28 febbraio 2014

INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI



Venerdì 31 gennaio alle 20.30 nella saletta del palazzo Orgnani-Martina si è tenuto il primo incontro di presentazione della lista Impegno Civico per Venzone. L’incontro è stato dedicato alle associazioni locali, seguirà poi quello con i commercianti ed esercenti e quindi quelli con la popolazione. La nostra lista ritiene infatti l’associazionismo locale un importantissimo elemento della vita comunale, così fondamentale da costituire un collante e un motore sociale e di idee con il quale ogni Amministrazione dovrebbe dialogare costantemente.
Dopo l’apertura da parte del candidato sindaco Marino Ambrosino, che ha presentato i componenti della lista e sottolineato l’importanza e il valore della politica partecipata, si sono susseguiti gli interventi di alcuni appartenenti alla lista stessa. Carla Liva ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una maggiore visibilità delle associazioni, vere depositarie della “conoscenza” del paese, ed ha illustrato l’idea di Impegno Civico per Venzone di creare una figura all’interno dell’Amministrazione con delega specifica al dialogo con le associazioni. Paola Fontanini ha sottolineato l’importanza della creazione di un calendario degli eventi condiviso tra le varie associazioni, in modo da evitare sovrapposizioni di eventi e favorire sinergie. Ha inoltre mostrato un esempio di come tale calendario possa essere inserito in un sito internet comunale. Federico di Bernardo è sceso nel dettaglio, confrontando il sito web del Comune di Venzone con quelli, più dinamici e ricchi di informazioni -ma non per questo economicamente più onerosi- di altri comuni. Fausto Stefanutti ha illustrato il regolamento comunale per l’assegnazione dei contributi alle associazioni. Anche qui sono stati fatti confronti con i regolamenti di altri comuni friulani e sono state avanzate proposte di miglioramento. Elisa Zamolo infine ha evidenziato la necessità di un approfondimento della conoscenza del mondo associativo, ha quindi proposto una scheda di rilevamento dati che è stata poi consegnata ai rappresentanti delle varie associazioni presenti.
Si è quindi aperto il dibattito che è stato ricco di spunti e di idee, con  proposte e offerte di collaborazione. L’impressione generale è che, in molti casi, le associazioni stessero da tempo aspettando il momento di poter collaborare in modo diretto, attivo e sinergico con l’Amministrazione Comunale, ma che tale occasione finora non fosse mai stata loro offerta.
Sempre nell’ottica della politica partecipata, l’appuntamento è ora quindi al prossimo incontro dedicato ai commercianti ed esercenti e al loro importante ruolo nell’economia locale.

AL CINEMA



« - Ma la mafia ucciderà anche noi?
 - Tranquillo. Ora siamo d’inverno. La mafia uccide solo d’estate. »
(Scambio di battute tra il padre e il piccolo Arturo, prima di andare a dormire)

“La mafia uccide solo d’estate” è un film sublime. Per quello che racconta, per come lo racconta. Il regista ed interprete, Pierfrancesco Diliberto, più noto come Pif (soprattutto per il suo passato di “Iena”), narra la storia di Arturo, ragazzino e poi giovane uomo palermitano la cui quotidianità è inevitabilmente scandita dagli eventi che negli anni ‘70, ‘80 e ‘90 hanno visto consumarsi lo scontro violentissimo tra la mafia e la politica corrotta e connivente da una parte e i difensori dello Stato dall’altra. Attraverso lo sguardo del ragazzino scorrono gli anni cruciali della “trattativa” tra Stato e mafia, su cui ancora oggi pesano fitte ombre. I campioni della legalità ci sono tutti, dal giudice Rocco Chinnici, al generale Dalla Chiesa, al commissario Boris Giuliano, sino a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Anche i mafiosi, Totò Riina, Bernardo Provenzano, con la loro ignoranza e povertà morale. Unico grande assente, evocato per tutto il film, Giulio Andreotti, domina la scena a distanza in tutta la sua sinistra grandezza.
E’ un film imperdibile, sia per quanti di noi hanno ricordi ben vividi di quegli anni e di quegli uomini, sia per i più giovani che potranno venire a conoscenza di momenti drammatici della nostra storia nazionale narrati con una ironia ed una capacità di far sorridere senza nulla togliere alla durezza ed alla serietà dei fatti. La Mafia uccide solo d’estate possiede la rara capacità di dire con leggerezza verità dolorose, inoculando il dubbio, salutare, che ribellarsi al conformismo è possibile.

FOTOGRAFIA E STORIA



L’associazione Amici di Venzone ha in progetto la realizzazione di un libro fotografico storico sul Comune di Venzone. Le fotografie dovrebbero risalire approssimativamente al periodo compreso tra la fine dell’800 fino a tutti gli anni ‘80, ivi compreso il terremoto ed il periodo della ricostruzione. A tale scopo l’Associazione Amici di Venzone cerca in prestito, anche da privati, fotografie di tale periodo, garantendo di conservarle con la massima cura e di trattenerle per lo stretto tempo necessario alla selezione e all’acquisizione elettronica. I soggetti possono essere sia paesaggi, angoli ed elementi urbanistici ed architettonici del centro storico, delle frazioni, dei borghi, sia ritratti familiari o di vita quotidiana e sociale, con cerimonie e celebrazioni.
Chi volesse fornire materiali per contribuire alla realizzazione del libro può mettersi in contatto con l’Associazione tramite l’indirizzo mail amicidivenzone@alice.it o contattare il segretario Pietro Bellina al num. 3276524736.

