14 ottobre 2011

RESTAURO (SIC)




Abbiamo potuto prendere visione del “recupero, restauro conservativo e valorizzazione del Fortino Veneziano” dopo la definitiva chiusura del cantiere e l’apertura al pubblico del sito.
Con sconcerto abbiamo potuto constatare che:
- non risulta essere stato effettuato il recupero dei conci e delle pietre disperse attorno al manufatto, si vedono ancora parti crollate semisepolte dalla vegetazione;
- le nuove murature “casuali” sono realizzate sulle vecchie senza segnalare le parti nuove rispetto alle preesistenti;
- non è stata eseguita una indagine all’interno del Fortino con scavi per verificare la presenza eventuale di resti di antichi manufatti o reperti storici, anzi, l’andamento irregolare dell’interno così come i massi ciclopici sono stati spianati;
- nella realizzazione del percorso di avvicinamento al fortilizio, non è stata presa in considerazione la possibilità di recuperare l’antico tracciato viario, ancora molto visibile poco più in basso;
- è stato realizzato un nuovo tracciato, modificando la morfologia del colle, correggendo le pendenze per consentire l’accesso ai disabili (con la realizzazione anche di scogliere di contenimento) per poi realizzare una gradinata in acciottolato completamente avulsa dal contesto e perfettamente impraticabile da parte dei disabili stessi;
- l’interno del fortino, da sempre a verde, è stato riempito di ghiaia che, oltre a rendere difficoltoso il cammino, annulla completamente il contrasto tra prato e murature che esaltavano la forma stellare del complesso.
Insomma, un cattivo esempio di recupero.
Non si era mai visto un restauro con gli “avanzi”... finiranno in discarica? o saranno dati in omaggio ai turisti come il muro di Berlino?

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