Sabato 5 maggio
abbiamo assistito in Duomo al concerto che ha fatto da prologo al Veneto
Festival 2012, una manifestazione che si articola in 23 concerti da maggio ad
ottobre, che si tengono in luoghi significativi dal punto di vista storico-artistico,
e di cui i Solisti Veneti sono l’anima. Il concerto si è aperto con uno Stabat Mater di Boccherini, discreto e di
intenso omaggio alle vittime del terremoto,per poi proseguire e culminare con“Le Quattro Stagioni” di Vivaldi. In
chiusura, un brano del maestro De Marzi, presente in Duomo, “Trasparenze su Ai Preât”, adatto alla
circostanza, artistica e commemorativa insieme. Al termine sono seguiti due
brani fuori programma ed alcune parole di saluto del Maestro Claudio Scimone,
fondatore oltre che direttore dei Solisti Veneti, che ha espresso la commozione
di ritrovarsi nuovamente a suonare nel nostro Duomo, da lui definito“monumento al coraggio”. Il Duomo di
Sant’Andrea Apostolo, affollato per l’occasione da oltre 400 persone: un pubblico
che ha seguito con partecipazione e calore un concerto coinvolgente, persino un
po’ struggente, in virtù della data. All’uscita, nel vocìo sommesso, tra saluti
e scambievoli manifestazioni d’entusiasmo abbiamo colto un commento, formulato
da un’anziana signora, probabilmente udinese: “...non venivo da prima del terremoto: è un incanto”.
Un ringraziamento
sentito, dunque, alla Pieve di Sant’Andrea Apostolo, per aver permesso a tanti
di godere di tale “incanto”,ed alla
Pro Loco Venzone per ilsostegno organizzativo alla manifestazione
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