo all’ambiente prediletto dalle zecche non è certo salutare.
Rispetto poi ad altri “Percorsi Vita”, non sono presenti all’inizio del percorso le stazioni deputate al riscaldamento e allo stretching, pre-requisiti fondamentali di ogni attività fisica, onde ridurre la possibilità di infortuni muscolari o articolari. Bisognerebbe assumere che ci siano dei principianti che vogliano provare in una bella giornata d’estate queste attrezzature, principianti senza preparazione fisica e culturale. Sarebbe il colmo partire con l’idea di “stare bene”,“fare movimento” e poi avere un infortunio.
Rispetto ad altri percorsi, inoltre, la distanza tra le piazzole è minima. La distanza più breve è di circa 15 metri, la più lunga copre all’incirca 40 metri. La distanza totale dell’anello è di circa 300 metri. Per un’attività aerobica bilanciata sarebbero necessari parecchi giri compiuti a bassa intensità.
Suggeriamo inoltre di effettuare allenamenti regolari piuttosto che esagerare con poche “superprestazioni”: una persona allenata potrebbe percorrere 10 giri in corsa lenta, includendo all’interno di ogni giro una piazzola con esercizio relativo, percorrendo così circa 3.000 metri, una distanza importante per il consumo di calorie e per l’apparato cardio-circolatorio.
Un’altra perplessità riguarda l’altezza eccessiva degli attrezzi nella postazione numero 5, quella deputata ai salti in alto sul posto. Inoltre le postazioni numero 6 e 7, in cui i gruppi muscolari messi in esercizio sono principalmente gli addominali e i flessori dell’anca, sarebbe stato meglio fossero poste in un ordine diverso e più distanti tra loro, in quanto facendo lavorare consecutivamente e senza riposo lo stesso gruppo muscolare si rischia un sovraccarico locale. Questo si aggiunge alla possibilità di esacerbare problematiche al sistema neuro-muscolo-scheletrico, come il mal di schiena, problema frequentissimo.
Tutte queste considerazioni ci fanno cogliere che l’attività fisica è un bene imprescindibile per la nostra salute e qualità di vita, ma è meglio non affrontare questa tematica con eccessiva superficialità o incompetenza, per non incorrere in problemi, a dispetto dei principi positivi  di base.

