4 luglio 2012

AVVISO


ATTENZIONE:
  L'OTTAVA EDIZIONE DELL'OPERA IN PIAZZA
 PREVISTA A VENZONE IL 14 LUGLIO,
SI TERRA' A GEMONA DEL FRIULI
L'11 LUGLIO ALLA STESSA ORA

3 luglio 2012

EDITORIALE

















Vorremmo occuparci in queste brevi righe dei problemi specifici del nostro Comune. Ce ne sarebbero abbastanza di argomenti, ma occorre anche riflettere,sia pure con umiltà e senza retorica, su temi più alti che, comunque, riguardano la vita di tutti i giorni.Ci hanno colpito avvenimenti, vicini nel tempo e nei luoghi, che segnalano la sopravvivenza di idee e comportamenti improntati al disprezzo e all’odio per il prossimo, uguale a noi per diritti e doveri,ma diverso per storia, cultura e, magari, per il colore della pelle. Ne abbiamo fatto motivo di mozione nel ConsiglioComunale del 27 aprile scorso. Con nostra sorpresa, non è stata accolta.
Hanno prevalso due considerazioni che provo a riassumere, avanzate dai Consiglieri della maggioranza. I comportamenti negativi che si possono ricondurre, semplificando, alla “ricostituzione del partito fascista”, sanzionata dalla legge Scelba, sono di competenza delle forze dell’ordine e delle Istituzioni e non c’è ragione di occuparsene. Le opinioni, pur diverse dalle nostre e a nostro parere aberranti, sono libere in una società democratica: hanno pari dignità e diritti, quindi non è giusto impedirne l’espressione.
A prima vista il ragionamento torna, ma cerchiamo di approfondire i motivi del nostro stupito dissenso. Le leggi esprimono la volontà e l’impegno della società civile attraverso le decisioni di chi la rappresenta secondo Costituzione. Non sono immutabili, tanto è vero che vengono abrogate e sostituite. Non sono neppure efficaci se la società le trascura e non ne sollecita l’applicazione così da essere paragonabili alle “grida manzoniane” tanto truculente quanto disattese o alle ordinanze Comunali sulla regolamentazione del traffico, altrettanto inosservate (vedi sotto “E inoltre...”)! Dobbiamo ritenere dunque che i rigurgiti delle ideologie discriminatorie sono un fatto irrilevante, sommerso ormai dalla storia e rifiutato dai Venzonesi? Sarebbe certamente positivo poterlo pensare,ma ne saremo convinti quando vedremo la targa intitolata al pievano Don Faustino Lucardi ed al sagrestano Antonio Pascolo, assassinati dalle armi naziste,ricollocata al suo posto con pubblica cerimonia. Per quanto riguarda la libertà di pensiero e di espressione anche noi affermiamo che la nostra libertà comprende quella degli altri. Sono i portatori dell’ideologia qui rifiutata che affermano il contrario. Lo testimonia la storia delle condanne al confino e al carcere per gli oppositori del fascismo, delle deportazioni e degli eccidi per i “diversi” di ogni tipo. E ciò è così vero che, non potendolo confutare, questi nostalgici dei tempi peggiori cercano di negare i fatti evidenti: chiamano il confino villeggiatura, sostengono che lo sterminio è invenzione e vorrebbero sbugiardare anche quei sopravissuti che, pur provenendo dalle loro file, hanno patito deportazione e prigionia solo per fedeltà ai più elementari principi della convivenza umana. Senza considerare che le discriminazioni aprono la strada alla disgregazione sociale ed alla violenza. E’ per difendere tutti dall’ingiustizia che ci si deve proteggere da chi nega i principi della convivenza. Ritorneremo sull’argomento, anche per rispondere ad una lettera pervenutaci via email.
Loris Sormani

E INOLTRE...


