15 novembre 2013

EDITORIALE


Quali ragioni hanno cancellato la Festa della Zucca Edizione 2013?
Per completare la pagina centrale del numero scorso, dedicata alle prospettive del turismo nel nostro territorio, eravamo già impegnati a pubblicare i dati sulle presenze e a dare spazio alle valutazioni di chi opera direttamente nel settore. L’incontro di cui potrete leggere in altra parte del giornale ci ha fornito l’occasione per chiedere ai rappresentanti della Pro Loco, che in qualche modo si sono fatti anche interpreti del Comitato della Zucca, una risposta ai tanti commenti ed alle legittime domande che ha suscitato la decisione di rinunciare all’evento principale dell‘annata venzonese. Legittime domande in quanto la Festa non solo ha speso il nome e la realtà fisica di Venzone, ma soprattutto perché la cittadinanza è sempre totalmente coinvolta di buon grado o suo malgrado. La Festa della Zucca è dunque di tutti i Venzonesi ed a loro si deve rendere conto sul piano “storico“ della situazione attuale e dell’eventuale futuro.
Non ha ormai alcuna utilità cercare ed attribuire colpe o responsabilità. Piuttosto pensiamo che un sereno esame delle vicende trascorse, esame al quale dovrebbero partecipare tutti gli “attori”, protagonisti e comprimari delle passate edizioni, nonché tutti i titolari di attività beneficiate dalla Festa, sia indispensabile per informare la cittadinanza e per individuare le difficoltà e gli eventuali errori di organizzazione, strategia e programmazione che hanno portato all’odierna situazione.
Da parte nostra, ci rendiamo disponibili a dare spazio a chiunque volesse esprimere idee e proposte in merito al futuro della Festa, alla sua sopravvivenza o alla promozione di nuove occasioni di richiamo.
Abbiamo memoria della felice riuscita delle prime edizioni, quando l’afflusso dei visitatori non soffocava le suggestive atmosfere opportunamente suscitate con l’illuminazione e gli arredi confacenti alle architetture, quando i prodotti ed i cibi offerti erano diretta espressione dell’attività e della fantasia dei Venzonesi, quando gli spettacoli e gli apporti esterni non rientravano nelle convenzionali rappresentazioni che incontriamo in tutte le fiere, quando in sostanza si poteva apprezzare l’originalità e l’autenticità della Festa della Zucca.
Pertanto ci permettiamo di riportare alcune osservazioni, che abbiamo raccolto fra i cittadini e che condividiamo.
La dimensione dell’evento ha raggiunto proporzioni non compatibili con l’ambiente fisico del nostro Centro Storico. Nel tempo, alle iniziative fieristiche e gastronomiche tradizionali del territorio friulano se ne sono aggiunte nuove che, per la centralità dei luoghi, la statura e le disponibilità economiche dei promotori, hanno saturato il mercato (vedi ad esempio Friuli DOC, poco più giovane della Zucca), mentre il pubblico potenziale resta invariato e i soldi da spendere sono calati.
In questa gara si sopravvive con la specializzazione e l’invenzione, con la rigorosa conduzione economica e la programmazione, con l’organizzazione controllata e la fantasia, non trascurando la necessità di creare riserve nei momenti favorevoli.
A Venzone non manca la specializzazione: abbiamo un patrimonio storico e d’arte che merita attenzione ancor prima della gastronomia. Abbiamo certamente la Zucca, ma anche Le immagini della fantasia, la musica in Duomo e nelle piazze. Abbiamo bellezze naturali e paesaggistiche ignorate e trascurate che solo qualche straniero mostra di capire ed apprezzare. Abbiamo un prossimo grande afflusso di ciclisti per il quale dobbiamo prepararci. 
Le mura e i fossati, oltre ad essere già un richiamo, permettono felicemente l’organizzazione controllata senza impedire che alcune attività possano trovare spazio nelle frazioni del Comune.
Recenti esperimenti confermano che la fantasia può suggerire ulteriori occasioni di festa senza cadere nella monocultura.
Come friulani dovremmo essere avveduti amministratori, capaci di rigore e “far musina” per gli anni di pioggia.
Resta dunque da assicurare la programmazione.
Buon lavoro a tutti i Venzonesi.
Loris Sormani