CONFRONTI



Avete presente il gioco enigmistico “Aguzzate la vista”, in cui il lettore deve confrontare due vignette e scovare minime differenze? E’ un metodo semplice per allenare gli occhi e la mente a guardare situazioni apparentemente simili, ma che si differenziano in qualche particolare.
Spesso sullo Sfuei abbiamo anche noi “giocato” al confronto, raccontandovi cosa accade in paesi a noi vicini; lo scopo era suggerire di osservare gli altri per allenarci a trovare le differenze e i diversi modi di gestire situazioni, apparentemente anche molto simili tra loro. Non era un semplice criticare, ma un modo di raccontarci, un informare i lettori su come avremmo agito noi se fossimo al governo del paese. Degli amministratori si tende a dire “tanto sono tutti uguali”: ebbene, noi non  crediamo sia vero, ma che al contrario anche piccole differenze siano determinanti e continueremo a  sottolinearle. Tutto questo per facilitare, un domani, una scelta consapevole tra vari candidati.
Giochiamo dunque al “confronto” parlando di Politica: crediamo fortemente che debba avere un’etica morale che non riscontriamo più nei politici che ci rappresentano, i quali dovrebbero considerarsi portavoce dei loro concittadini e per questo operare sempre nel massimo rispetto, verso chi li ha votati in primo luogo, ma di tutti i cittadini in egual misura, senza favoritismi personali o simpatie politiche. Per questo troviamo deprecabili atteggiamenti, ormai sempre più frequenti, di “voltagabbana”, di collaborazioni poco chiare, di posizioni che non possono più rappresentare la volontà di chi nell’urna ha preferito alcuni rispetto ad altri. Riteniamo che l’atteggiamento coerente, in caso di un cambio di idee o posizioni, debba essere il rassegnare le dimissioni, perché se in politica la mediazione è ovviamente necessaria per ottenere risultati, il compromesso ad ogni costo non lo è altrettanto e non possiamo giustificarlo perché questo porta ad un tradimento dei valori per cui ci si è candidati e nei quali gli elettori si sono riconosciuti.
Proprio nel rispetto degli stessi elettori ci sono Amministrazioni che credono e attuano costantemente la “politica partecipata”, cioè una politica fatta di dialogo con i cittadini, di confronto, di ascolto. Quella politica che per noi è alla base di una buona e moderna amministrazione ed è il cuore del nostro programma, perché è l’unica forma di amministrazione che ottenga i risultati migliori per un territorio, nel rispetto delle esigenze dei singoli. Con una politica partecipata i cittadini venzonesi sarebbero stati coinvolti e ascoltati in merito alla ricostruzione delle mura o allo spostamento della scuola d’infanzia, solo per citare i temi più importanti, ma anche su moltissime altre iniziative che, magari settorialmente coivolgono poche persone, ma che nel loro insieme interessano tutti.
Continuando con il gioco ci possiamo abituare a guardare altri centri storici (magari durante le nostre ferie) o a leggere le notizie, anche nazionali, per poter scovare la differenza. Un esempio sono i Comuni cosiddetti “virtuosi” che si sono riuniti tra loro per una più efficace salvaguardia dei loro beni storici ed un miglior utilizzo delle loro risorse. Il nostro Comune invece ha tentennato parecchio prima di aderire alla raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti (raccolta che permette un riciclo in percentuali elevate), ed ha appena terminato la costruzione di una nuova palestra senza nemmeno prevedere delle forme alternative di approvvigionamento energetico.
Ci sono poi Comuni i cui amministratori, consci della crisi, si sono ridotti del 50% i compensi (50%!) per accantonarli in un fondo comunale per le necessità del paese, così da non dover diminuire i fondi destinati ad associazioni ed enti locali, per aiutare la gestione economica delle scuole comunali, per aiutare chi si trova in difficoltà per mancanza di lavoro, ecc. 
Non ci risulta che l’attuale Amministrazione venzonese abbia ridotto i compensi, ma ha  di certo aumentato il numero di assessori:  noi cittadini ci siamo per caso accorti dei risultati di questo aumento o di migliorie rispetto all’Amministrazione precedente?
Senza contare la “sparizione”, peraltro già annunciata durante la campagna elettorale, del nostro Sindaco, per lasciare la strada alle “nuove leve”. Ci piacerebbe sapere se a questa uscita di scena, anche se parziale, corrisponde una diminuzione del compenso. E’ infatti nostra opinione, nel rispetto di un’etica politica, che la candidatura a ricoprire un ruolo pubblico debba corrispondere ad un impegno costante ed ad una serietà ad una moralità per la carica ricoperta durante tutto il mandato e che questo impegno non debba, a nostro avviso, venire mai declassato o irriso con la vincita di una “coppa chiosco”.

14 ottobre 2011

COPPA CHIOSCO

Salvo smentite, che speriamo vivamente ci saranno, risulta che al torneo di calcetto svoltosi a Venzone ad agosto, una delle squadre partecipanti si chiamasse “Comune di Venzone”. Nulla di male, se non fosse che più che per l’impegno sportivo, la squadra si sarebbe distinta per la capacità di ingurgitare fiumi di birra, tanto da aggiudicarsi la “Coppa chiosco”. Purtroppo siamo avvezzi, in Italia, alle goliardate di chi ricopre incarichi pubblici, tuttavia è con disagio che, se veramente così sono andate le cose, vediamo associato il nome del nostro Comune a bevute colossali. Non ci sentiamo affatto rappresentati da un tale modo di ricoprire un ruolo pubblico, riteniamo anzi che questi comportamenti scomposti (basti pensare che i campetti sono sprovvisti di bagni...) vadano evitati. Nello scorso numero avevamo parlato diffusamente dell’ACAT, dando voce a quanti si prodigano per contrastare l’alcolismo nella nostra regione, non possiamo pertanto esimerci dal chiedere ai nostri Amministratori di considerare quanto i comportamenti pubblici siano di esempio, soprattutto per i giovani. Il 31 agosto il sindaco di Udine Furio Honsell è stato protagonista, in una piazza della città, di una serata dedicata alla lettura, utile, queste le sue parole, “a promuovere una cittadinanza attiva”... tanto per proporvi un ulteriore confronto!