Da un rapido e pur esauriente sopralluogo effettuato domenica 3 giugno fra le ore 15 e 16, in concomitanza alla manifestazione XII Rassegna del libro, in difformità dall’ordinanza municipale 19/12 sulla regolamentazione del traffico, nel Centro Storico di Venzone sostavano in luoghi non consentiti ben 66 vetture. Contemporaneamente risultavano disponibili 4 posti nei parcheggi interni alle mura di Piazzetta Pidrone e via S.Giovanni, circa 50 nel parcheggio nord ovest, 33 nel parcheggio nord est e 15 nel parcheggio scuole per un totale di 100, stimati per difetto. Nel medesimo tempo 27 vetture erano parcheggiate con pregiudizio della circolazione in via dei Fossati e salita del Ponte.
Non è stata rilevata la presenza di VigiliUrbani.

ABBIAMO RESO OMAGGIO



Domenica 22 aprile, finalmente, con una semplice cerimonia, alla presenza di un centinaio di persone assiepate in via Patriarca Bertrando sotto i loro ombrelli per ripararsi da una pioggia battente, è stata
scoperta la targa a ricordo di don Bellina, prè Pieri Massangàt, apposta sulla facciata della casa di famiglia.
La prima volta che ne avevamo fatto richiesta era sullo Sfuei n. 3 del febbraio 2010, con queste parole: “Quali informazioni diamo ai giovani venzonesi ed ai turisti sulla nostra storia e sui concittadini illustri, se neppure una targa ricorda l’ultimo nel tempo, ma proprio per questo conosciuto, amato e stimato in ogni contrada del Friuli, pre’ Antonio Bellina? Cominciamo col ricordarlo sulle mura della sua casa natale? Dateci il vostro parere.” Una seconda volta abbiamo richiamato l’attenzione sullo Sfuei n. 5 di agosto 2010, e poi ancora sullo Sfuei n.11 del settembre 2011. A buon diritto, dunque, possiamo dire che finalmente si è tributato il dovuto omaggio, e poco importa se un’irriconoscente amministrazione non ha invitato a dire due parole il nostro capogruppo, che tanto si è adoperato per questo tributo, e tanto e di cuore avrebbe avuto da dire per commemorare lo stimato concittadino. Ciò che conta è il risultato, la folla silenziosa che ha partecipato, assistendo anche alla commemorazione ed alla proiezione del dvd su don Bellina nella sala parrocchiale, troppo piccola per accogliere il pubblico numeroso, cui un’amministrazione comunale più attenta avrebbe sicuramente messo a disposizione il salone consiliare. Un’amministrazione a cui ora chiediamo di fare la sua parte, rendendo disponibile, come promesso dall’assessore Di Bernardo nella sua breve orazione commemorativa, uno spazio per custodire l’eredità materiale e morale di don Bellina.

"UN INCANTO"



Sabato 5 maggio abbiamo assistito in Duomo al concerto che ha fatto da prologo al Veneto Festival 2012, una manifestazione che si articola in 23 concerti da maggio ad ottobre, che si tengono in luoghi significativi dal punto di vista storico-artistico, e di cui i Solisti Veneti sono l’anima. Il concerto si è aperto con uno Stabat Mater di Boccherini, discreto e di intenso omaggio alle vittime del terremoto,per poi proseguire e culminare con“Le Quattro Stagioni” di Vivaldi. In chiusura, un brano del maestro De Marzi, presente in Duomo, “Trasparenze su Ai Preât”, adatto alla circostanza, artistica e commemorativa insieme. Al termine sono seguiti due brani fuori programma ed alcune parole di saluto del Maestro Claudio Scimone, fondatore oltre che direttore dei Solisti Veneti, che ha espresso la commozione di ritrovarsi nuovamente a suonare nel nostro Duomo, da lui definito“monumento al coraggio”. Il Duomo di Sant’Andrea Apostolo, affollato per l’occasione da oltre 400 persone: un pubblico che ha seguito con partecipazione e calore un concerto coinvolgente, persino un po’ struggente, in virtù della data. All’uscita, nel vocìo sommesso, tra saluti e scambievoli manifestazioni d’entusiasmo abbiamo colto un commento, formulato da un’anziana signora, probabilmente udinese: “...non venivo da prima del terremoto: è un incanto”.
Un ringraziamento sentito, dunque, alla Pieve di Sant’Andrea Apostolo, per aver permesso a tanti di godere di tale “incanto”,ed alla Pro Loco Venzone per ilsostegno organizzativo alla manifestazione

