18 marzo 2018

Alienazione immobili comunali

A che punto siamo?
La situazione è in stallo: le alienazioni non vengono perfezionate.


Sono poco meno di cinquanta le abitazioni ricostruite dopo il terremoto e messe in vendita dal Comune di Venzone nel 2017 per fare fronte alle richieste di alloggi di giovani venzonesi. L'unico criterio individuato dalla Giunta per avere la prelazione nell'acquisto è l'avere un contratto di locazione in essere. La minoranza di Impegno Civico per Venzone ritenendo più corretto che la prelazione andasse riconosciuta a chi effettivamente occupa stabilmente gli immobili ha chiesto alla Polizia Locale di verificare  che gli alloggi siano effettivamente abitati nel rispetto dell'art.4 lett.c) dei contratti di locazione stipulati ai tempi con il Comune. Dalle verifiche sono emerse alcune situazioni irregolari, una delle quali riguarda un alloggio locato dal Sindaco Fabio Di Bernardo ma da costui non abitato da anni. L’alloggio in questione, come dal Sindaco stesso dichiarato, è usato a scopo personale “per fare uso delle attrezzature ginniche custodite all’interno e per ospitare saltuariamente amici e parenti”, in palese violazione delle norme del contratto di locazione.
La minoranza ha interrogato Sindaco e giunta per conoscere come intendono procedere di fronte alle situazioni di effettivo abbandono riscontrate dalla Polizia Locale. Quando sono ormai già scaduti i termini previsti dalla legge, la minoranza ottiene risposte vaghe e non pertinenti: il Sindaco ribadisce la bontà della scelta dell’amministrazione di voler concedere la prelazione ai locatari. Sottolinea inoltre di essere a conoscenza del divieto della Regione che impedisce ai sindaci in carica di acquistare le case affittate dal Comune, e di impegnarsi a rispettare tale divieto. Subito dopo precisa che, “una volta dismessa la veste pubblica, su un eventuale acquisto futuro nessuna giustificazione è dovuta”. [qui la risposta completa del Sindaco all'interrogazione]
La minoranza di Impegno civico per Venzone ritiene inaccettabile la posizione del Sindaco che, come dichiarato, intende alla scadenza del suo mandato procedere all’acquisto di un immobile nel centro storico del Borgo dei Borghi, così beneficiando della prelazione senza necessità di partecipare ad un'asta (e dunque ad un prezzo più basso) con pregiudizio di chi sta cercando casa e dell'erario comunale.
La minoranza, inoltre, visti il palese conflitto di interessi del Sindaco e la situazione di stallo in cui versano le operazioni di vendita degli appartamenti, in un’istanza chiede che si persegua un criterio di equità: chiede formalmente la revoca/risoluzione dei contratti di locazione risultati irregolari, procedendo alla messa all’asta e alla vendita a chi in sede di gara avrà presentato l’offerta migliore.
Intanto in paese due membri della minoranza sono stati oggetto di atti vandalici, regolarmente denunciati. Dal palazzo comunale si addita la minoranza come responsabile dei ritardi nelle operazioni di vendita degli alloggi, quando invece lo scopo di Impegno civico per Venzone è da un lato quello di tutelare gli interessi dei cittadini, e dall’altro di denunciare la manovra del Sindaco e vanificare la difesa di un suo evidente interesse personale.





Riassunto della vicenda:
- marzo/dicembre 2017: l’amministrazione decide di assegnare degli immobili con prelazione agli affittuari. La minoranza Impegno civico per Venzone concorda, ma chiede che la prelazione sia riservata a chi effettivamente occupa l’immobile, non a chi è semplicemente titolare di un contratto di affitto. L’amministrazione rifiuta adducendo come scusa il possibile insorgere di contenziosi.
La minoranza chiede allora al Sindaco e alla polizia municipale la verifica dell’effettiva occupazione degli immobili locati dal comune. Ne risulta che alcuni immobili non siano stabilmente occupati: usati solo saltuariamente per vacanze; utilizzati “per fare esercizi ginnici e per ospitare amici e parenti”, nel caso dello stesso Sindaco.
- 8 gennaio 2018: la minoranza pone un’interrogazione al Sindaco e alla giunta, chiedendo di sapere se intendano procedere alla revoca dei contratti di locazione relativi agli partamenti non occupati stabilmente, per renderli disponibili ai richiedenti privi di alloggio.
- 9 febbraio 2018: il sindaco risponde ancora una volta in modo non pertinente ed elusivo, sostenendo che l’alternativa alla prelazione per gli affittuari sarebbe stata “quella di mettere all’asta i beni con grave danno per le famiglie che abitano i locali da oltre quarant’anni”, quando in realtà si sta parlando di immobili non occupati o usati, come nel suo caso, come palestra e seconda casa per amici e parenti. Ricorda inoltre che pur essendo lui stesso tra coloro che detengono un contratto di locazione “non potrà esercitare il diritto di prelazione per tutto il mandato”, ma aggiunge anche che “una volta dismessa la veste pubblica, su un eventuale acquisto futuro nessuna giustificazione è dovuta”.