10 febbraio 2014

STORIA LOCALE



Abbiamo letto la nuova raccolta di ricordi che Roberto Maieron ha dato alle stampe di recente. Lo scritto completa la precedente fatica, estesa a tutto l’arco della sua vita, con notizie più circostanziate relative a particolari momenti ed al periodo della guerra 1940-45. Con uno stile semplice, permeato di umana partecipazione e gratitudine per i compagni dell’avventura terrena, l’autore fissa la memoria di persone e fatti che riguardano Venzone colpita dall’avvento della dittatura, dalle sventure del conflitto e dalla ricaduta degli avvenimenti che hanno sconvolto nazioni e continenti.
E’ interessante scoprire come la Storia venga vissuta nella piccola dimensione locale. Il lettore ne trae la conferma di giudizi definitivi, ma anche impensabili rovesciamenti di schemi radicati. Curioso è l’episodio dell’ufficiale tedesco occupante che intende promuovere una fiduciosa e, magari, gioiosa convivenza con la popolazione, aspramente ridimensionato dalle SS.
Non mancano versioni dei fatti accaduti che avvicinano ad una verità non ancora definita senza incertezze. Ci riferiamo, per esempio, al “delitto Giorgini”(1),  conosciuto dai Venzonesi di oggi solo grazie a memorie tramandate, o alla “esecuzione” di Monsignor Lucardi, di cui l’autore è stato testimone, sulle cui cause speriamo faccia luce il prossimo Bollettino degli Amici di Venzone
Il proporre argomenti ad un ulteriore approfondimento è un altro merito di Maieron al quale siamo grati per l’utile fatica con cui sottrae alla polvere del tempo il passato della nostra comunità.

 (1) Giorgini era uno squadrista. Al termine di una spedizione punitiva consumata a Venzone morì colpito da una fucilata all’altezza di Rivoli Bianchi sull’autocarro che riportava ad Udine le camicie nere. La propaganda fascista attribuì immediatamente la responsabilità ad un agguato dei “sovversivi”. L’autore di questa nota ricorda che in famiglia circolava altra versione dei fatti: il Giorgini era morto per un colpo fortuito dovuto ai sobbalzi del veicolo.  

Nessun commento:

Posta un commento