Foto del negozio
di frutta e verdura negli anni ‘40 (sul muro è ben visibile la scritta dei
coscritti del 1919-1920, mentre sono purtroppo illeggibili, anche sull’originale,
i cartellini dei prezzi della merce!)
“Vogliamo ringraziare e salutare tutti i
venzonesi,gli amici, i clienti... che dal 1985, nella baracca, e poi dal 1989, quando
ci siamo trasferiti di fronte al duomo, fino ad oggi sono stati davvero in tanti
a passare di qui”. La chiacchierata con Clelia e Bruno, che il 12 maggio, con un brindisi di
saluto molto partecipato, hanno concluso la loro lunga attività di gestione del
Bar Trattoria da Bruno (la chiusura effettiva è poi avvenuta il mercoledì
seguente), si è aperta così, e insieme al saluto Clelia e Bruno hanno espresso
il loro compiacimento per un
passaggio di consegne che non lasciasse i Venzonesi senza il loro “angolo vista duomo”, augurando alle
Scaligere di poter continuare con la passione, con il piacere di dare ospitalità,
nelle miglior tradizione delle trattorie
di paese. La trattoria “da Bruno” infatti, e prima ancora il bar trattoria “da Battistina”,
è stato un crocevia di storie,di incontri e umanità...
Battistina aveva rilevato l’attività tra il ’50 ed il ‘52. La licenza era per trattoria e bar, sebbene Battistina conducesse di fatto il solo bar (una curiosità: non vi era somministrazione di super alcolici, in quanto il locale non era dotato di piastrelle e acqua corrente nei servizi igenici!), e per quanto non vi fosse un’insegna, tutti conoscevano il locale “da Spongjute”, che prima ancora aveva gestito la rivendita di frutta e verdura, situata dove oggi è il Salone Isa, per poi spostarsi in via Nazionale 6 (oggi via Mistruzzi, dove si trova il Bijù di Alessia), dove nella rivendita di frutta e verdura si potevano trovare anche articoli di cartoleria, souvenir, articoli militari, dolciumi, borse...
Battistina aveva rilevato l’attività tra il ’50 ed il ‘52. La licenza era per trattoria e bar, sebbene Battistina conducesse di fatto il solo bar (una curiosità: non vi era somministrazione di super alcolici, in quanto il locale non era dotato di piastrelle e acqua corrente nei servizi igenici!), e per quanto non vi fosse un’insegna, tutti conoscevano il locale “da Spongjute”, che prima ancora aveva gestito la rivendita di frutta e verdura, situata dove oggi è il Salone Isa, per poi spostarsi in via Nazionale 6 (oggi via Mistruzzi, dove si trova il Bijù di Alessia), dove nella rivendita di frutta e verdura si potevano trovare anche articoli di cartoleria, souvenir, articoli militari, dolciumi, borse...
La licenza completa per il bar fu conseguita dopo il
terremoto, e Battistina continuò a gestirlo, in baracca, dal 1977 al1985,
quando prese l’avvio il “Bar Trattoria da Bruno” di Clelia Passon, con Clelia,
appunto, in cucina. Nel 1989 finalmente l’approdo in centro storico,nella sede
che tutti abbiamo conosciuto e frequentato, dove la gestione ha continuato ad
essere familiare e la cucina tipicamente friulana e casalinga. Clelia e Bruno
parlano con una punta di commozione di una clientela affezionata, varia, di
turisti italiani e stranieri (inglesi,tedeschi...), molti dei quali sono
ritornati più volte, a distanza di anni, con le famiglie accresciutesi nel
tempo, con i bimbi che spesso, conosciuti da piccoli, ritornavano poi da adulti,
con le loro famiglie, portando la notizia dei vecchi venuti a mancare. E poi i
militari di leva,che anni dopo ritornavano con moglie e figli, a mostrar loro
dove avevano fatto la naia, e il
locale dove era possibile farsi cucinare le orecchiette fatte in casa dalla
propria madre, per conservare anche lontano da casa i gusti familiari.
I ricordi
e gli aneddoti sono tanti e fluiscono spontanei, tessendo una storia di
contatti umani, più ancora che una vicenda professionale. Un percorso lungo, intenso
ed intensamente condiviso, al termine del quale giunge la decisione di andare
in pensione, lasciando spazio ad una ragazza giovane e motivata.
Grazie,
allora, a Clelia, Bruno e Battistina per tutti questi anni, per la dedizione e la disponibilità, ed un augurio
sincero di godere lungamente la meritata pensione.
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