Ormai tutti sanno che la Scuola dell’Infanzia è stata spostata in un’ala dell’edificio scolastico con l’ingresso ubicato sulla strada di accesso all’area sportiva.
Sulla scelta di abbandonare la vecchia struttura, che verrà trasformata in centro diurno per anziani, e sui costi che questa scelta ha comportato e comporterà, non ci dilunghiamo, sottolineiamo soltanto che un’Amministrazione seria potrebbe (dovrebbe) coinvolgere la popolazione spiegando le sue scelte. E lo sottolineiamo perché, se fossimo noi ad amministrare, sarebbe la prassi. Una “politica partecipata” che informa e coinvolge i cittadini con i quali ci si confronta, dove emergono dubbi e critiche, dove si spiegano le motivazioni di una scelta e si ottengono consensi.
Nel caso della Scuola dell’Infanzia, tutto ciò non è avvenuto e il risultato è stato: problemi, disagi, lamentele.
L’anno scolastico è iniziato con i lavori ancora in corso, ma anche nei mesi successivi “piccoli” inconvenienti sono stati segnalati: acqua piovana che entrava nella zona mensa, il riscaldamento non perfettamente funzionante, ritardi nel dotare la struttura di citofono e linea telefonica, mancanza di acqua calda (per mesi i bimbi sono stati lavati con salviette umidificate...) necessaria anche per le pulizie, etc. Tale situazione è stata debitamente segnalata all’Amministrazione con lettera del 15 gennaio, protocollo 487.
La nostra attenzione si ferma però sulle scelte progettuali.
Non tutti gli spazi sono stati pavimentati con il legno prefinito o laminato, ma solo alcune parti. Rimangono ampie superfici in gelida e pericolosa ceramica.
L’ingresso posto a nord sprovvisto di una bussola ed esposto al vento presente quasi tutti i giorni, non è certo una scelta felice: il salone principale viene raffreddato ad ogni apertura di porta!
Disastrosa appare ancora oggi la situazione all’esterno.
A parte le grondaie fatiscenti e a rischio di crollo, non esiste segnaletica verticale che allerti gli automobilisti che transitano sulla via prospiciente all’ingresso, non esiste un attraversamento pedonale che consenta di raggiungere il marciapiede lungo la Venzonassa (non può esserci perchè, incredibilmente, quando è stato aperto un varco nella recinzione per costruire l’ingresso non si è pensato di aprire un varco nell’orribile muro in cemento di separazione strada-marciapiede), la scalinata e la rampa di accesso sono “al grezzo” con spigolature pericolose e pendenze che non consentono il deflusso delle acque meteoriche provocando la formazione di ghiaccio.
Bambini e adulti per raggiungere l’asilo devono camminare sulla strada senza protezione alcuna e, soprattutto nei giorni di pioggia, slalomando tra veicoli in sosta e in transito.
Non si è nemmeno pensato di realizzare, in prossimità dell’ingresso, dei dissuasori di velocità...
Questa Amministrazione ha dimostrato più volte di essere sorda ai suggerimenti, alle segnalazioni dei cittadini ed alle critiche di chi scrive, vogliamo però sperare che questa volta sia più sensibile.Ne va del benessere e della sicurezza dei nostri piccoli cittadini.
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