VENZONE, PAESE RICCO


Lo sapevate che Venzone è un paese ricco? No, gli euro purtroppo ancora non crescono sotto la Loggia del Municipio, ma vi siete mai soffermati a chiedervi quanta gente salutate andando a prendere il pane o quando vi recate in Posta? Quanta gente chiamate non per nome, ma per soprannome? Ecco la ricchezza di cui non sempre siamo consapevoli: siamo un nucleo abbastanza compatto di individui che si conoscono e si riconoscono, condividono delle vicende che in qualche modo segnano le loro vite. È la ricchezza delle relazioni sociali, quel semplice “Mandi e buse i fruts” che segna la differenza tra un paese e una città.
Ma, attenzione! Stiamo correndo un serio pericolo e cioè che il nostro paese (e con questo termine nell’articolo s’intende sempre comune e frazioni) diventi un villaggio, case semplicemente affiancate le une alle altre e collegate da una strada. Si chiamano anche paesi-dormitorio, quelli dove tutti partono al cantar del gallo e al ritorno dal lavoro si barricano in casa. Come comunità abbiamo tanto e tanto possiamo avere ancora, ma da varie parti stanno suonando campanelli di allarme: la popolazione in lento ma continuo calo, la scarsa attrazione che il paese esercita sulle famiglie di fuori in cerca di alloggio, le vecchie case che si svuotano anno dopo anno per non riempirsi più, la riduzione dei servizi, il degrado del paesaggio, gli interventi fatti senza seria programmazione.
Noi di Impegno civico per Venzone non vogliamo lasciare perdere, ma vogliamo farci protagonisti delle imminenti sfide che nei prossimi anni Venzone dovrà fronteggiare, si veda ad esempio la questione della soppressione delle Province e le ipotesi di fusione fra comuni. L’Amministrazione di un ente pubblico riveste un ruolo importante e in una piccola comunità può rivelarsi incisiva. È dovere di chi ha responsabilità pubbliche programmare politiche coerenti con la vocazione dei luoghi alimentando la consapevolezza locale, stare accanto ai protagonisti della società, governare la complessità e restituire chiarezza ai cittadini. L’Amministrazione deve essere luogo principe dell’ascolto e del confronto con quelli che sono i suoi due interlocutori per eccellenza: le famiglie e il territorio.
La famiglia è per l’individuo il primo nucleo di relazioni significative. Oggi più che mai le famiglie vanno sostenute durante tutto il loro percorso di vita, dalla nascita alla vecchiaia dei singoli che le compongono. Bisogni diversi nelle diverse età richiedono politiche distinte. I bambini vivono in modo intenso il paese, è il terreno di giochi ed esplorazioni dove si mettono alla prova prima di lanciarsi nel mondo. Venzone deve offrire loro una base stabile: un ambiente sicuro, una biblioteca fruibile, spazi gioco adeguati anche d’inverno, intrattenimento intelligente, occasioni di incontro e approfondimento. Le generazioni di mezzo si destreggiano con il lavoro, la cura dei figli e l’assistenza dei parenti anziani e abbisognano a loro volta di aiuto - economico e non - in particolare le donne su cui ricade maggiormente il carico della cura. Gli anziani rappresentano oltre un quinto della nostra popolazione. Troppo spesso ci si limita a considerarli depositari di una preziosa memoria, quando invece andrebbe data loro la possibilità di mettere in circolo le proprie competenze e di apprenderne altre. Un centro di aggregazione potrebbe essere un buon punto di partenza per scongiurare lo spettro della solitudine e dell’esclusione sociale.
Venzone è un comune fortunato perché è ricco anche sotto l’aspetto territoriale, con una memoria storica che fa tremare centri ben più grandi. Ma un territorio deve farsi sentire, essere vivo e voler vivere, altrimenti quel che ne resta è solo lo scheletro delle mura, buono giusto per una fotografia. Per essere competitivo e attrattivo, il territorio va valorizzato nella sua unicità puntando a creare reti, a riconoscere e sfruttare le competenze esistenti. Parola d’ordine è animazione territoriale: un territorio vivo è un paese vivo.
Il paese si costruisce insieme. Pensiamo alle tante persone che nelle frazioni da anni s’impegnano nei centri sociali per dare un servizio agli altri, semplicemente par tignî dongje la int, a chi prepara la chiesa per ogni domenica, alle letture volontarie in biblioteca, alle piccole mostre e rassegne fotografiche. Gli esempi non mancano, impegniamoci a crearne altri e a unire le forze perché è anche da qui che dobbiamo ripartire per dare a Venzone delle possibilità in più. Proteggiamo il nostro tessuto sociale e diciamo con orgoglio: “Io sono di Venzone”.

Tatiana Azzola - candidata Consigliere Comunale

PICCOLI SINDACI CRESCONO


Il 16 dicembre scorso, presenti il Sindaco del Comune di Venzone e tutti i 10 piccoli consiglieri, si è tenuta la prima riunione del Consiglio Comunale dei Ragazzi con all’ordine del giorno l’elezione del Sindaco e della Giunta. Con 5 voti di preferenza è stato eletto primo cittadino Federico Moia che verrà affiancato dalla Giunta composta da Pambianchi Renjith (vice sindaco), Sandruvi Nicole, Pambianchi Alika e Fadi Matteo.

METEOPOLIGONO


Mentre scriviamo è mercoledì 27 gennaio, e un intenso sorvolo di aerei militari ci ricorda che l’attività addestrativa nel poligono dei Rivoli Bianchi non conosce sosta. 
Le giornate di esercitazione nel mese di febbraio saranno diciassette. In particolare  le esercitazioni si svolgeranno nelle giornate 3, 4, 5, 6, 10, 11, 12, 13, 17, 18, 19, 20, 24, 25, 26, 27 e 28. In marzo le giornate di attività saliranno a ben diciotto, e cioè nelle date del 3, 4, 5, 6, 10, 11, 12, 13, 14, 17, 18, 19, 20, 24, 25, 26, 27 e 31. 
Ricordiamo anche che nelle giornate di mercoledì e giovedì le esercitazioni potranno protrarsi fino alle 23.00.
Come si può notare, saranno mesi di intensa attività. Considerando infatti che le esercitazioni fortunatamente non vengono programmate nelle giornate di sabato e  domenica, sia in febbraio che in marzo i giorni feriali liberi da esercitazioni saranno solamente tre.
A proposito di esercitazioni, qualcuno saprebbe dirci il motivo della circolazione, una mattina del dicembre scorso, di blindati “Lince” dell’Esercito nelle strade attorno al centro storico di Venzone?