ARREDO URBANO



  
















Tante sono le iniziative in Italia e all’estero finalizzate al decoro e all’abbellimento degli spazi urbani. Negli ultimi anni sta trovando ampia partecipazione il concorso‘Comuni fioriti’ a cui hanno aderito anche il comune di Udine ed altri nella regione, come Grado. La partecipazione ha il pregio di rendere piacevole ed accogliente il contesto in cui si vive attraverso la collocazione di piante, fiori ed altri elementi di decoro od utilità; inoltre questi concorsi spesso prevedono dei premi che possono essere riutilizzati per interventi futuri ed una sicura ricaduta in termini pubblicitari.Quale scenario migliore di Venzone,che è per sua vocazione un “contenitore” perfetto, per aderire a simili iniziative? Abbellire è di certo una piacevole e lodevole iniziativa, che però è spesso lasciata alla buona volontà e al gusto del singolo cittadino o commerciante:questo spesso implica una varietà poco organica e di gusto troppo personale.L’amministrazione potrebbe promuovere ed elaborare un regolamento che desse uniformità alle iniziative dei singoli, con forme opportune e coerenti con le architetture e la storia della nostra cittadina.Basato su cose molto pratiche, come stabilire le dimensioni, i materiali, la forma e la collocazione di contenitori fioriti o, per fare un altro esempio, di panchine che favorivano in passato la socializzazione e riporterebbero la vita nelle vie secondarie del nostro paese (qualcunosi ricorda del “Clap di Buco”, per esempio?).Con un lavoro di concerto Venzone aumenterebbe di sicuro il suo fascino,per chi ci abita ma soprattutto per tutti quei turisti che, passeggiando per la cittadina, sarebbero invogliati a scoprire angoli più nascosti, ma comunque suggestivi perché riqualificati.Considerare quindi l’abbellire il proprio paese come uno strumento di promozione turistica, è proprio come scoprire l’acqua calda. Perché allora non pensarci? Perché non proviamo a migliorarne l’immagine? I luoghi che possono essere impreziositi sono veramente tantissimi ed ad ognuno di noi ne può venire in mente uno: perché non adornare di fiori i parapetti del ponte sulla Venzonassa e le aiuole della porta ovest, che è poi l’ingresso della città? E poi il fossato, porta S.Genesio, alberare il parcheggio a nord... insomma, potremmo continuare quasi all’infinito. L’amministrazione avrebbe solo l’imbarazzo della scelta cominciando, intanto, a stimolare i propri cittadini, anche con l’emissione di un regolamento ad hoc, appunto, affinché tutti contribuiscano in prima persona e in maniera organica al decoro del loro paese. Intraprendere poi un piano di riqualificazione di strade e angoli defilati dal centro non limitandosi alla piazza e alla relativa fontana (a proposito di fontane:perché non ripristinare la fontana all’incrocio tra via Scaligeri e via Roma?) sarebbe già un ottimo punto di partenza! E chissà se tra qualche anno Venzone potrà forse partecipare ad un concorso simile...