AMICI DI VENZONE


“Venzone in guerra. Note per una ricostruzione delle vicende della seconda guerra mondiale a Venzone”. E’ questo il titolo del nuovo Bollettino che l’Associazione Amici di Venzone ha appena dato alle stampe. L’autore, Pieri Stefanutti, vi ripercorre gli anni cruciali ‘43 – ‘45 sviluppando un racconto corale, in cui a farsi sentire sono veramente, attraverso le fonti ampiamente citate, le voci dei protagonisti registrate nei diari di memorie, nei libri storici della Pieve, in articoli di giornale, interviste e video – interviste effettuate in anni recenti. Abbiamo scorso, per gentile concessione, le bozze del volume e tra le  numerose testimonianze ci è rimasta l’eco delle parole di un certo Guido Valent, che il 25 dicembre 1942 annotava: “non c’è più tempo per pensare a nessuno, [...] c’è solo la pelle di mezzo”, testimonianza semplice e diretta di quanto disumanizzante sia la guerra. Una guerra che l’impegno degli Amici di Venzone ci permetterà di ripercorrere nelle sue vicende locali, attraverso gli occhi e le parole di protagonisti, i quali alcuni concittadini sicuramente ancora ricordano. Attenzione allora alle locandine che annunceranno l’incontro per la presentazione del volume, verosimilmente entro la fine di novembre, cui tutta la popolazione è invitata.

VENZONE, PATRIMONIO UNESCO?



Da un po’ di tempo sul sito web del Comune di Venzone compare la dicitura “Monumento nazionale e in fase di richiesta iter patrimonio dell’Unesco”. Che la nostra bella cittadina sia monumento nazionale è risaputo, che sia candidata a divenire patrimonio dell’Unesco è qualcosa di cui nessuno di noi sa o ha mai letto nulla.
Abbiamo perciò deciso di vederci chiaro, anche perché crediamo di non essere i soli ad esserne all’oscuro e ad aver voglia di togliersi questa curiosità.
Abbiamo cercato di informarci e di documentarci ma non siamo riusciti a trovare nulla se non generici e frettolosi richiami alla dicitura presente sul sito del Comune, come ad esempio il comunicato stampa apparso in occasione del convegno del Lions Club di Venzone su “Città Murate. Storia, gestione, valorizzazione e sviluppo” tenutosi il 26 maggio 2012. Sul sito web della Commissione nazionale per l’Unesco (l’ente deputato ad accogliere le richieste di candidatura) il nome di Venzone non compare in alcun luogo. Ci siamo quindi rivolti dapprima all’Assessore alla Cultura e poi al Sindaco che ci ha illustrato il progetto dell’Amministrazione Comunale (che risale ad alcuni anni fa) e messo al corrente di quanto è stato fatto sinora. L’intenzione era quella di proporsi assieme a Gemona quale modello di ricostruzione post terremoto.
C’erano stati alcuni incontri tra i rappresentati dei due Comuni nel corso dei quali l’idea era stata valutata e discussa, ci si era anche messi al lavoro ma ben presto, anche a causa della mole e della complessità dell’impegno richiesto, il percorso si era interrotto. Il progetto non è stato né sconfessato né abbandonato, ma di fatto nulla di concreto è stato realizzato, né alcun passo ufficiale è stato compiuto. 
Il prestigioso riconoscimento non è quindi imminente e non lo sarebbe nemmeno se il cammino a suo tempo intrapreso dovesse ripartire domani. L’iter è infatti lungo e complesso (può durare anche ben più di 5 anni) e prevede una fase preliminare che si svolge a livello nazionale. In essa sono coinvolti ben tre distinti organismi il cui parere favorevole è condizione indispensabile per l’accoglimento della domanda: la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, uno o più Ministeri incaricati di svolgere l’attività istruttoria (acquisire le informazioni necessarie, fare le valutazioni, entrare nel merito della candidatura) ed infine il Ministero degli Esteri che dà il suggello alla richiesta e la inoltra al Segretariato Unesco di Parigi per l’ok definitivo. 
Detto ciò la dicitura presente sul sito web rischia di creare false aspettative e speranze premature. Non sarebbe meglio toglierla almeno fino a quando un primo passo ufficiale verrà compiuto?

BREVISSIMA


La strada per Tugliezzo è stata pulita... a fine stagione estiva. Peccato, speravamo davvero che la richiesta di anticipare il lavoro di pulizia per poterne beneficiare nel periodo di maggior frequentazione (richiesta avanzata, attraverso Il Sfuei dello scorso giugno, dai frequentatori del piccolo borgo) potesse essere accolta. Non possiamo quindi congratularci per il tempismo, e ci accontentiamo delle pulizie d’autunno, in mancanza di quelle di primavera!