PALAZZO CASTELLANI


L’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale dell’Alto Friuli (ATER) di Tolmezzo ha completato il progetto di ricostruzione del Palazzo Castellani ottenendo anche il Nulla Osta della Soprintendenza. Lo Stato ha disposto lo stanziamento dei fondi, commisurati alla realizzazione di otto alloggi a cura dell’ATER, prescrivendone l’impiego nel nostro Centro Storico. Il Comune di Venzone, proprietario dell’area, ha dato l’assenso all’iniziativa su indicazione unanime dei Consiglieri riservandosi di decidere per la destinazione e la proprietà del piano terra.
Ora l’ATER, pressata dall’imminenza di improrogabili scadenze, richiede con urgenza la firma della necessaria convenzione.
Ci sono tutti i presupposti per compiere un passo importante nel compimento della ricostruzione: disponibilità finanziaria in tempi non generosi, qualità del progetto, presumibile assenza di rischi per le finanze del Comune che incassa il valore del terreno riservandosi la possibilità di partecipare o meno all’impresa. Il Sindaco, interpellato per un incontro con i Capi Gruppo sull’argomento, ha precisato che in data 31.1.2014 avrebbe incontrato i rappresentanti dell’ATER presso uno studio notarile. Verranno studiate le modalità dell’accordo per non vincolare il Comune con impegni finanziari al momento non sostenibili e salvaguardarne la libertà di decisioni future.

IL PEDÔLI



Grazie per il lavoro, ma pensarci 10 anni fa, prima che il muro del fossato nord fosse distrutto, quando questa stessa Amministrazione era in carica già da 5 anni, sarebbe stato davvero troppo difficile? Le elezioni imminenti producono effetti, ma a volte è troppo tardi.

17 febbraio 2014

EDITORIALE



Quando si avvicinano le elezioni per gli amministratori prossimi alla scadenza è il momento di aprire i cantieri delle opere pubbliche. Questo è il malizioso pensiero che ci ha colto per un attimo all’annuncio del nutrito programma di lavori che il nostro Comune ha appena iniziato o programmato a brevissima scadenza. Il clima natalizio impone però di respingere i sospetti di tattica elettorale e di accettare che le opere sono state ritardate da ostacoli oggettivi o da norme vincolanti che finalmente si dissolvono.
Si tratta naturalmente di opere più o meno opportune, e comunque mai sottoposte, non diciamo ad un parere preventivo dei cittadini, ma neppure illustrate a decisione presa. Riguardano la Strada dei Castelli, il collegamento con Borgo Vale, la nuova strada per il Cimitero ed il transito delle ciclabili nel nostro Comune. La procedura di legge è stata certamente rispettata, ma appare poco credibile un’amministrazione che agisce in proprio o concorda le soluzioni con altro ente incaricato, non coinvolgendo i propri elettori nelle iniziative importanti per la popolazione ed il territorio. 
Nelle sedi opportune e con l’intenzione positiva di collaborare alla miglior riuscita dell’impresa, erano state espresse riserve, avanzati suggerimenti e manifestate perplessità senza tuttavia ottenere spiegazioni. 
Il nostro Comune condivide la responsabilità di tale noncuranza con la Comunità Montana del Gemonese per la pista ciclabile Venzone - Gemona e le strade comunali sopra indicate; con l’Amministrazione provinciale di Udine per la Ciclovia  Alpe-Adria (A.A.) che ingloberà - vedrete più avanti in che modo -  anche la nuova strada per il Cimitero.  
Le nostre riserve riguardano soprattutto due aspetti della questione. 
Il primo consiste nella mancanza di un piano relativo alla viabilità comunale minore, che tenga conto del paesaggio e della tradizione costruttiva delle strade. Così come le architetture del Centro Storico e l’edilizia dei borghi hanno caratteri precisi per forma e materiali, vincolanti in sede di ricostruzione, anche le strade ed i percorsi hanno caratteri specifici che riguardano l’andamento dei tracciati (sinuosi, ondulati, mai rettilinei), il materiale del fondo (sterrato, selciato od altro) e la definizione dei margini (muretti, siepi, filari di piante etc). L’assenza di attenzione per questi vincoli pregiudica la qualità del nostro territorio. 
Il secondo aspetto concerne la pericolosa sovrapposizione, già negativamente sperimentata fra Pioverno e Cavazzo, di strade comunali o provinciali e piste ciclabili. Per quanto ci consta in via degli Alpini, via dei Fossati, nuova via per il Cimitero, fra Pioverno e Bordano correranno insieme, non sappiamo con quali regole e sicurezza, biciclette, pedoni e veicoli a motore. E non vorremmo che, chiusa e protetta la ciclabile, i piovernesi dovessero raggiungere Bordano via Venzone, Ospedaletto, Braulins!
Al nostro Comune, che giustamente ha manifestato di non approvare il tracciato della ciclovia A.A. sulla sponda destra del Fella, fra Moggio e Carnia, chiediamo di valutare con  uguale sensibilità ed attenzione le opere che realizza o consente di realizzare  nel suo territorio.