ACCADE IN CONSIGLIO COMUNALE



















L’editoriale di questo numero riguarda l’esito, a dir poco sorprendente, della votazione sulla prima delle quattro mozioni da noi presentate al Consiglio Comunale del 27.04.1012.
Desideriamo tuttavia soffermarci su alcuni particolari, a nostro avviso oltremodo significativi, di come i nostri amministratori si sono condotti in merito a quanto sottoposto loro in forma di mozione (che richiede una risposta con voto palese da parte di tutti i consiglieri), fermo restando che l’esito delle votazioni è facilmente rintracciabile anche nei verbali redatti in sede di consiglio, obbligatoriamente pubblicati all’albo pretorio e consultabili sul sito del Comune. Venerdì 27 aprile 2012: il Consiglio era al completo, eccezion fatta per l’assenza dell’assessore Sandra Fadi. La prima mozione “sulla condanna di ogni formadi razzismo e xenofobia e impegno da parte dell’amministrazione a non concedere spazi pubblici ad associazioni xenofobe e di ispirazione neofascista” ha avuto voto favorevole dai soli due consiglieri di Impegno Civico per Venzone. A parte un’astensione, gli altri hanno votato contro, in sintesi, per le seguenti motivazioni: è compito dell’ordine pubblico occuparsene; non si può contrastare la libertà di pensiero; appoggiare la richiesta che il Comune debba impegnarsi per contrastare diffusione di idee razziste sarebbe come dire che non lo sta facendo.
Ma come, dov’è finita la semplice logica? Se si ragiona così, allora tanto vale non proporre più nulla, poiché il farlo implicherebbe ammettere che quanto proposto prima non c’era.
E ancora, un distinguo: Primo Levi, chimico di formazione, uomo di scienza e rigore, prima e più ancora che ebreo vittima della persecuzione nazi-fascista, ha scritto che non distinguere nettamente le posizioni, attribuendo chiaramente a persone e idee le loro colpe, smorzando i toni e confondendo i contorni “significa voler mistificare dalle basi il nostro bisogno di giustizia”. Ecco, chiariamo bene di che cosa si sta parlando: la richiesta era di esprimersi ed adoperarsi contro la diffusione di idee razziste e violente,come quelle espresse, per fare un esempio concreto, dai manifesti affissi illegalmente a Venzone in aprile, e NON censurati dal Comune, che incitavano alla guerra contro l’India per la detenzione dei Marò ed insultavano il PresidenteNapolitano. Il tutto a firma Casa Pound.La seconda mozione riguardava il sostegno alla campagna per i diritti di cittadinanza“l’Italia sono anch’io”. L’approvazione c’è stata, in virtù delle astensioni (4i voti favorevoli, 8 gli astenuti)! Ed è sorprendente davvero come, oltre ad altri assessori, anche sindaco, vice-sindaco,assessore alla sanità possano non prendere posizione a proposito di una simile richiesta democratica, quando hanno respinto la precedente mozione anche sulla base di un suo presunto scarso rispetto della libertà e della democrazia. La terza mozione riguardava l’impegno a proteggere l’acqua come bene comune. Premesso che in pressoché tutti i Comuni in cui è stata presentata è passata all’unanimità (Gemona, per fare un solo esempio), indipendentemente dagli orientamenti politici di maggioranze e minoranze, ma proprio per il rispetto della volontà chiaramente espressa dai cittadini nel referendum dello scorso anno, è bene sapere che tale mozione, nel nostro Comune, è stata respinta. Ed è bene sapere che la motivazione addotta dal Sindaco per respingerla è stata che la mozione stessa veniva presentata dalla lista Impegno Civico per Venzone “che altro non è -citiamo testualmentele sue parole- se non l’espressione del PD venzonese”, e poiché a suo tempo questa parte politica non aveva appoggiato l’idea, ha proseguito il Sindaco, quella che lui ravvisa come incoerenza da parte dei proponenti, gli impedisce di sottoscriverla.
E’ sbalorditivo: non si valuta nel merito una questione vitale, ma ci si nasconde dietro motivazioni pretestuose (ImpegnoCivico NON è il PD, più di quanto non lo sia Pascolo, che alle scorse amministrative regionali appoggiava il candidato Illy con la lista “Cittadini per il Presidente”). Così è andata, malgrado poco prima venisse richiesto allo stesso Sindaco di illustrare una voce di bilancio relativa ad un impegno di spesa per lo studio di un impianto idroelettrico, e lo stesso rispondesse che i dettagli relativi alla futura eventuale derivazione idrica sono“riservati” per evitare la concorrenza dei privati. Altra questione, questa, su cui sarà bene informarsi e documentarsi.
La quarta mozione riguardava il sostegno alla richiesta, avanzata da tutto il mondo culturale e politico italiano e regionale, di estendere al poeta friulano Pierluigi Cappello, di riconosciuto talento ma disabile ed in gravi difficoltà economiche, i benefici della legge Bacchelli (cioè un sussidio). La mozione è passata con 7 voti favorevoli e 5 astenuti.
Astenuti? Già, anche in questo caso non sono mancate le sorprese, come l’astensione dell’assessore alla sanità, Fabio Di Bernardo, che nel medesimo consiglio aveva presentato la proposta di adesione alla “Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità” (naturalmente approvata da tutti), l’astensione del Sindaco stesso (ma come? Tutti i vertici regionali, da Tondo in giù hanno sottoscritto la proposta), e l’astensione del vice-sindaco che con un intervento surreale, al termine della lettura di una poesia di Cappello ha dichiarato di avere da porre una “curiosità megagalattica”(sic): “Quel libro ha un prezzo?”.
Che dire? Forse il dottor Di Bernardo non sa che i libri si vendono? Forse non sa che, dopo Pasolini, Cappello è il secondo friulano ad essersi aggiudicato il premio Viareggio per la poesia?

