Domenica 22 aprile,
finalmente, con una semplice cerimonia, alla presenza di un centinaio di
persone assiepate in via Patriarca Bertrando sotto i loro ombrelli per ripararsi
da una pioggia battente, è stata
scoperta la targa a
ricordo di don Bellina, prè Pieri
Massangàt, apposta sulla facciata della casa di famiglia.
La prima volta che
ne avevamo fatto richiesta era sullo Sfuei n. 3 del febbraio 2010, con queste
parole: “Quali informazioni diamo ai
giovani venzonesi ed ai turisti sulla nostra storia e sui concittadini illustri,
se neppure una targa ricorda l’ultimo nel tempo, ma proprio per questo conosciuto, amato e stimato in ogni contrada
del Friuli, pre’ Antonio Bellina? Cominciamo col ricordarlo sulle mura della
sua casa natale? Dateci il vostro parere.” Una seconda volta abbiamo
richiamato l’attenzione sullo Sfuei n. 5 di agosto 2010, e poi ancora sullo
Sfuei n.11 del settembre 2011. A buon diritto, dunque, possiamo dire che
finalmente si è tributato il dovuto omaggio, e poco importa se
un’irriconoscente amministrazione non ha invitato a dire due parole il nostro
capogruppo, che tanto si è adoperato per questo tributo, e tanto e di cuore
avrebbe avuto da dire per commemorare lo stimato concittadino. Ciò che conta è
il risultato, la folla silenziosa che ha partecipato, assistendo anche alla
commemorazione ed alla proiezione del dvd su don Bellina nella sala
parrocchiale, troppo piccola per accogliere il pubblico numeroso, cui
un’amministrazione comunale più attenta avrebbe sicuramente messo a
disposizione il salone consiliare. Un’amministrazione a cui ora chiediamo di fare
la sua parte, rendendo disponibile, come promesso dall’assessore Di Bernardo
nella sua breve orazione commemorativa, uno spazio per custodire l’eredità
materiale e morale di don Bellina.
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