Loris Sormani

STRADA DI COLLEGAMENTO





Perché facciamo un’opera stradale? E’ la prima cosa da chiedersi, ovviamente ci devono essere le risorse, poi, a che cosa serve? E’ utile? Risolve dei problemi? Ci sono alternative?
Da pochi giorni sta operando il cantiere della strada che collega via San Giacomo e il cimitero di Venzone.
Molti cittadini si chiedono quale logica abbia suggerito quel tracciato. Ce lo chiediamo anche noi e proviamo a rispondere.
Se l’intenzione fosse quella di creare una strada di collegamento Borgo Rozza - Borgo San Giacomo, il risultato non è questo. Guardando l’immagine nessuno può pensare di fare quel collegamento per andare tra le due località, ammesso che ci sia una quantità di veicoli tali da richiedere una strada nuova.
In realtà questa strada deve permettere il collegamento tra Venzone e il cimitero, soprattutto per far sì che i cortei funebri non percorrano la pericolosa Pontebbana, ma allora ci saremmo aspettati una naturale continuazione di via degli Alpini, considerando anche che i cortei funebri si fanno a piedi (se le condizioni atmosferiche non lo consentono le auto possono benissimo continuare ad utilizzare la viabilità esistente) invece il tracciato è irregolare e più lungo di quello attuale, inoltre per far accedere un carro funebre e le persone al seguito serve una strada di quelle dimensioni? O forse bastava un percorso meno impattante e più diretto?
Abbiamo provato ad indicare una soluzione più efficace e più economica.
A nostro parere bastava realizzare un percorso ciclopedonale con una ampiezza di tre metri al massimo, collegando direttamente via degli Alpini con il cimitero
Un percorso utilizzabile in occasione dei funerali solo dal carro funebre e non da altri autoveicoli.



Risulta infatti che questa nuova strada diventerà anche sede del percorso urbano della ciclabile Alpe Adria che attraversa Venzone e continua oltre la ferrovia per poi risalire al ponte di Pioverno: ve li immaginate i ciclisti che per raggiungere Pioverno passano per questo tracciato allungando il percorso di qualche chilometro?
Tra Venzone e Borgo Rozza e viceversa il collegamento più diretto con le auto è quello esistente (la Pontebbana), a piedi o in bicicletta è migliore il percorso interno che diventerebbe ancora più sicuro se dedicato esclusivamente ai pedoni e ai ciclisti (salvo durante i funerali).
In definitiva: una strada così non serve a nulla, salvo che a sprecare risorse pubbliche.

PICCOLI AMMINISTRATORI


All’inizio di quest’anno l’Amministrazione comunale ha istituito il Consiglio Comunale dei ragazzi. E’ un’iniziativa lodevole con la quale coinvolgere i ragazzi, farli partecipare, responsabilizzarli, far capire loro che cos’è e come funziona la democrazia. Per questi motivi il nostro gruppo ha appoggiato e tuttora sostiene il progetto pur manifestando delle perplessità riguardo al costo (al Comune è stato concesso dalla Regione un contributo di 2.700 Euro) ed al modo in cui tale somma verrà spesa (su Il Sfuei di aprile ne chiedevamo conto all’Amministrazione Comunale senza ottenere alcuna risposta).
Il Consiglio dei ragazzi non ha poteri decisionali ma svolge una funzione propositiva e consultiva (esprimere pareri, formulare richieste, proporre iniziative ecc.) nei confronti dell’Amministrazione Comunale, in particolare sui temi che più interessano e toccano il mondo giovanile. 
Il Consiglio dura in carica due anni ed è composto da 10 membri con un rappresentante per ciascuna classe. Possono votare ed essere eletti tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado ed i bambini che frequentano la quarta e la quinta classe della scuola primaria.
Nelle scorse settimane, al termine di un percorso di sensibilizzazione e di formazione svolto in classe dagli insegnanti con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, si è giunti dapprima alla definizione delle liste dei candidati e dei relativi programmi elettorali e poi, il 26 novembre, si sono tenute le votazioni che hanno visto eletti in Consiglio: Bellina Andrea, Pambianchi Alika, Valent Asia, Busolini Alan, Moia Federico, Fadi Matteo, Pambianchi Renjith, Sandruvi Nicole, Barbiero Alex, Boschetti Susanna.
Per poter iniziare a lavorare i consiglieri dovranno però aspettare ancora qualche settimana. Entro la fine del mese di gennaio 2014 infatti il Sindaco di Venzone convocherà il Consiglio dei ragazzi che dovrà eleggere al proprio interno i cosiddetti organi esecutivi ovvero sindaco, vicesindaco e giunta.
Ai nuovi piccoli amministratori vanno le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro.

ADSL: UNO SPIRAGLIO



Nell’articolo Ancora... ADSL, apparso su Il Sfuei n. 21 del giugno scorso informavamo i cittadini di come il gruppo di minoranza “Impegno Civico per Venzone” avesse scritto una lettera alla presidente della Regione FVG Debora Serracchiani e agli assessori Santoro e Bolzonello, nella quale venivano evidenziati i disagi relativi all’assenza di una connessione ADSL nel Comune di Venzone e come, a sette mesi dalla petizione dello scorso anno, l’Amministrazione Comunale non avesse ancora comunicato quali passi avesse effettuato per perorare la causa dei cittadini firmatari. 
Il gruppo “Impegno Civico per Venzone” quindi aveva preso l’iniziativa in modo autonomo e scriveva direttamente alla Regione per chiedere ancora una volta la possibilità di un collegamento internet dignitoso anche a Venzone.
Ebbene, il 30 ottobre scorso l’Assessore Regionale alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici e università Mariagrazia Santoro ha inviato la sua risposta, della quale qui riportiamo alcuni significativi stralci.

“[...] il programma regionale ERMES per lo sviluppo della banda larga prevede di collegare tutte le centrali telefoniche presenti sul territorio regionale che si trovano in condizioni di digital divide: fra esse anche quella di Venzone, comune di cui è nota all’Amministrazione regionale la condizione di carenza infrastrutturale per la connettività ADSL. Nell’ambito dell’intervento denominato “Infrastruttura per telecomunicazioni Travesio-Venzone” è stato realizzato uno sbraccio della dorsale in fibra ottica regionale di collegamento con la centrale telefonica di Venzone, affinché l’operatore possa fornire connettività ADSL alle utenze fisse collegate alla centrale stessa. Allo stato attuale manca la formalizzazione del contratto fra la INSIEL – ente regionale preposto alle infrastrutture telematiche – e l’Operatore per l’accesso alla fibra ottica regionale, in quanto si tratta di un’infrastruttura realizzata con fondi pubblici che può essere messa a disposizione degli operatori di tlc solo nel rispetto delle vigenti normativa comunitarie e nazionali in materia di aiuti di stato. [...]  A tal fine ho chiesto un appuntamento con gli uffici della Commissione Europea competenti in materia e sono in attesa di una conferma da parte della Commissione stessa per un incontro da tenersi a Bruxelles il prossimo 11 novembre, finalizzato a sbloccare la fase di assegnazione degli operatori delle infrastrutture realizzate”.