CITTA' MURATE


Il 26 maggio scorso a Venzone , organizzato dalla locale sezione dei Lions Club Venzone, si è svolto il meeting “Città Murate.Storia, gestione, valorizzazione esviluppo”. Il convegno, al quale hanno partecipato diversi docenti e personalità esperte dell’Università in materia di Architettura ed Ingegneria e di Economia Turistica, nonché di marketing territoriale, si è proposto di andare oltre gli approfondimenti sulla storia di Venzone e delle sue mura ma, partendo da questa, ha inteso incentrare i suoi lavori sul come trasformare la cittadina e il suo territorio in destinazione turistica, con la convinzione che la cittadella medioevale, forte del suo passato, possa rappresentare oggi un’opportunità di sviluppo economico per se stessa e per il territorio che la circonda. Interessante è stato l’intervento del Direttore Regionale del Turismo FVG, dr.E. Sommariva, il quale ha sottolineato l’importanza di essere inseriti in una rete europea, legati ad un particolare tema turistico o di richiamo (ad esempio le città del formaggio, del vino, del pane...).Oggi non basta più essere una località di per sé monumento, come appunto la cittadella di Venzone. Oggi serve capire cosa vogliono trovare gli ospiti una volta giuntivi. Ha evidenziato come il turismo culturale sia la più importante occasione di sviluppo del nostro territorio.Turismo culturale che non è solo mummie e duomo o la festa della zucca:è tutto quello che vuol dire “Venzone”.Determinante in questo tipo di sviluppo sono le reti e i social network. Questi strumenti sono sempre più importanti, devono contenere tutti gli eventi che si vogliono vendere, e far sì che gli ospiti da spettatori diventino protagonisti del posto visitato. Condividere i modi di vita del luogo, immergersi nella sua storia e tradizioni. Bisogna far sì che Venzone e il territorio siano vivi. Per raggiungere questo obiettivo bisogna avere una strategia, un sistema integrato tra i diversi settori. Organizzare pacchetti con offerte diversificate in base alle diverse “passioni”:musica, arte, cibo... migliorare la qualità dell’ospitalità e, ancora, definire un progetto
strategico di comunicazioni. Tuttociò deve essere fatto in maniera lungimirante, finalizzata alle situazioni che si potranno creare da qui a 10-15 anni. Le azioni di promozione devono legare tra loro i diversi aspetti culturali, ambientali, museali, alleandosi alle realtà vicine, in quanto l’unicità non paga. I Lions si sono impegnati a ricercare progetti di sviluppo turistico e culturale in supporto e collaborazione con le pubbliche amministrazioni, impegnandole a dare appoggio alle loro proposte.
Il Sindaco, promettendo che “svolgerà i compiti per casa”, ha rimarcato le difficoltà incontrate in questi anni per l’ottenimento della banda larga a Venzone,evidenziando altresì che molte delle idee proposte erano già state prese in considerazione dall’amministrazione.