Per dare forma ad un piano del traffico occorre avere chiari gli scopi dell’iniziativa. Cioè necessita precisare quali sono gli obiettivi da raggiungere: salvaguardia e fruibilità di valori storico-ambientali e migliori condizioni di vita per gli abitanti, oppure massima accessibilità per un uso commerciale dei luoghi, oppure, paradossalmente, massima velocità di attraversamento dell’abitato, etc. E’ necessario scegliere in rapporto alle caratteristiche ed alla vocazione del luogo perché le soluzioni tecniche non sono indifferenti e neppure intercambiabili. Stabilite le priorità, seguiranno poi gli studi sulla configurazione del territorio, sulle direttrici del traffico e sulla dimensione dei flussi. Successivamente si passerà alle soluzioni di dettaglio: cioè si fisseranno sensi di marcia, zone pedonali, limitazioni ed orari, percorsi obbligati fino a scendere all’arredo ed alla segnaletica.
Per presentare ai lettori gli effetti della regolamentazione non abbiamo cercato esempi di grande richiamo. Ci siamo limitati ad osservare quanto è stato realizzato in Centri Storici a noi vicini, dove le Amministrazioni hanno affrontato il problema.
Una breve visita a di San Vito al Tagliamento ed a Spilimbergo, entità complessivamente più popolose ed estese di Venzone, ma con dimensioni storiche non molto dissimili, ci ha permesso di raccogliere delle immagini che vi proponiamo.
San Vito ha escluso dal suo perimetro storico qualsiasi traffico di transito, consente l’avvicinamento al centro e lo stazionamento, ove l’ampiezza delle strade lo permette, con tariffa oraria. La piazza centrale è riservata ai pedoni, ma può essere attraversata in senso Nord-Sud dai veicoli autorizzati. Gli sbarramenti sono realizzati con transenne mobili su rotelle e pilastri a saliscendi. In prossimità della piazza la pavimentazione asseconda, con il disegno e l’accostamento di materiali diversi, i percorsi pedonali e gli attraversamenti.
Anche a Spilimbergo il traffico in transito viene mantenuto all’esterno del Centro Storico. La piazza principale e buona parte delle vie adiacenti, vale a dire il nucleo antico, sono riservate ai pedoni con facoltà di accesso per i residenti. In fasce orarie determinate questi spazi sono aperti ai veicoli di servizio. I principali edifici pubblici, Duomo, Municipio e Castello sono situati al margine dell’abitato storico, affacciati sul Tagliamento. Vi si può arrivare dalla viabilità esterna senza attraversare il centro. Vari spazi di parcheggio sono ubicati intorno alla zona regolamentata. Particolare da osservare è la associazione di appoggi per le biciclette e transenne poste a delimitare i plateatici.
Sottoponiamo ai nostri lettori questo conciso panorama di esempi, non necessariamente ripetibili - infatti ogni contesto richiede proprie soluzioni- perché ne abbiamo ricavato un incoraggiamento e la certezza che è possibile e doveroso intervenire anche sul territorio venzonese. Purché ci sia la volontà e l’iniziativa non sia affidata all’improvvisazione.
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