Dal sito web della Regione apprendiamo che il colloquio dell’11 novembre è andato a buon fine, la Commissione Europea ha cioè accolto e condiviso le proposte di miglioramento per la cessione della fibra ottica regionale agli operatori privati; ciò in pratica significa che i tempi tecnici dovrebbero risultare ridotti. 
L’assessore regionale Santoro si è quindi impegnata, attraverso i suoi uffici, a tenere informata la lista  “Impegno Civico per Venzone” sull’avanzamento della pratica. 
Si tratta di un’ottima notizia. Naturalmente dobbiamo attendere gli eventi per giudicare la sua reale portata. 
Un fatto comunque è certo: tali informazioni sono arrivate alla lista “Impegno Civico per Venzone” solo dopo che questa si è mossa autonomamente, interessando direttamente la Regione e scavalcando l’Amministrazione Comunale, dalla quale in tutti questi mesi non si è sentita una parola al riguardo, Amministrazione che ha anzi perso un’altra occasione per dimostrare di essere al servizio dei propri cittadini. 
I venzonesi firmatari della petizione del novembre 2012 vedono, anche se in ritardo, premiato lo sforzo della loro mobilitazione. Partecipare e farsi sentire, mostrando la faccia è doveroso e importante, costituendo l’unico modo per ottenere dei risultati condivisi.
Grazie a tutti i 403 cittadini firmatari della petizione. 

BANDA LARGA NELL'ALTO FRIULI



Da un colloquio con un tecnico delle telecomunicazioni avvenuto durante lo scorso mese di ottobre, tracciamo un quadro sommario dello stato del servizio di banda larga internet ADSL nel territorio del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale.
I Comuni di Gemona, Moggio Udinese e le città di Tolmezzo e Tarvisio sono serviti da una linea che supporta velocità massime di 20 Mbits in ricezione.
I Comuni di Amaro, Malborghetto - Valbruna e Pontebba viaggiano con velocità massime attorno agli 8 Mbits in ricezione. 
I Comuni di Venzone, Chiusaforte, Resiutta, Resia e le frazioni di Tarvisio Camporosso e Fusine possono solo usufruire di una tecnologia che permette una velocità massima teorica di 0,64 Mbits in download. 
Il Comune di Dogna non è supportato da alcun servizio, analoga situazione si riscontra a Cave del Predil. In queste ultime zone l’unica possibilità per una connessione decente è rappresentata dalle  chiavette internet, che però sono generalmente più costose di un tipico contratto ADSL e, soprattutto, sono limitate da un massimo mensile di ore o di capacità di scaricamento dati.

14 febbraio 2014

COMINCIAMO DA SUBITO


Pochi giorni fa, attraverso un numero speciale de Il Sfuei ci siamo presentati. A chi  possa sembrare prematuro ed avventato l’esserci presentati così in anticipo rispetto all’appuntamento elettorale comunale della prossima primavera, non possiamo che rispondere che il nostro intento è quello di cominciare da subito ad approfondire la conoscenza e la collaborazione reciproca con i cittadini.
Fare politica significa impegnarsi in prima persona per migliorare la vita quotidiana dei cittadini, ovvero mettersi al servizio e il Comune rappresenta il livello più vicino al quale ci si rivolge e con il quale ci si identifica.
Da qui, da questa identificazione con il proprio Comune, avrei piacere che nascesse e maturasse una forte consapevolezza verso la partecipazione di tutti al miglioramento dell’attività amministrativa, ed è in quest’ottica che vorrei impegnarmi, insieme agli esponenti della lista ed a tutto il gruppo allargato di “Impegno Civico per Venzone” per dare vita ad una nuova amministrazione orientata ai principi di trasparenza, impegno e responsabilità, tramite una modalità di azione che si caratterizzi attraverso spirito di servizio, ascolto e dialogo.
Vorrei, in questa occasione e in questi prossimi mesi, mettere a punto e rifinire la nostra proposta di programma di governo per Venzone, in modo che sia il più concorde, democratica e partecipata possibile. Questo vuole dunque essere il primo passo per avviare il confronto e lo scambio di idee con i lettori sulle linee guida che auspico di poter migliorare e implementare con i vostri suggerimenti e con gli incontri che verranno organizzati sul territorio comunale con la cittadinanza, le categorie economiche e le associazioni locali.
Negli elementi del programma  che fino a qui abbiamo proposto, ci sono tanti punti importanti da concretizzare, alcuni dei quali richiedono tempo e risorse mentre altri potrebbero essere realizzati in tempi brevi e a costi contenuti. Ovviamente dobbiamo tenere ben presente la condizione finanziaria, senza precedenti, in cui versano i Comuni. Il Patto di Stabilità, di cui occorre chiedere la revisione, limita fortemente il potere di spesa, e di fronte a ciò l’Ente Locale, a mio avviso, non può che potenziare la sinergia con i suoi cittadini, incentivando e sostenendo iniziative locali.
Le direttrici programmatiche, che il gruppo “Impegno Civico per Venzone” ha già cominciato a predisporre, sono articolate e diversificate. Il Sfuei in questi anni ha portato solo alcuni esempi delle iniziative che il gruppo ha progettato per il turismo, il completamento del centro storico, lo sviluppo delle frazioni, la sinergia con la scuola, il rilancio culturale, l’altissimo valore dell’associazionismo locale, la cura dell’ambiente e del territorio, l’attenzione alle politiche sociali, la ricerca di nuove fonti di entrate per una autonomia finanziaria,  senza tralasciare tutte quelle attività pure importanti che sono l’efficienza dei servizi comunali, i trasporti, l’informatizzazione, l’integrazione dei servizi con i Comuni viciniori, il commercio, l’artigianato, l’agricoltura e l’industria. Tutti temi che non possono essere solo elencati, ma che richiedono una valutazione approfondita, che intendiamo sviluppare da qui in poi, ancora attraverso Il Sfuei ma anche con il vostro sostegno e confronto. Sono e siamo consapevoli di quanto la congiuntura, economica e non solo, sia complessa e che per affrontarla con successo le soluzioni non siano semplici, tuttavia credo fermamente che con l’aiuto delle persone di “Impegno Civico per Venzone”, così diversificate e varie per capacità e competenze, saremo in grado di affrontare la sfida di un governo migliore per Venzone. 
Il primo appuntamento per incontrarci sarà a fine gennaio. Diffonderemo successivamente i dettagli su data, luogo ed ora dell’incontro.

