23 dicembre 2010

MANUTENZIONI



Le piogge di questo scorcio d’autunno, evento naturale da sempre presente su queste terre, evidenziano il reale stato delle manutenzioni del nostro patrimonio edilizio. 
Sotto gli occhi di tutti il degrado che non è solamente quello delle pietre pavimento della Piazza del Municipio: basta alzare la testa un po’ dovunque per vedere quante grondaie perdono, magari perché solamente da pulire negli sgrondi più caricati d’acqua. Evidente anche un più preoccupante segnale di degrado: è quello dei tavolati sottotegola visibilmente sbiancati nei punti di infiltrazione, segno inequivocabile che l’acqua penetra già da tempo, senza contare che in diversi edifici l’infiltrazione arriva alla muratura verticale. Finché questo avviene nei fabbricati assegnati in proprietà ai privati, non si può andare oltre il pubblico biasimo per il grado d’incuria dei singoli. Diverso è quando la proprietà degli immobili è pubblica, sia si tratti di edifici istituzionali, sia si tratti di fabbricati (per fortuna pochi) in attesa di essere assegnati definitivamente. E’ purtroppo facile immaginare lo stato in cui si trovano appartamenti chiusi da anni, magari con il tetto infiltrato da chissà quante stagioni inclementi.
Non pertinente alle manutenzioni ma alla logistica ed all’attenzione al cittadino è poi la questione, che qui vogliamo rilevare ancora una volta, della inaccessibilità dell’Ufficio Anagrafe per le persone diversamente abili, ufficio per il quale bisognerebbe seriamente studiare una collocazione priva di barriere architettoniche.

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