29 dicembre 2014

BILANCIO DI FINE ANNO

Vi proponiamo qui il testo dello Sfuei Info numero 3 che in stiamo distribuendo nei locali e nei luoghi di maggiore interesse del comune.


Dicembre è tempo di bilanci e previsioni. Per noi di Impegno Civico per Venzone e per i nostri quattro consiglieri (Marino Ambrosino, Lorenzo Cracogna, Paola Fontanini ed Elisa Zamolo) il 2014 non è stato un anno facile: prima la sconfitta elettorale e poi sei mesi di "dura" minoranza. Eravamo ben consapevoli delle difficoltà che avremmo dovuto affrontare ma eravamo altrettanto convinti che non potevamo tirarci indietro. Così, superata la delusione per l'esito del voto e grazie all'entusiasmo che ci ha sempre animati, abbiamo accettato la "sfida" desiderosi di renderci utili e disponibili a collaborare con la nuova maggioranza. Ne è prova lo scrupoloso lavoro che abbiamo svolto in commissione quando si è trattato di approvare il nuovo regolamento sulla IUC (Imposta unica comunale) e di modificare quello relativo alla concessione di legname ad uso personale.

Con il passare del tempo però ci siamo resi conto che molte delle richieste e delle proposte da noi formulate in Consiglio comunale (l'unica sede in cui una minoranza può fare sentire la propria voce) non venivano prese in considerazione o ricevevano scarsa attenzione. Ci riferiamo non soltanto alle risposte evasive ricevute ad alcune delle nostre interrogazioni (connessione veloce ad Internet, asfaltatura della Strete Lungje, situazione delle stazioni ferroviarie di Carnia e Venzone) ma soprattutto a due episodi emblematici dell'atteggiamento del Sindaco e della maggioranza nei nostri confronti: la nomina del nuovo presidente del Pio Istituto Elemosiniere e la targa in memoria degli abitanti di Carnia e del ferroviere Angelo Bardelli per l'aiuto fornito alla Resistenza durante i mesi di occupazione nazista. Nel primo caso la nostra richiesta di chiarimenti indirizzata al Sindaco in merito ai motivi, alle circostanze ed alle modalità che hanno portato al "licenziamento" del presidente in carica del PIE, avvocato Daniela Tonussi (vicenda sulla quale il nostro gruppo continua a nutrire più di qualche dubbio), non è stata ritenuta degna nemmeno di una risposta. Nel secondo la nostra mozione volta a sollecitare l'affissione nella stazione di Carnia di una targa commemorativa è stata incredibilmente bocciata dalla maggioranza con la motivazione che ci avevano già pensato loro (quindi per non votare con la minoranza hanno votato contro se stessi).
Le sedute del Consiglio comunale sono ben presto diventate un "muro contro muro": tutto quello che facciamo viene vissuto dalla maggioranza come un attacco, un'insidia da sventare, una voce contraria da zittire. Non c'è discussione o approfondimento dei temi all'ordine del giorno ma solo la ratifica di decisioni già prese altrove. Alla frustrazione per l'inutilità del lavoro svolto e dell'impegno profuso si è aggiunto poi qualcosa di più grave: un atteggiamento di ostilità nei confronti dei nostri consiglieri (ed anche di qualche componente del nostro gruppo) che abbiamo visto crescere nel corso dei mesi e che ha raggiunto il culmine nelle ultime settimane in occasione del ben nota vicenda del prospettato arrivo a Venzone di una trentina di profughi.

Frustrazione ed ostilità che purtroppo hanno indotto due nostri consiglieri, Marino Ambrosino e Lorenzo Cracogna, a rassegnare le proprie dimissioni. Nelle lettera inviata al Sindaco il 24 dicembre i due consiglieri, impegnandosi a proseguire "il mandato affidatoci dagli elettori che ci hanno votato continuando a lavorare con la Lista "Impegno Civico per Venzone", motivano la loro scelta con la "infruttuosità dei lavori dei Consigli Comunali svolti in questi primi 6 mesi, durante i quali non si è arrivati ad esprimere nemmeno una decisione di comune accordo" e con il "clima di tensione, ed a volte di intimidazione, venutosi a creare in questo ultimo periodo".

Il 2015 è alle porte. Inizieremo l'anno con due nuovi consiglieri (altrettanto preparati e motivati) e rinnoveremo il nostro impegno dentro e fuori le sedi istituzionali. Continueremo ad ascoltare e ad informare i cittadini e ci impegneremo a fare un'opposizione seria, responsabile ed attenta nei confronti di una maggioranza di cui non condividiamo lo stile ed il metodo e dalla quale ci sentimo distanti per ideali e sensibilità.