SCUOLA D'INFANZIA: NOTIZIE


E’ stato finalmente risolto il problema delle processionarie alla Scuola dell’Infanzia (di cui scrivemmo su Il Sfuei di giugno). A fine settembre, infatti, l’albero infestato dagli sgraditi parassiti è stato abbattuto. Vien da pensare che, non essendo stata scelta la strada della disinfestazione, che per essere efficace deve essere fatta in periodi ben precisi dell’anno, questa semplice soluzione poteva essere messa in atto subito dopo l’insorgere del problema.
Rimangono ora da attuare altre importanti misure per la sicurezza dei bambini e la funzionalità della Scuola: costruzione della tettoia per riparare l’ingresso dalle intemperie; sistemazione degli scalini di ingresso in modo che l’acqua piovana possa scorrere via non formando pozzanghere o, d’inverno, lastre di ghiaccio; installazione di una ringhiera che protegga i bambini da accidentali cadute dal giardino al vano delle scale di accesso; modifica del cancello esterno in modo che rimanga chiuso e si possa aprire elettricamente solo dall’interno; installazione del telefono (attualmente si utilizza quello dell’attigua Scuola Primaria). Provvedimenti non più rimandabili per i quali l’Assessore con delega all’Istruzione ha garantito, durante la riunione di inizio anno scolastico, la prossima realizzazione. Oltre a questo, l’apposizione di segnaletica verticale che allerti gli automobilisti che transitano sulla via prospiciente all’ingresso, nonché un attraversamento pedonale che consenta di raggiungere il marciapiede lungo la Venzonassa, presidi di sicurezza di cui segnalavamo l’assenza già ne Il Sfuei del febbraio 2013. 
Non mancheremo di tenervi aggiornati sugli sviluppi nei prossimi numeri.

MONS. FAUSTINO LUCARDI


    foto di Giacomo Pascolo

Questa immagine, che risale al 15 gennaio 1971, ci è stata fornita da un lettore. La pubblichiamo per documentare l’aspetto originario della targa dedicata a Monsignor Faustino Lucardi e confrontarlo con lo stato attuale, così come appare nella foto riportata su Il Sfuei dello scorso aprile. Con l’occasione rinnoviamo l’auspicio che presto si possa ricollocare nel luogo dell’esecuzione un doveroso ricordo degli eventi.

10 novembre 2013

LA PAROLA ALLA PRO LOCO


 Come avevamo annunciato nello “Speciale Turismo” dello scorso numero de Il Sfuei, in questo numero di ottobre diamo la parola alla Pro Loco Venzone. Abbiamo avuto un lungo e proficuo incontro con Duilio Fadi (Presidente della Pro Venzone) e Aldo Di Bernardo (Responsabile Ufficio Informazione ed Accoglienza Turistica).
Lo scopo della chiacchierata era quello di avere un quadro generale di quello che è stato il movimento turistico nel periodo gennaio-agosto 2013, inoltre i due rappresentanti della Pro Loco non hanno mancato di evidenziare quelle che dal loro punto di vista erano state le inesattezze pubblicate da Il Sfuei.
Innanzitutto è stato chiarito che, ai sensi della L.R. 2/2002, la regione FVG, attraverso la sua agenzia TurismoFVG, stipula delle convenzioni con i Comuni, i quali a loro volta possono delegare l’accoglienza turistica ad altri soggetti, come le Pro Loco. I finanziamenti seguono la stessa strada: TurismoFVG ---> Comune ---> Pro Loco.
Nel caso di Venzone, in questi ultimi anni il finanziamento regionale sul quale l’Ufficio Turistico ha potuto contare si aggira dai 7.000 agli 8.500 euro annui, tra l’altro liquidati ad anno terminato. Il Comune interviene semplicemente anticipando le spese correnti. 
La voce di bilancio annuo della Pro Loco relativa all’Ufficio IAT consiste in circa 15-16.000 euro ed è composta dal contributo sopra citato al quale si sommano 3-4.000 euro dall’Associazione Regionale delle Pro Loco (in base alla legge 2/2002) e circa altrettanti dalla Pro Loco Venzone stessa, in base a contributi di enti o di privati. I due contributi pubblici hanno destinazioni di spesa con voci ben specifiche e non possono essere utilizzati per altro.
Il sig. Di Bernardo a questo punto ha tenuto a sottolineare che a volte l’Ufficio risulta chiuso semplicemente perché lui è impegnato nell’accompagnamento di gruppi oppure impegnato ai corsi di formazione obbligatoria o, ancora, impegnato a recuperare e distribuire materiale turistico.
La redazione de Il Sfuei a questo proposito ha ribadito che non è mai stato messo in discussione il costante e notevole impegno della Pro Loco. Ciò che veniva contestato nel numero scorso era invece l’operato dell’Amministrazione Comunale che, se ritiene il turismo una risorsa strategica da curare, allora deve prendere in considerazione, almeno nei mesi estivi, un ampliamento dell’organico dell’Ufficio Turistico, oltre ad un’integrazione della cifra ad esso destinata, magari con sinergie da ricercarsi nel settore ricettivo.
La Pro Loco ha quindi lamentato la difficoltà nel costruire delle relazioni paritarie, anche a livello di incontri periodici, con il settore commerciale-imprenditoriale.
Relativamente all’informazione in Internet, il sig. Di Bernardo ha affermato che le informazioni relative alla ricettività di Venzone, aggiornate, si possono trovare sia sul sito di TurismoFVG, sia sul sito della Pro Loco. Il Sfuei ha replicato che, oltre le informazioni relative alla ricettività, il turista ha anche bisogno di trovare in rete notizie sulla storia, cultura e ambiente della città che visiterà. Anche la Pro Loco concorda che tali informazioni al momento sono carenti e che la costruzione di nuovi siti internet pone un problema di risorse, sia umane che economiche.


