4 novembre 2013

AUTOGOL



Lunedì 26 agosto al capogruppo di Impegno Civico per Venzone è giunta una lettera anonima, ovvero non firmata e priva di mittente. La stessa lettera è stata inviata anche ad una componente dello stesso gruppo. Conteneva un unico foglio nel quale c’era l’immagine di un’auto con vicino un segnale mobile di divieto di sosta. Sotto l’immagine solo qualche battuta: “Alla redazione del Sfuei. Pregasi pubblicare grazie!!! Abbiamo inviato anche ai quotidiani locali ad esclusione dell’Unità!”. 
Lo scopo era evidentemente quello di cogliere in fallo qualcuno di quei rompiscatole dell’opposizione che, da un lato pubblicano foto di auto in sosta nel loro giornale, dall’altro però lasciano le loro parcheggiate irregolarmente.
La fotografia nella lettera ritraeva un’utilitaria parcheggiata nella piazzetta di via Patriarca Bertrando, dietro il “Caffè Vecchio”, evidentemente scattata durante la “Festa della Lavanda” del 10 e 11 agosto.
Il proprietario l’aveva lasciata parcheggiata lì dopo avere verificato venerdì 9 agosto, alle 11.30 circa, l’assenza nella piazzetta di qualsiasi segnale di divieto di sosta (di questo ci sono varie testimonianze), credendo in buona fede di essere in regola. Quindi si era assentato da Venzone per quattro giorni.
I buontemponi anonimi, simpatici poveretti, non hanno però considerato due cose.
La prima è che l’ordinanza n. 25/13 che istituiva il divieto di sosta in varie zone del centro storico disponeva al punto 1) che “i segnali di divieto di sosta dovranno essere collocati 48 ore prima dell’inizio della prescrizione”. Venerdì 9 alle 11.30 mancavano poco più di 18 ore all’inizio della prescrizione. Un cittadino che in quel momento, dopo aver letto l’ordinanza, non avesse trovato l’area segnalata era autorizzato a pensare in buona fede che l’area stessa fosse esclusa dal divieto.
La seconda è proprio il concetto di buona fede, importante nel Diritto, ma evidentemente alieno agli estensori della lettera anonima. Infatti non hanno voluto distinguere tra le auto comparse nelle fotografie pubblicate ne Il Sfuei, che erano posizionate sotto la segnaletica verticale di divieto di sosta o al di là di quella di divieto di transito, e le auto di cittadini che in buona fede, trascorso il tempo indicato dall’ordinanza senza che venisse posta la segnaletica di divieto, hanno lasciato l’auto irregolarmente parcheggiata...
Forse chi ha scritto la lettera anonima era in cattiva fede? O forse era semplicemente abbagliato dalla ghiotta occasione che gli si presentava e non si è accorto di aver commesso un clamoroso autogol?
Mercoledì 28 agosto il proprietario dell’auto si è recato dalla Polizia Municipale a segnalare il fatto.

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