13 dicembre 2014

Protocollo d'intesa sui profughi a Nimis

Due mesi fa Nimis accoglieva 30 profughi.
Ora è stato firmato fraRegione, Prefettura di Udine, Comune di Nimis e Caritas diocesana di Usine un protocollo d'intesa per coinvolgerli in attività di volontariato a favore della comunità e per far partire attività di scambio con il territorio friulano.
Vi rimandiamo a questo link per leggere l'articolo apparso su La vita cattolica.it.
Un esempio positivo che è importante conoscere.

7 dicembre 2014


Consiglio comunale straordinario
Aria fritta e tanta, tanta confusione


Ci dispiace dover dire che il consiglio comunale straordinario svoltosi in data 5 dicembre 2014 non è servito a nulla, anzi è stata un’occasione persa. Quello che avrebbe potuto essere un momento di dialogo e scambio fra maggioranza e minoranza su una questione che riguarda tutti di fronte a una cittadinanza accorsa numerosa, si è trasformato in un inutile slogan da campagna elettorale: “Noi non li vogliamo”, lo slogan più facile per raccogliere consenso.

Ribadiamo la nostra posizione:
Esattamente come il Sindaco e la giunta, noi gruppo di minoranza Impegno civico per Venzone siamo del tutto contrari al metodo che ha portato il Prefetto ad individuare Venzone come luogo di assegnazione dei profughi e siamo contrari anche al luogo prescelto (ex Albergo Mirafiori).
Però, diversamente dal Sindaco e dalla giunta, abbiamo deciso di non votare contro l’assegnazione di profughi a Venzone e abbiamo preferito astenerci in attesa di saperne di più.

Perché?
1)  Prima di tutto perché si è trattato di un voto inutile, diremmo strumentale. La decisione di accogliere a Venzone una trentina di persone fuggite da paesi in guerra era già stata presa ad altri livelli che non sono quelli comunali. L’iter infatti sta andando avanti, come potete leggere sui giornali. E di certo il signor Sindaco non aveva bisogno dei 4 voti della minoranza per proseguire nelle sue azioni. Avrebbe potuto invece scrivere immediatamente al Prefetto per tentare di congelare l’arrivo dei profughi in attesa di avere maggiori informazioni e certezze: avrebbe solo fatto il suo lavoro e noi non ci saremmo opposti.
2)  Perché non ci opporremo mai all’accoglienza di persone disperate in fuga, così per principio, senza saperne nulla. Potrebbe trattarsi di famiglie con bambini piccoli, sulla base di cosa potremo negare loro il nostro aiuto?

A noi non piacciono gli slogan facili, noi siamo abituati ad affrontare le questioni in modo serio.
Per questo motivo ci siamo presentati al consiglio comunale straordinario con delle domande precise.
Abbiamo chiesto di conoscere la nazionalità, l’etnia, il sesso e l’età delle 30 persone in arrivo, nonché lo stato di avanzamento della loro richiesta d’asilo. Abbiamo chiesto di conoscere in quale programma sono inserite queste persone, se per esempio saranno seguite e accompagnate dalla Caritas. Abbiamo chiesto di sapere qual è l’effettivo coinvolgimento del Comune nell’accoglienza e nella gestione dei profughi, anche a livello economico, perché ci risulta che il Comune non spenderà un euro per il ripristino della struttura ex Albergo Mirafiori e non spenderà un euro per mantenere sul territorio queste persone.

Il Sindaco non ha saputo o non ha voluto rispondere, dicendo di non avere informazioni in merito (resterà nella memoria dei venzonesi il suo atteggiamento dimesso, gomiti sul tavolo e viso nascosto fra le mani mentre la minoranza leggeva le domande).

Dunque noi ci chiediamo:
Cosa stanno aspettando il signor Sindaco e i suoi consiglieri a raccogliere informazioni? 
Cosa aspettano a confrontarsi con altre amministrazioni che hanno già accolto dei profughi per capire cosa sia meglio fare? 
Hanno forse intenzione di ignorare la questione e lasciare che diventi realmente un problema?
Sarà il problema che loro hanno creato, fin dall’inizio.


Ricordiamo al signor Sindaco e alla giunta che il comune di Venzone è stato scelto in modo definitivo per ospitare alcune delle persone che in questo momento dormono nelle palestre e nella stazione di Udine e che spetta agli amministratori fare in modo che i rapporti con la popolazione siano il più possibile distesi.
Venzone non sarà l’unico paese ospitante: la questione riguarda tutto il Friuli e sempre più comuni. Nimis, Forni Avoltri, Zugliano, Enemonzo, Tarvisio, Resiutta, Cividale, Lusevera, Palmanova, Lignano per citarne qualcuno.

È stato inutile convocare un consiglio straordinario solo per ribadire quello che già ampiamente era stato diffuso sui giornali: che il Sindaco e la maggioranza non vogliono i profughi. Questo lo sapevamo già, i giornali li leggiamo anche noi.
Adesso che lo show è finito, per favore, si vada avanti e possibilmente in fretta perché i venzonesi vogliono delle risposte.