Riguardo i dati del turismo a Venzone, i visitatori transitati per l’Ufficio Turistico nel periodo gennaio-agosto 2013 sono stati oltre 19.000, per circa un terzo stranieri. Tra questi ultimi, i più numerosi sono stati gli austriaci (33,6%), seguiti dagli sloveni (20,4%) e dai tedeschi (17,9%). Significativa anche la quota dell’11% di turisti provenienti da paesi extraeuropei.
Restando invece tra i visitatori italiani censiti dall’Ufficio Turistico, rispetto ai friulani, sono più numerosi i visitatori che provengono da fuori regione (il 57,6%). Tra questi ultimi fanno la parte del leone i veneti (quasi un terzo del totale) e i lombardi. Relativamente alle richieste di informazioni, l’Ufficio Turistico ha registrato un incremento rispetto al 2012 sia nelle telefonate che nelle e-mail.
Notevole è stato anche il numero distribuito di libretti/mappe multilingue per il cicloturismo, la cui grande crescita e l’ancora maggiore potenzialità sono sotto gli occhi di tutti.
L’Ufficio Turistico cura anche, nei termini previsti dalla L.R. 2/2002 e in forma gratuita, il servizio di visite guidate a Venzone e ai Musei. Al 31 agosto scorso erano stati effettuati 264 accompagnamenti per quasi 12.000 persone, valori paragonabili a quelli degli anni scorsi.
Numeri che, a parere della Pro Loco, sono decisamente alti.
Si è registrato anche un importante incremento del turismo sportivo, come mountain bike, escursioni montane o discese del fiume Tagliamento in canoa.
I gemellaggi con le cittadine di Preding (austriaca) e di Starse (slovena) hanno comportato contatti con le realtà turistiche delle rispettive nazioni a cui è seguito un incremento dei turisti provenienti da quelle zone. 
A livello di curiosità, nel 2013 è stata registrata la novità  della presenza dei  pullman (2 o 3 ogni sabato estivo) delle gite organizzate per i passeggeri delle navi da crociera che sbarcano a Trieste. 
Dai dati della Pro Loco, il Parco delle Prealpi Giulie rappresenta per Venzone un turismo di nicchia, tutto sommato minoritario, nonostante i buoni numeri fatti registrare in questi anni da malga Confin. Ciò è dovuto essenzialmente ai forti dislivelli che gli itinerari presentano in questo versante del M. Plauris, cosa che ad esempio non accade a Resia, dove esistono anche degli anelli di fondovalle fruibili da un maggior numero di escursionisti. 
In ogni caso l’ambito naturalistico è un aspetto del turismo importante e in crescita. Anche la zona del Tagliamento è di pregio e comincia ad essere frequentata. Come già accennato, il nostro fiume è percorso d’estate da numerose canoe che, partendo dal Canal del Ferro, seguono il Fella per poi percorrere il Tagliamento fino a Gemona. 
Anche nel settore del turismo sportivo-naturalistico la Pro Loco e noi de Il Sfuei ci siamo trovati d’accordo sul fatto che l’informazione in rete in lingua italiana è carente, qualcosa è invece presente in alcuni siti specializzati austriaci. Siamo quindi ritornati al dato della necessità di reperire risorse, anche e soprattutto umane, per la realizzazione di tali punti informativi. 
A parere della redazione de Il Sfuei l’Amministrazione Comunale dovrebbe funzionare da volàno per questi progetti, favorendo la creazione di piccole reti wi-fi nel centro storico ad uso dei turisti con tablet o smartphone e suggerendo agli imprenditori privati soluzioni simili in ristoranti, locande o bed & breakfast, favorendo insomma la circolazione delle idee.


