Il punto 11 all’ordine del
giorno dell’ormai più volte menzionato Consiglio Comunale del 27 aprile scorso
riguardava l’approvazione, atto dovuto per decorrenza dei termini, della
variante urbanistica 27,inerente il progetto preliminare dei lavori di “realizzazione pista ciclabile Venzone–
Gemona del Friuli – Trasaghis”.
A tale riguardo abbiamo chiesto in quella sede all’Amministrazione di rappresentare allaComunità Montana l’opportunità di tener conto, in sede di redazione del progetto esecutivo della ciclovia, di alcune raccomandazioni che, a nostro parere, potrebbero perfezionare la definizione e la fruizione dell’opera. In particolare abbiamo chiesto di:
- valutare la necessità di segnalare in maniera inequivocabile, laddove la ciclovia si sovrappone alle strade comunali, la doppia funzione del percorso, aperto ai ciclisti ed ai veicoli e, naturalmente, ai pedoni,
- valutare la possibilità, per le strade attualmente adibite a percorsi di “campagna” pavimentazione con materiale stabilizzato in alternativa al conglomerato bituminoso (asfalto), e ciò al fine di conservare in modo più deciso le caratteristiche paesaggistiche del luogo;
- di eseguire i raccordi fra ciclovia e viabilità in modo agevole allo scopo di consentire l’integrazione dei percorsi ed un facile uso anche di sole porzioni del tracciato;
- di evitare nelle entrate alla ciclovia (vedi accesso al rilevato dell’ex ferrovia) e in qualsiasi parte del percorso, pendenze che risultino superiori al 6-7%.
L’ultimo punto, relativo alla riduzione della pendenza, ci sembra particolarmente importante, in quanto l’opera in questione non può essere pensata per soli atleti, ma in primo luogo per gli abitanti, anche per i non più giovani, anche per i meno allenati. La richiesta, accompagnata dalla battuta scherzosa del nostro capogruppo che si è fatto portavoce dei ciclisti ... over 60 e oltre, sembra aver suscitato l’ilarità del vice-sindaco, per motivi a noi ignoti, ed è anche per scongiurare un eventuale disinteresse dell’amministrazione nei confronti della fruibilità dell’opera, che la consegniamo, attraverso lo Sfuei, al controllo vigile dei cittadini
A tale riguardo abbiamo chiesto in quella sede all’Amministrazione di rappresentare allaComunità Montana l’opportunità di tener conto, in sede di redazione del progetto esecutivo della ciclovia, di alcune raccomandazioni che, a nostro parere, potrebbero perfezionare la definizione e la fruizione dell’opera. In particolare abbiamo chiesto di:
- valutare la necessità di segnalare in maniera inequivocabile, laddove la ciclovia si sovrappone alle strade comunali, la doppia funzione del percorso, aperto ai ciclisti ed ai veicoli e, naturalmente, ai pedoni,
- valutare la possibilità, per le strade attualmente adibite a percorsi di “campagna” pavimentazione con materiale stabilizzato in alternativa al conglomerato bituminoso (asfalto), e ciò al fine di conservare in modo più deciso le caratteristiche paesaggistiche del luogo;
- di eseguire i raccordi fra ciclovia e viabilità in modo agevole allo scopo di consentire l’integrazione dei percorsi ed un facile uso anche di sole porzioni del tracciato;
- di evitare nelle entrate alla ciclovia (vedi accesso al rilevato dell’ex ferrovia) e in qualsiasi parte del percorso, pendenze che risultino superiori al 6-7%.
L’ultimo punto, relativo alla riduzione della pendenza, ci sembra particolarmente importante, in quanto l’opera in questione non può essere pensata per soli atleti, ma in primo luogo per gli abitanti, anche per i non più giovani, anche per i meno allenati. La richiesta, accompagnata dalla battuta scherzosa del nostro capogruppo che si è fatto portavoce dei ciclisti ... over 60 e oltre, sembra aver suscitato l’ilarità del vice-sindaco, per motivi a noi ignoti, ed è anche per scongiurare un eventuale disinteresse dell’amministrazione nei confronti della fruibilità dell’opera, che la consegniamo, attraverso lo Sfuei, al controllo vigile dei cittadini
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