Marino Ambrosino - candidato Sindaco

SI SIN CJATÂS A PLUVER



Non solo di totem e di nativi d’America si è parlato martedì 12 novembre a Pioverno ad una delle serate di Cjatinsi a Pluvèr dal titolo I totem e il loro simbolismo
Relatrice di questo incontro è stata Daniela Castellani istruttrice cinofila de Il Lupo Nero di Fagagna, dove ha sede anche una fattoria didattica.
Il pubblico presente è rimasto particolarmente colpito dall’insolito argomento e dalla semplice, ma allo stesso tempo catalizzante esposizione di Daniela.
Affrontando il tema dello sciamanesimo, la relatrice è riuscita a percorrere un lungo viaggio in luoghi e tempi lontanissimi e diversissimi tra loro, mostrando che, alla fine, esiste un filo che lega ogni tempo e ogni luogo. 
Quindi ha enumerato i tanti animali totem (dall’aquila all’orso, dal puma al bisonte...) e le loro principali caratteristiche: animali invocati dagli sciamani delle varie tribù per combattere contro le forze del male, contro le malattie, contro il nemico (come non ricordare lo sterminio di migliaia e migliaia di pellerossa, popolo oggi relegato in assurde riserve?); animali raffigurati sui totem di legno (simbolo dell’incontro tra terra e cielo) o in antichi graffiti; animali di cui si ornavano gli indiani per assorbirne la forza, la velocità, la proverbiale furbizia. Il discorso ha anche toccato realtà simili, quali ad esempio i druidi di celtica memoria, o le cosiddette streghe, inesorabilmente mandate al rogo dalla Chiesa, o ancora il forte legame degli aborigeni australiani con l’ostile natura delle loro terre. 
Lo sciamano, in fondo, non è altro che una persona che sa ascoltare la natura, la quale parla e grida (mai come oggi!), ma che pochi sanno ascoltare, perché la civiltà, lo stress, l’urbanizzazione, la globalizzazione, hanno cancellato nell’uomo questa sensibilità. 
È stato un incontro particolarmente partecipato con tante domande e interventi del pubblico, segno, forse, che quella sensibilità non è ancora del tutto andata persa.
Martedì 26 si è poi svolto, sempre a Pioverno, il secondo incontro di novembre dal titolo Aspettando un Natale Magiaro. Il tema delle festività natalizie in terra d’Ungheria è stato il felice pretesto che Katalin Eniko Barat, magiara per nascita e venzonese per scelta di vita, ha colto per accompagnarci in una visita alla sua terra d’origine. Con competenza e passione, assemblando notizie storiche, dati geografici, considerazioni pratiche, descrizione dei costumi e richiami culturali in un discorso fluido arricchito di immagini originali, la relatrice ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico. Cogliendo lo spunto dall’esperienza personale, con spirito e acuto senso di osservazione  ha accennato poi alle similitudini che avvicinano i Friulani agli Ungheresi  ed alle differenze che li distinguono.
Non c’è miglior elogio per Katalin della grande curiosità suscitata, della richiesta di un secondo appuntamento sul tema e dell’unanime auspicio che questa visita virtuale possa tradursi in una futura visita reale sotto la sua guida.
Specialità, dolci ungheresi e un brindisi col Tokai hanno chiuso la serata. 
Complimenti alla Pro Loco di Pioverno che, con piccoli mezzi, consegue grandi risultati.  

CON LA TESTA TRA LE FAVOLE



Ogni terza settimana del mese proseguono con successo le letture animate in biblioteca, rivolte ai bimbi dai 3 ai 10 anni. Un numero sempre maggiore di piccoli spettatori ha ascoltato, con sguardi attenti e curiosi, le fiabe proposte.
Nel mese di dicembre ovviamente il tema è il Natale e più precisamente il “Natale nel mondo”. In queste occasioni infatti, attraverso i libri, si vuole dar voce anche ad altre culture: canti in francese, letture in inglese, filastrocche in friulano, fiabe dal mondo.
Nei primi giorni del mese, raccogliendo l’invito delle maestre e recandosi direttamente alla Scuola dell’Infanzia, i lettori volontari hanno portato, con storie di Babbo Natale e di animali in cerca di nuovi amici, un primo vento natalizio ai più piccoli.
Oltre alla soddisfazione del numero crescente di bimbi che partecipano agli appuntamenti pomeridiani è stimolante constatare un piccolo risultato ottenuto: sempre più numerosi sono i prestiti di libri dato che, alla fine di ogni incontro, i bambini si aggirano tra gli scaffali e hanno l’opportunità di portarsi a casa le storie che più li incuriosiscono e attirano. Nuovi lettori inoltre si sono avvicinati per la prima volta alla biblioteca grazie ad un’iniziativa semplice, ma che pare piuttosto efficace. E’ altresì entusiasmante vedere crescere il numero di volontari che si cimentano nella lettura e nella recita di voci di animali e personaggi fiabeschi.
L’iniziativa è nata proprio da volontari che, aderendo all’iniziativa nazionale “Nati per leggere” già sperimentata con regolarità da varie biblioteche della zona, hanno raccolto la proposta della bibliotecaria e con il suo appoggio e sostegno hanno provato a lanciarsi in questa avventura.
Questo è un esempio di come i cittadini possono mettere a servizio della comunità le loro risorse che si trasformano in uno scambio reciproco e in un arricchimento per la collettività.
Nel nostro programma elettorale ci proponiamo di incentivare ed organizzare il volontariato dei cittadini a favore della comunità (qui si parla di letture, ma ognuno può dedicare alla collettività il proprio tempo e le proprie competenze) avendo fiducia nelle risorse di ognuno e ritenendo che questo “volontariato” sia motivo di soddisfazione sia per chi lo riceve che per chi lo offre.
E’ proprio per questa ragione che negli ultimi mesi l’aver visto nascere e poi crescere tale iniziativa è per noi molto stimolante: se dovessimo essere chiamati ad amministrare Venzone daremo a queste iniziative il nostro pieno sostegno ritenendole una risorsa per il paese e per chi lo amministra.