Abbiamo quindi domandato se Venzone sia presente nei pacchetti turistici che le agenzie di viaggio, italiane e straniere, propongono ai clienti. La Pro Loco ci ha informato che la nostra cittadina è presente ed è usualmente abbinata nei pacchetti di tipo naturalistico con Bordano e Cornino, in quelli storico-artistici con San Daniele e Spilimbergo.
I rappresentanti della Pro Loco hanno anche tenuto a precisare che un’attività importante dell’Ufficio Turistico si esplica in promozione a livello di incontri e convegni con giornalisti specializzati e operatori turistici. È anche in relazione a tale promozione di “secondo livello” che il turismo a Venzone mostra i numeri sopra indicati. Numeri, che a detta degli stessi rappresentanti, sono di tutto rispetto.
Alcune considerazioni dall’analisi dei dati:
si evidenzia un grande afflusso dalla vicina Slovenia, questo dovrebbe spingere a fornire materiale in quella lingua (incredibilmente il sito di TurismoFVG non ha la versione in Sloveno, lingua di un Paese limitrofo e lingua minoritaria in Friuli!);
i dati ci indicano una presenza turistica concentrata nei mesi estivi e primaverili (esclusa la Festa della Zucca), uno sforzo maggiore si dovrebbe attuare per offrire opportunità al turista durante la stagione invernale;


le potenzialità del territorio al di fuori del Centro Storico non sono ancora state espresse, si dovrebbe puntare con decisione in quella direzione;
manca una filiera arte-cibo-natura e una continuità stagionale nell’offerta di eventi;
non va sottovalutato un turismo “alternativo” ma in forte crescita, quello cosiddetto “lento” cioè costituito da gruppi, famiglie o amici che desiderano soggiornare in località non affollate, ecosostenibili, alla ricerca di dettagli e curiosità che spesso sfuggono al viaggiatore meno attento.

I grafici riguardano i dati raccolti dall’ufficio IAT nei primi 8 mesi dell’anno.

UNA SCONFITTA PER TUTTI?



Abbiamo approfittato dell’incontro con i rappresentanti della Pro Loco per conoscere le motivazioni che hanno impedito lo svolgimento della Festa della Zucca di quest’anno.
Molte chiacchiere si sono sentite in paese negli ultimi tempi. Quando le voci della possibilità che la festa non si svolgesse si sono fatte insistenti si è sentito tutto e il contrario di tutto.
Della Festa, del suo regolamento, dello statuto, del regolamento per l’assegnazione dei contributi, avevamo fornito informazioni già nel 2011 con un dettagliato articolo su Il Sfuei di dicembre (i documenti sono tuttora presenti su impegnocivicopervenzone.blogspot.it) ma, si sa, la memoria è corta...
Molti continuano a confondere Pro Loco e Comitato della Festa, addossando responsabilità alla prima, altri ritengono la Festa una fabbrica di denaro sorvolando sui costi (e confondendo gli introiti dei commercianti con quelli del Comitato), altri ancora si sono chiesti come fosse possibile l’assenza di un fondo d’emergenza... (c’era un fondo cassa di circa 40.000 euro che è stato interamente utilizzato per coprire il disavanzo della festa 2012 che ammontava a circa 60.000 euro. L’anno precedente, dai commercianti, il Comitato era riuscito a raccogliere circa 15.000 euro).
Va ricordato che la maggior parte degli incassi della Festa (solo gli introiti delle taverne autorizzate naturalmente) è sempre stato ridistribuito alle associazioni facenti parte del Comitato, mentre la gran parte del resto è stata investita (attrezzature).
Un altro aspetto è quello dei contributi regionali (oramai azzerati dalla crisi), sotto varie forme, ma non a fondo perso bensì a rendiconto, cioè utilizzabili solo per determinate finalità.
In ogni caso, è bene sottolinearlo, le scelte fatte in questi anni sono state scelte condivise in seno al Comitato e non imposte dall’esterno.
Il fatto che sia stata annullata l’edizione 2013 della Festa rappresenta, a nostro parere, una sconfitta per tutti, ma soprattutto per i commercianti, gli esercenti, i ristoratori che non hanno colto l’occasione di investire nell’evento che rappresenta una percentuale molto significativa dei loro bilanci (e non sarebbero serviti grossi investimenti, in particolare se spalmati negli anni). È anche la sconfitta di una Amministrazione incapace di svolgere il ruolo guida che le compete (e l’assessorato al turismo e commercio dovrebbe essere protagonista in prima linea...).
E’ bene ricordare cosa scrivemmo TRE anni fa su Il Sfuei in occasione del ventennale:

