31 gennaio 2012

VENZONASSA


    2008

    2011

I recentissimi luttuosi eventi di Genova, dell’Isola d’Elba e della Sicilia Orientale rendono attuale la preoccupazione già espressa da tempo ed in particolare nel nostro numero di Luglio, circa lo stato della Venzonassa. 
Trascurando il penoso panorama di incuria che degrada l’immagine di tutto il paese, cattivo biglietto di presentazione per chi aspira all’afflusso di turisti e visitatori, guardiamo, per questa, volta al solo aspetto della sicurezza. E’ evidente per tutti che la vegetazione, ormai sviluppata oltre ogni ragionevole limite -confrontate l’immagine del 2007 e quella recente- oltre a costituire un ostacolo per il normale scorrimento dell’acqua, può fermare, in caso di piena, rami e detriti di ogni genere creando pericolosi accumuli e barriere temporanee. Inoltre il pur necessario innalzamento delle sponde ha elevato il livello tollerabile di piena ma, contemporaneamente, ha ridotto la sezione utile del letto ed aumentato la velocità della corrente. Ciò significa che le “esondazioni”, un tempo graduali e limitate all’invasione di orti e campagne, se avvengono, hanno un andamento più veloce ed improvviso. Siamo ottimisti circa la tenuta dei dispositivi di protezione in atto e non intendiamo suscitare allarmismi, ma la prudenza vuole che non si trascurino le precauzioni. I costi degli interventi non appaiono elevati e dovrebbero rientrano nella politica regionale di tutela del territorio. Aspettiamo risposte concrete dai nostri amministratori. Siamo sicuri che qualsiasi iniziativa sarà sostenuta dalla piena approvazione di tutti i cittadini. Perché la Giunta dovrebbe rifiutare un così facile successo? 

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