ASSOCIAZIONE VENATORIA



I cacciatori venzonesi ci hanno simpaticamente rimproverati perché nell’elencare le attività delle associazioni e gli avvenimenti cittadini non li abbiamo citati.
La nostra attenzione alla vita venzonese è, per la verità, sollecitata di volta in volta  dall’urgenza delle occasioni. Non ci prendiamo quindi la responsabilità di pubblicare precisi calendari, programmi, fedeli e tempestivi resoconti, lasciando tale compito all’organo dell’Amministrazione Comunale. Cogliamo tuttavia l’occasione per offrire ospitalità sulle nostre pagine alla voce di chi si occupa dei rapporti fra caccia e ambiente. L’argomento non è scontato nè marginale perché riguarda i progetti sul territorio ed i rapporti con il parco delle Prealpi Giulie. Inoltre ci riserva notizie inaspettate e sorprendenti in particolare sulla fauna che vive nel nostro territorio.
Fino al 1969 i  cacciatori della nostra Regione, che erano circa 20.000, potevano esercitare la loro attività in tutto il territorio regionale e con scarse limitazioni in materia di abbattimenti. A Venzone i cacciatori residenti erano circa 70, ma potevano cacciare senza alcun controllo anche i non residenti.
Dal 1970 il coraggio e la lungimiranza politica del Consiglio Regionale di allora,  ha previsto l’istituzione delle Riserve di caccia di Diritto: in sostanza ogni cacciatore residente poteva cacciare solo sul suo territorio, veniva stabilito il numero chiuso e l’obbligo di predisporre censimenti e piani di abbattimento per poter cacciare. A Venzone, dove è stata istituita subito la Riserva di caccia, potevano cacciare non più di 50 cacciatori e solo a seguito di censimenti della selvaggina e piani di abbattimento approvati da un organismo Regionale. Il territorio allora era molto diverso da quello di oggi, erano predominanti i prati, le malghe funzionavano regolarmente, era praticato lo sfalcio e la fienagione: c’erano quindi molte lepri, tanti forcelli e coturnici, pochi caprioli e camosci. Fin da allora tra i soci della Riserva ha incominciato a farsi strada il concetto di gestione, la necessità cioè di favorire l’accrescimento quantitativo e qualitativo delle specie. Proprio in quegli anni la Riserva ha provveduto a reintrodurre le marmotte in località Cjariguart, a ricostruire locali di rifugio, ad attrezzare il territorio con appostamenti di osservazione e a tenere puliti i sentieri.
Negli anni ‘80, con l’abbandono totale degli sfalci e delle malghe, l’ambiente cespugliato ha favorito il grande aumento dei caprioli a discapito delle lepri, dei forcelli e delle coturnici che sono progressivamente calati di numero. Proprio per gestire al meglio il capriolo, la Riserva ha adottato il sistema della caccia di selezione, da sempre praticato nei paesi centro-europei, ed ha istituito le zone di caccia assegnando a ciascuna un gruppo di soci responsabili della gestione. 
In quegli anni la Riserva ha organizzato numerosi corsi di formazione, convegni, dibattiti e confronti anche in occasione della istituzione del Parco delle Prealpi Giulie che ha sempre sostenuto e patrocinato con forza. Nel 1986 la Riserva ha sospeso, di propria iniziativa ed unica in Regione, la caccia al camoscio ed ha sostenuto una campagna per la tutela della specie in ambito regionale. Alla fine degli anni ‘80, con il sostegno della Comunità Montana del Gemonese, la Riserva ha reintrodotto con due iniziative lo stambecco sul Plauris, partecipando con i propri soci  nel parco del Gran Paradiso alla cattura, nonché provvedendo al trasporto ed alla liberazione degli animali. Ciò è avvenuto anche per la specie muflone e camoscio reintrodotte dal Comune di Venzone negli anni ‘90.
La Riserva ha collaborato e collabora con l’Università di Udine con la quale ha una convenzione ed ha messo a disposizione i propri dati e la propria attività per la redazione di tre tesi di laurea in Scienze Naturali. Si è provveduto poi anche alla predisposizione della Sede Sociale ed alla costruzione della cappella votiva a San Uberto in località Tugliezzo. Oggi i Soci della Riserva sono 36 e l’età media è molto alta: fino ad oggi i posti liberi sono stati occupati quasi sempre da giovani residenti. La trasformazione ulteriore del territorio ha favorito la presenza dei cinghiali e dei cervi, i camosci sono presenti in gran numero tanto che da tre anni abbiamo ripreso limitati  prelievi.
A marzo di ogni anno la Riserva predispone la Rassegna dei capi abbattuti nella stagione precedente: il prossimo anno, in occasione della 25a Mostra dei Trofei, siamo impegnati a redigere una piccola pubblicazione sulla storia della Riserva.