“La festa [...] comporta però un impegno molto gravoso, che richiede una forza di volontà costante in tutto l’arco dell’anno. La sinergia di volontari merita un plauso e soprattutto un sostegno da parte di tutte le forze presenti in campo, dall’Amministrazione Comunale, dalle Associazioni, da tutti i commercianti.
Ogni anno l’allestimento della manifestazione è più difficile per le varie problematiche logistico-organizzative, ed anche per la diminuzione del numero dei volontari, un problema che le Associazioni conoscono bene nell’affrontare le loro attività durante l’anno.
Da qui un appello a tutte le forze sopra citate a continuare e a migliorare per dare nuovo ossigeno ad un gruppo affiatato ma, a nostro avviso, lasciato solo a portare avanti gli oneri di una manifestazione estremamente impegnativa”.
Anche dopo l’edizione dell’anno scorso, funestata dal maltempo, avevamo scritto un articolo sulla festa e, anche in questo caso, è utile ricordare alcuni passaggi:

[...] “I due giorni di mal tempo hanno limitato di molto (circa il 60%) l’afflusso dei visitatori, ed inoltre hanno complicato notevolmente l’organizzazione di tutta la festa [...] è riuscito a limitare i disagi e le perdite, anche se sostanziose, grazie ormai alla prassi di acquistare gran parte dei prodotti con la modalità conto/vendita [...] soddisfatti nell’apprendere che la collaborazione tra i vari commercianti si è rinnovata anche quest’anno e ci auguriamo che ciò sarà prassi normale anche negli anni a venire”.

Se verremo chiamati a governare, affronteremo il tema Festa della Zucca e dei suoi meccanismi in modo serio (dopotutto il palcoscenico della Festa va governato dall’Amministrazione Comunale) facendo assumere ad ogni attore coinvolto le proprie responsabilità.
La Festa della Zucca, nei prossimi anni, va sicuramente restituita ai venzonesi, ma va sicuramente ripensata.

GJGJ MORET



Sabato 28 settembre si è conclusa magnificamente la XVIII edizione della Rassegna Organistica “Gjgj Moret” che si svolge nel nostro splendido Duomo. Parlare di miracoli, trattandosi di un festival organizzato e finanziato dalla Pieve, suonerebbe bizzarro, se non fosse la realtà: con le poche forze e grazie all’impegno del Pievano e del direttore artistico Andrea Marchiol, il miracolo è avvenuto anche quest’anno, grazie al sostegno del Caffè Vecchio, presente fin dalla prima edizione, e all’aiuto di un manipolo di volenterosi, venzonesi e non. 
Chi di voi fosse stato presente a qualcuno dei concerti, in particolare all’ultimo appuntamento, sa quale gioia può essere vedere una chiesa così affollata di persone (cosa che forse succede normalmente solo nelle feste solenni), entusiaste di poter condividere un evento di così alto livello e contenuto. 
La rassegna è stata inaugurata dal concittadino Andrea Marchiol con un concerto di viva e trascinante energia. Gli organisti succedutisi, che come in tutte le edizioni sono di fama internazionale, hanno dato prova di maestria, esaltando le qualità e le potenzialità del prezioso organo Callido, che è uno degli strumenti storici più prestigiosi della regione.
L’ultimo concerto è stato, come già accennato, la degna conclusione della rassegna: la musica di Bach, meravigliosa di per sé, attraverso l’esecuzione del Coro del Friuli Venezia Giulia e della FVG Mitteleuropa Orchestra diretti da Marchiol con tre meravigliose Cantate, ha animato una serata ricca di emozioni e di bellezza, cui hanno partecipato oltre 300 persone. 
Tutti siamo consapevoli della situazione socio - economica, ma confidiamo che la tendenza al completo abbandono della cultura, e con essa della musica, da parte delle amministrazioni e delle istituzioni cambi, perché sarebbe un vero delitto lasciare che manifestazioni come queste muoiano per mancanza di risorse. Si tenga presente che la sola istituzione pubblica che attualmente contribuisce alla Rassegna organistica è la Provincia di Udine che patrocina il Festival. Per Venzone con tutta probabilità bisognerà confidare nei prossimi amministratori. Il pensiero di Impegno Civico è noto: crediamo nella cultura e la consideriamo un valore fondante, perché solo attraverso di essa c’è arricchimento e valorizzazione. 
Chi ha recentemente affermato che “con la cultura non si mangia” è di certo assai miope, poiché non è difficile pensare che tra i numerosi  spettatori dell’ultimo concerto (e lo stesso discorso vale per i circa 120 del primo, gli 80 del secondo e del terzo) la buona percentuale di non venzonesi sia rientrata a casa con negli orecchi, negli occhi e nel cuore un’immagine davvero entusiasmante del nostro paese, che si tradurrà in buona pubblicità presso amici e conoscenti, nel desiderio di ritornarvi, magari di giorno per visitare il Duomo con la luce, per vedere le viuzze, per bere un aperitivo raccontando ad un amico che non c’era quanto il concerto del 28 settembre sia stato coinvolgente... Ecco, non ci vuole davvero molto ad intuire le ricadute e le potenzialità anche economiche di eventi squisitamente artistici. 
Un plauso quindi a chi si fa ideatore, promotore, ed animatore di questi eventi che sono un tesoro per la crescita culturale, e non solo, di una comunità.