IL VECJO FÔR SI RINNOVA



Forse non tutti i concittadini sanno che alla guida del Vecjo Fôr, dal 4 novembre scorso, c’è stato un cambio di gestione. A condurre l’esercizio è adesso Sabrina Rainis che, dopo aver rilevato un anno fa il panificio tolmezzino La spiga d’oro, ha coronato il progetto di non limitarsi alla sola rivendita ma di produrre il pane e, così, al Vecjo Fôr ha rimesso in funzione... il vecchio forno, che rifornisce direttamente Venzone e Tolmezzo. Il panificio è aperto tutte le mattine dalle 6.30, da lunedì a domenica, ed il sabato anche al pomeriggio. Naturalmente dietro al bancone c’è sempre Assunta durante la settimana, e la titolare Sabrina alla domenica. La produzione vera e propria è nelle mani di due panificatori e del marito di Sabrina, artefice della rosa di Venzone, una pagnottella croccante che vuole essere un omaggio per festeggiare la nuova attività ed il paese che la ospita. I titolari sono fortemente motivati a fornire un prodotto ed un servizio di qualità a Venzone, di qui la scelta dell’apertura domenicale, e il prolungamento dell’orario d’apertura anche al pomeriggio nei periodi festivi.

PASTICCERIA D'ALTRI TEMPI


Vincenzo, il proprietario della Pasticceria D’altri Tempi, è di Pompei, e con passione svolge il suo lavoro da una vita. Insieme a Maria ha scelto Venzone per la nuova attività, per la sua bellezza, per il suo essere un paese da “fiaba”. Di qui l’ispirazione per l’arredo in stile retrò della pasticceria e i suoi laboratori a vista che vogliono vedere ed essere visti dalla piazza Municipio su cui si affacciano. L’attività ha aperto i battenti il 1° dicembre e Maria e Vincenzo ringraziano di cuore le numerosissime persone che hanno partecipato all’inaugurazione.
All’interno della pasticceria sono stati allestiti due laboratori, uno tradizionale e l’altro dedicato ai celiaci, per dare a tutti la possibilità di gustarsi un dolce.
Nel mese di dicembre il negozio rimarrà aperto tutti i giorni, mentre in seguito il giorno di chiusura sarà il mercoledì.

"VENZONE IN GUERRA"


Come preannunciato sul precedente numero de Il Sfuei, gli Amici di Venzone hanno ultimato la stampa di un nuovo lavoro di ricerca dal titolo Venzone in guerra. Note per una ricostruzione delle vicende della seconda guerra mondiale a Venzone. Il bollettino, che come preannunciato dal titolo ripercorre attraverso numerose e diverse testimonianze le vicende locali del secondo conflitto mondiale, ed in particolare gli eventi a cavallo tra 1943-45, verrà presentato sabato 21 dicembre alle ore 15 nella sala Patriarca Bertrando, gentilmente concessa da Don Bertossi, in via Glizoio di Mels 12. Sarà presente l’autore, Pieri Stefanutti. 
L’ingresso è libero e tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

10 febbraio 2014

ASFALTADE LUNGJE


Il progetto della pista ciclabile che da Venzone raggiungerà Gemona (redatto dalla Comunità Montana del Gemonese) è un ulteriore esempio di come l’attuale Amministrazione consideri inutile coinvolgere la popolazione in decisioni che riguardano direttamente i cittadini, primi fruitori del percorso che diventerà pista, ossia la Strete Lungje, una strada bianca che si inoltra nella bella campagna a sud di Venzone, la quale è meta, oltre che dei proprietari dei fondi agricoli, anche di moltissimi camminatori, corridori e cicloamatori, non solo venzonesi, che la utilizzano per la loro attività fisica o per rilassarsi immersi in un ambiente agricolo-naturale. 
Questa Amministrazione, malgrado i molti suggerimenti, non ha adottato la “politica partecipata” ossia un confronto aperto e costruttivo con la cittadinanza per coinvolgerla nelle scelte progettuali che la Comunità Montana del Gemonese ha individuato.


Questo modo di agire non avrebbe significato delegare ai cittadini le decisioni, bensì informarli su tutte le possibili soluzioni, valutare la più idonea, confrontarsi.
In fondo il termine “politica” significa amministrare la polis, ossia la comunità dei cittadini per perseguire il bene comune, e nell’antica Grecia questo implicava la partecipazione di tutti. Negli anni, purtroppo, ci siamo allontanati da questo significato e con una partecipazione attiva sempre più scarsa abbiamo delegato, a chi risultava eletto, le decisioni che ci riguardavano, senza tener conto che far parte di una democrazia non significa solo demandare o criticare, ma significa che siamo tutti corresponsabili delle conseguenze di decisioni e scelte sbagliate se non ci impegniamo a controllarle o se non proviamo ad opporci.
Avevamo chiesto all’Amministrazione nel Consiglio Comunale del 27 aprile 2012 (vedi Il Sfuei n°15 di giugno 2012) di rappresentare alla Comunità Montana l’opportunità di tener conto, in sede di redazione del progetto esecutivo della ciclovia Venzone - Gemona del Friuli, di alcune raccomandazioni che, a nostro parere, avrebbero potuto perfezionare la definizione e la fruizione dell’opera, tra le altre: “valutare la possibilità, per le strade attualmente adibite a percorsi di “campagna”, di pavimentazione con materiale stabilizzato in alternativa al conglomerato bituminoso (asfalto), e ciò al fine di conservare in modo più deciso le caratteristiche paesaggistiche del luogo”.
Risultato: la Strete Lungje verrà asfaltata.


