7 marzo 2014

BARCAMENARSI



Ancora qualche considerazione sull’annunciato “spostamento” della Pontebbana. Sul Messaggero Veneto del 27 dicembre 2013 si legge:

«E’ un’idea che portiamo avanti da tempo - spiega l’assessore Fabio Di Bernardo -, che abbiamo già fatto visionare ai ministri ai beni culturali Bondi e Barca che si sono succeduti e che ora vorremo sottoporre all’attenzione di Bray, perché riteniamo che un progetto di questo tipo dovrebbe essere finanziato direttamente dal Ministero, essendo Venzone Monumento nazionale: di certo, andrebbe a risolvere problemi di sicurezza del traffico oltre che venire incontro a finalità turistiche» virgolettato sul MV (ndr.)

Chissà le risate al Ministero per i Beni e le Attività Culturali (oggi Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, MiBACT) presieduto da Lorenzo Ornaghi (Governo Monti) quando, dal Ministero per la Coesione Territoriale presieduto fino al 28 aprile 2013 da Fabrizio Barca (Governo Monti), è stato girato il plico (?) del Comune di Venzone inviato dall’Assessore Fabio Di Bernardo e dall’estroso architetto Pirzio-Biroli.
Al Ministero sbagliato.
Un plico contenente uno schizzo a mano (progetto vero e proprio dice il MV!) vecchio di trent’anni che, afferma il Di Bernardo, era già stato fatto visionare a Bondi (Ministro per i Beni e le Attività Culturali tra l’8 maggio 2008 e il 23 marzo 2011), saltato a piè pari Giancarlo Galan (Ministro di quel dicastero dal 23 marzo al 16 novembre 2011) e poi appunto a Barca, noto politico ed economista che mai si è occupato di Beni Culturali.
Il nostro Assessore si riferisce allo schizzo nel quale il Pirzio-Biroli ha ipotizzato di spostare la strada statale Pontebbana in corrispondenza di Porta San Giovanni, per riportare in luce il fossato, realizzare parcheggi e fermate per pullman (!), dotando una porta che è degli anni venti del ‘900 di un improbabile ponte levatoio, come risulta dal disegno, mentre afferma di voler ripristinare “il percorso che anticamente circondava la cittadina”.
E minaccia addirittura di sottoporlo all’attenzione di Massimo Bray, attuale Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
A noi non viene molto da ridere.

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