4 novembre 2013

AUTOGOL



Lunedì 26 agosto al capogruppo di Impegno Civico per Venzone è giunta una lettera anonima, ovvero non firmata e priva di mittente. La stessa lettera è stata inviata anche ad una componente dello stesso gruppo. Conteneva un unico foglio nel quale c’era l’immagine di un’auto con vicino un segnale mobile di divieto di sosta. Sotto l’immagine solo qualche battuta: “Alla redazione del Sfuei. Pregasi pubblicare grazie!!! Abbiamo inviato anche ai quotidiani locali ad esclusione dell’Unità!”. 
Lo scopo era evidentemente quello di cogliere in fallo qualcuno di quei rompiscatole dell’opposizione che, da un lato pubblicano foto di auto in sosta nel loro giornale, dall’altro però lasciano le loro parcheggiate irregolarmente.
La fotografia nella lettera ritraeva un’utilitaria parcheggiata nella piazzetta di via Patriarca Bertrando, dietro il “Caffè Vecchio”, evidentemente scattata durante la “Festa della Lavanda” del 10 e 11 agosto.
Il proprietario l’aveva lasciata parcheggiata lì dopo avere verificato venerdì 9 agosto, alle 11.30 circa, l’assenza nella piazzetta di qualsiasi segnale di divieto di sosta (di questo ci sono varie testimonianze), credendo in buona fede di essere in regola. Quindi si era assentato da Venzone per quattro giorni.
I buontemponi anonimi, simpatici poveretti, non hanno però considerato due cose.
La prima è che l’ordinanza n. 25/13 che istituiva il divieto di sosta in varie zone del centro storico disponeva al punto 1) che “i segnali di divieto di sosta dovranno essere collocati 48 ore prima dell’inizio della prescrizione”. Venerdì 9 alle 11.30 mancavano poco più di 18 ore all’inizio della prescrizione. Un cittadino che in quel momento, dopo aver letto l’ordinanza, non avesse trovato l’area segnalata era autorizzato a pensare in buona fede che l’area stessa fosse esclusa dal divieto.
La seconda è proprio il concetto di buona fede, importante nel Diritto, ma evidentemente alieno agli estensori della lettera anonima. Infatti non hanno voluto distinguere tra le auto comparse nelle fotografie pubblicate ne Il Sfuei, che erano posizionate sotto la segnaletica verticale di divieto di sosta o al di là di quella di divieto di transito, e le auto di cittadini che in buona fede, trascorso il tempo indicato dall’ordinanza senza che venisse posta la segnaletica di divieto, hanno lasciato l’auto irregolarmente parcheggiata...
Forse chi ha scritto la lettera anonima era in cattiva fede? O forse era semplicemente abbagliato dalla ghiotta occasione che gli si presentava e non si è accorto di aver commesso un clamoroso autogol?
Mercoledì 28 agosto il proprietario dell’auto si è recato dalla Polizia Municipale a segnalare il fatto.