Riteniamo tale intervento dannoso sia dal punto di vista paesaggistico, come da quelli della tutela del territorio e della fruizione dell’ambiente agricolo venzonese da parte di tutti, pertanto faremo il possibile per impedirne lo scempio paesaggistico.
Avevamo già considerato un errore l’asfaltatura della strada che conduce a Casali Scjs (incredibile la motivazione addotta di voler farvi arrivare i pullman!), provate ad immaginare se asfaltassero le strade che raggiungono gli agriturismi sparsi nella campagna toscana...oppure provate a pensare se qualcuno volesse fare passeggiate a cavallo...
Siamo favorevoli alla creazione di percorsi ciclo-pedonali purché questi non deturpino l’ambiente e siano realizzati in un’ottica di sostenibilità. Gli esempi non mancano, in Italia e all’estero ci sono centinaia di chilometri di piste ciclabili in aperta campagna, nelle quali si sono trovate soluzioni diverse per la pavimentazione del tracciato (fondi stradali con stabilizzanti ecologici in materiali terrosi o ghiaiosi associati ad emulsioni di resine vegetali con ottime caratteristiche drenanti, che non creano polvere, impediscono la crescita erbosa, distribuiscono i carichi in movimento, con una superficie resistente agli agenti atmosferici, etc...).


E’ l’ora di rivolgerci ai cittadini perché è il momento che questi vengano chiamati in causa. La prossima volta che camminerete lungo la Strete Lungje provate ad immaginarla asfaltata irreversibilmente. E’ questo che volete? Volete davvero che un bel tratto di campagna venga deturpato definitivamente?
Riteniamo l’ambiente e il territorio del Comune di Venzone risorse di pregio, questo particolare ambiente è ricco di opportunità, può creare un ritorno economico, ma solo mantenendo integro il suo aspetto agrario.
Ora tocca a noi e per questo siamo pronti a mobilitarci in difesa di un patrimonio naturale che è di tutti - e non solo dei venzonesi. Come Impegno Civico per Venzone abbiamo scritto un appello alla Comunità Montana affinchè riconsideri la scelta. Promuoviamo anche da subito una raccolta di firme per scongiurare questa opzione e chiediamo ai cittadini di unirsi a noi per sensibilizzare l’Amministrazione in tal senso. La sottoscrizione da parte di tanti venzonesi della petizione per la ADSL comincia a dare i suoi frutti come avete letto sopra, ed è di buon auspicio.

CE CAL CONTE



Il 30 novembre ha aperto i battenti Ce cal conte, negozio di artigianato artistico e laboratorio che si è trasferito dalla Carnia a Venzone. Elena Pittino, la titolare, ci ha spiegato il significato che attribuisce al nome dell’attività: Ce cal conte è ciò che conta ed ha valore nella vita, oppure ciò che viene raccontato. Ad ogni manufatto è pertanto collegato ed allegato un racconto tradizionale friulano. Nel negozio si può trovare oggettistica varia realizzata a mano, principalmente in resina e ceramica. Su prenotazione Elena realizza bomboniere, restauri, affreschi, decorazioni, pitture. La piccola bottega è animata e colorata dalla presenza di innumerevoli animaletti di tutte le fogge e le misure. Ce cal conte è aperto da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 in via Glizoio di Mels n.10.

UNA BUONA NOTIZIA



Nella complessa vicenda del proseguimento della pista ciclabile Alpe Adria da Resiutta a Venzone (la discussione verte su quale tracciato realizzare: via Moggio e Campiolo oppure lungo il sedime della ex-ferrovia Pontebbana) la Regione ha deciso di fare ulteriori approfondimenti, in particolare sui lavori di messa in sicurezza del versante sull’ex ferrovia (cioè il tracciato che consideriamo migliore) sottolineando  che il dato di cui tenere conto in ogni caso è la scarsezza di risorse. Vi terremo informati.

LA PIAZZA CONTESA



Sabato 30 novembre con incredulità guardavamo l’intera piazza invasa da auto in sosta.
Non solo la parte rimasta adibita a parcheggio selvaggio, ma anche l’altra, quella dove, negli ultimi mesi, avevamo potuto guardare i bimbi riappropriarsi di uno spazio libero e giocare allegri a rincorrersi tranquilli: tanto lì le auto non circolavano più!
E invece ancora una volta l’Amministrazione ci stupisce con un cambio di rotta anche se lo stile rimane lo stesso: nessuna delibera ufficiale, nessuna comunicazione ai cittadini che a questo punto si interrogano sulle sorti della piazza.
Voci ufficiose sostengono che alcuni venzonesi avrebbero chiesto al Sindaco di riaprirla al traffico automobilistico e che l’Amministrazione avrebbe velatamente addossato a noi il fatto di non aver potuto prendere decisioni in merito, quando è fin troppo risaputo che in questi anni non ha mai voluto collaborare con noi né ha mai ascoltato i nostri suggerimenti e le proposte che puntualmente, e pubblicamente, abbiamo avanzato anche su Il Sfuei.
Un’Amministrazione seria non può operare in questo modo: non è possibile avere una parte della piazza chiusa per oltre 18 mesi, senza che sia stata presa una decisione ufficiale sulle modalità della sua fruizione. Ancora una volta la dimostrazione di come non ci si voglia far carico di una decisione, e men che meno di studiare le soluzioni migliori per il suo futuro condividendole con i cittadini.
Politicamente è una netta sconfitta se pensiamo che la piazza è un punto importante e strategico del nostro paese e che Venzone merita amministratori che sappiano esaltare le sue bellezze perché ne godano in primo luogo i cittadini nella quotidianità, e quindi per mostrarle ai turisti nella loro ricchezza culturale e storica.