18 luglio 2011

GRAN PREMIO BIDERNUCCIO



A Venzone via Antonio Bidernuccio (famoso condottiero), è l’ingresso principale al paese.
Lo è perchè è via diretta per chi proviene da nord, dalla Strada Regionale 13 Pontebbana, ma anche indirettamente per chi viene da sud e vuole entrare in Centro Storico. Poichè porta sud è a senso unico nella direzione sud, è molto più comodo aggirare Venzone lungo la Strada Regionale ed entrare da nord in via Bidernuccio.
E’ anche l’ingresso privilegiato per i turisti che arrivano a Venzone in pullman, in camper o in automobile, perchè da questa direzione sono facilmente raggiungibili i parcheggi posti a nord del centro storico.
Una via quindi molto trafficata, soprattutto negli orari di partenza e ritorno dei lavoratori.
Molti residenti lamentano però una eccessiva velocità di transito da parte di automobilisti che non rispettano il limite di velocità che, come noto, è nei centri abitati di 50 chilometri orari.
Il problema non è da sottovalutare, già alcuni animali domestici sono stati investiti e anche i bambini sono a rischio.
Inoltre segnalazioni di tali situazioni sono pervenute anche dal centro abitato di Carnia e da chi abita sulla Pontebbana a sud di Venzone che presenta anche il pericolosissimo incrocio di via Gemona.
Il problema è stato posto più volte alla Polizia Municipale che non può far altro che posizionarsi saltuariamente lungo la via e fare opera di dissuasione. 
Ma non basta.
Sarebbe necessario, da parte dell’Amministrazione Comunale, una presa in carico del problema (il disinteresse per il sistema della viabilità non riguarda solo il Centro Storico) per la realizzazione di un sistema di rallentamento veicolare. Molto efficaci, e largamente utilizzati ormai anche in Italia, sono i principi della “Moderazione del Traffico” che comportano interventi suIl‘assetto stradale finalizzati a trasformare l’immagine e il profilo fisico della strada affinché l’automobilista sia indotto a modificare la sua condotta di guida.
Nel caso di via Bidernuccio sarebbero sufficienti interventi puntuali come cambi della pavimentazione, piattaforme rialzate e isole salvagente (perfettamente inutili e acusticamente dannosi i rallentatori in materiale plastico).
Tutti questi interventi risultano utili alla sicurezza stradale di tutti gli utenti “deboli” della strada, ciclisti e pedoni in primis.
Gli esempi non mancano, ma servirebbe una Amministrazione Comunale sensibile alla tematica, attenta alle problematiche del territorio, consapevole che le strade urbane non vanno pensate esclusivamente in funzione dell’automobilista, e servirebbe una progettualità di medio e lungo periodo per programmare gli interventi.
Servirebbe una Amministrazione Comunale.

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