SUCCESSI SU DUE RUOTE



Ci fa sempre molto piacere ricevere delle segnalazioni da parte di cittadini. 
Questa volta ci è stato segnalato un primato sportivo ciclistico ottenuto da un giovane venzonese, Marco Bellina, che il 16 giugno scorso si è aggiudicato il titolo di campione regionale di categoria nella specialità Dual Slalom classificandosi al primo posto al Meeting Regionale Fuoristrada Giovanissimi svoltosi a Ronchi dei Legionari.
A lui le nostre vivissime congratulazioni che, con l’occasione, vogliamo allargare anche a tutti gli altri, giovani e meno giovani, che si impegnano con dedizione e fatica nella pratica sportiva; a quelli che sono ripagati dalle loro vittorie ma anche a quelli che, pur rimanendo in ombra, sono per tutti un esempio di vita sana: ormai lo sappiamo tutti lo sport fa bene al fisico ed anche alla mente!
Con questa segnalazione possiamo riflettere sulla varietà degli sport che oggigiorno un giovane può praticare, potendo così scegliere quello più gradito o a lui più adatto. Anche per questo abbiamo scelto di accogliere la segnalazione: oltre ai complimenti per il risultato sportivo, vogliamo congratularci con Marco (e con tutti gli altri) per aver scelto sport poco “visibili”, dove la fatica a volte può essere maggiore proprio perché a praticarli si è in pochi.
Riportando questa segnalazione ci siamo, per l’ennesima volta, accorti di come Il Sfuei sia l’unico mezzo di diffusione delle notizie a Venzone e di come in questi anni spesso ci siamo sostituiti alla maggioranza nel compito di informare la popolazione. Noi di Impegno Civico consideriamo l’informazione un punto fondamentale del fare politica ma, non avendo accesso diretto alle notizie sicuramente saremo stati a volte poco precisi, molti dati saranno state carenti o ci saranno sfuggiti del tutto. Ma il fatto che la popolazione ci viva come l’unico strumento informativo sottolinea quanto per la maggioranza non sia prioritario informare i suoi cittadini. E lo stesso vale per Il Gruppo Misto che sul n. 2 de La Consee del dicembre 2011 si impegnava con le parole del capogruppo Mauro Valent, “a portare a conoscenza di tutti” i risultati ottenuti dialogando con l’attuale maggioranza. Sappiamo che il successivo perdurante silenzio de La Consee ha reso incauta tale dichiarazione. Degli eventuali risultati siamo ancora all’oscuro. Così se sappiamo qualcosa di quello che accade nel palazzo, lo apprendiamo solo attraverso poco attendibili articoli di giornale o chiacchiere nei bar. Una politica trasparente invece è fatta di informazioni chiare, puntuali, che raggiungano tutte le case; solo così si può avere un dialogo ed un confronto con i propri cittadini. Come abbiamo più volte sottolineato un’Amministrazione che ha paura di informare ha paura di un confronto diretto: una cosa è fare annunci su Il Messaggero un’altra è dialogare con i cittadini.

Al GIULLARE DI CORTE


L’avviso apposto sulla porta del ristorante “Da Nicola” con cui si ricercavano collaboratori ha dato frutti oltre ogni aspettativa, tanto che nel locale ha appena inaugurato la propria attività il bar - ristorante – pizzeria - rosticceria “Al Giullare di Corte” di Debora Rossetto. Dopo poco più di un anno dall’apertura della trattoria “Alle Scaligere”, la chef Rossetto ha trovato modo di fare crescere la sua attività prendendo in gestione il locale sulla Pontebbana.  
Il ristorante è stato battezzato “Al Giullare di Corte” in armonia con il tema della cittadina medievale, e il simbolo prescelto è quello del giullare che porta allegria alle feste.  Debora, infatti,  è intenzionata ad abbinare tradizione e innovazione per creare un ristorante che offra una cucina genuina, di qualità e sapori tradizionali, ma anche  innovativa e ricercata.     
Questo spirito intraprendente e il desiderio di lavorare per raggiungere i suoi obiettivi, sono il frutto di un lungo tirocinio in Alto Adige, dove Debora ha fatto una bella scuola di professionalità, rispondendo alle esigenze dei clienti e prestando attenzione ai dettagli.  In quegli anni ha sviluppato anche una passione per la pasticceria, di cui ha aperto un  laboratorio attiguo alla trattoria “Alle Scaligere”.