7 ottobre 2010

CULTURA E SERVIZI


Agli argomenti che richiedono la costante attenzione de “il sfuei” e di cui trovate eco nelle pagine del nostro giornale, se ne aggiungono due nuovi.
La provincia di Udine ha promosso ed organizzato una rete museale, estesa senza oneri a tutti i gli interessati, con lo scopo di fornire strumenti informativi e promozionali, provvedendo anche alla formazione di personale. In cambio gli aderenti devono assicurare almeno un giorno di apertura settimanale con la presenza di personale idoneo e garantire il possesso dei requisiti scientifici e didascalici. Si tratta di impegni ovvii per le realtà museali aperte al pubblico.
E’ stato fatto l’inventario, e pubblicato un accurato catalogo, delle raccolte, mostre, gallerie ed esposizioni che arricchiscono in misura davvero inaspettata il territorio della provincia. Naturalmente sono state inserite anche le mostre permanenti “Mummie di Venzone”, “Foresta, Uomo, Economia” e “Tiere Motus” 
La rete costituirebbe, dunque, un’occasione di lavoro ed un competente supporto per i futuri arricchimenti delle mostre venzonesi che aspettano, fra l’altro, di ospitare i reperti archeologici, la collezione ed i materiali degli incisori Antonio e Livio Pascolo ed altri beni ora non accessibili.
Con sorpresa ho appreso che il Comune, a differenza della Parrocchia di S.Andrea, non ha aderito continuando nella suicida politica d’isolamento perseguita ormai da tempo. Mi sembra che proprio Venzone, di cui non mi stanco di sostenere la vocazione a centro di cultura, possa trarre il massimo vantaggio in termini di occupazione, assistenza scientifica, promozione e sviluppo dall’inserimento nel sistema provinciale dei Musei. 
Per fortuna c’è spazio e tempo per ritornare sulla decisione. Confido in un ravvedimento!
La popolazione ormai da mesi è molto preoccupata per la chiusura temporanea dell’Ufficio Postale del Capoluogo. Come consigliere comunale, capogruppo di minoranza, ho voluto incontrare la Direttrice Provinciale per verificarne le intenzioni e conoscere gli esatti i termini del problema. Degli esiti ho fornito relazione al Sindaco che mi ha invitato ad un colloquio, avvenuto il venerdì 17, per illustrare l’azione svolta dall’Amministrazione e confrontare le impressioni e le previsioni.
E’ emerso che le Poste attendono le ultime verifiche dei livelli del Radon, programmate entro circa due mesi, per decidere della riapertura e, stando alle risposte della Dirigente sopra menzionata, in caso di esito sfavorevole degli accertamenti, sono disponibili a trasferire lo sportello in altri locali, privati o pubblici, purché idonei. Sono state prospettate alcune soluzioni con riserva da parte dell’Amministrazione Comunale che, prima di impegnarsi sulle sedi alternative, intende ricorrere ai superiori livelli dirigenziali delle Poste. Attendiamo. Ancora con pazienza.

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