Il progetto della pista ciclabile che da Venzone raggiungerà Gemona (redatto dalla Comunità Montana del Gemonese) è un ulteriore esempio di come l’attuale Amministrazione consideri inutile coinvolgere la popolazione in decisioni che riguardano direttamente i cittadini, primi fruitori del percorso che diventerà pista, ossia la Strete Lungje, una strada bianca che si inoltra nella bella campagna a sud di Venzone, la quale è meta, oltre che dei proprietari dei fondi agricoli, anche di moltissimi camminatori, corridori e cicloamatori, non solo venzonesi, che la utilizzano per la loro attività fisica o per rilassarsi immersi in un ambiente agricolo-naturale.
Questa Amministrazione, malgrado i molti suggerimenti, non ha adottato la “politica partecipata” ossia un confronto aperto e costruttivo con la cittadinanza per coinvolgerla nelle scelte progettuali che la Comunità Montana del Gemonese ha individuato.
Questo modo di agire non avrebbe significato delegare ai cittadini le decisioni, bensì informarli su tutte le possibili soluzioni, valutare la più idonea, confrontarsi.
In fondo il termine “politica” significa amministrare la polis, ossia la comunità dei cittadini per perseguire il bene comune, e nell’antica Grecia questo implicava la partecipazione di tutti. Negli anni, purtroppo, ci siamo allontanati da questo significato e con una partecipazione attiva sempre più scarsa abbiamo delegato, a chi risultava eletto, le decisioni che ci riguardavano, senza tener conto che far parte di una democrazia non significa solo demandare o criticare, ma significa che siamo tutti corresponsabili delle conseguenze di decisioni e scelte sbagliate se non ci impegniamo a controllarle o se non proviamo ad opporci.
Avevamo chiesto all’Amministrazione nel Consiglio Comunale del 27 aprile 2012 (vedi Il Sfuei n°15 di giugno 2012) di rappresentare alla Comunità Montana l’opportunità di tener conto, in sede di redazione del progetto esecutivo della ciclovia Venzone - Gemona del Friuli, di alcune raccomandazioni che, a nostro parere, avrebbero potuto perfezionare la definizione e la fruizione dell’opera, tra le altre: “valutare la possibilità, per le strade attualmente adibite a percorsi di “campagna”, di pavimentazione con materiale stabilizzato in alternativa al conglomerato bituminoso (asfalto), e ciò al fine di conservare in modo più deciso le caratteristiche paesaggistiche del luogo”.
Risultato: la Strete Lungje verrà asfaltata.
Riteniamo tale intervento dannoso sia dal punto di vista paesaggistico, come da quelli della tutela del territorio e della fruizione dell’ambiente agricolo venzonese da parte di tutti, pertanto faremo il possibile per impedirne lo scempio paesaggistico.
Avevamo già considerato un errore l’asfaltatura della strada che conduce a Casali Scjs (incredibile la motivazione addotta di voler farvi arrivare i pullman!), provate ad immaginare se asfaltassero le strade che raggiungono gli agriturismi sparsi nella campagna toscana...oppure provate a pensare se qualcuno volesse fare passeggiate a cavallo...
Siamo favorevoli alla creazione di percorsi ciclo-pedonali purché questi non deturpino l’ambiente e siano realizzati in un’ottica di sostenibilità. Gli esempi non mancano, in Italia e all’estero ci sono centinaia di chilometri di piste ciclabili in aperta campagna, nelle quali si sono trovate soluzioni diverse per la pavimentazione del tracciato (fondi stradali con stabilizzanti ecologici in materiali terrosi o ghiaiosi associati ad emulsioni di resine vegetali con ottime caratteristiche drenanti, che non creano polvere, impediscono la crescita erbosa, distribuiscono i carichi in movimento, con una superficie resistente agli agenti atmosferici, etc...).
E’ l’ora di rivolgerci ai cittadini perché è il momento che questi vengano chiamati in causa. La prossima volta che camminerete lungo la Strete Lungje provate ad immaginarla asfaltata irreversibilmente. E’ questo che volete? Volete davvero che un bel tratto di campagna venga deturpato definitivamente?
Riteniamo l’ambiente e il territorio del Comune di Venzone risorse di pregio, questo particolare ambiente è ricco di opportunità, può creare un ritorno economico, ma solo mantenendo integro il suo aspetto agrario.
Ora tocca a noi e per questo siamo pronti a mobilitarci in difesa di un patrimonio naturale che è di tutti - e non solo dei venzonesi. Come Impegno Civico per Venzone abbiamo scritto un appello alla Comunità Montana affinchè riconsideri la scelta. Promuoviamo anche da subito una raccolta di firme per scongiurare questa opzione e chiediamo ai cittadini di unirsi a noi per sensibilizzare l’Amministrazione in tal senso. La sottoscrizione da parte di tanti venzonesi della petizione per la ADSL comincia a dare i suoi frutti come avete letto sopra, ed è di buon auspicio.
Se si vuole realizzare una ciclabile per tutti (reclinati, bici per disabili, bambini, etc) deve essere asfaltata; altri tipi di pavimentazione non sono idonei, basta vedere lo spreco di soldi per il tratto della FVG1 nei pressi di Grado: http://www.caar-bike.it/news/aggiornamento-sulla-palmanova-belvedere-seconda-parte/
RispondiEliminaOltretutto nell'ottica di creare una variante per il turismo al tracciato della FVG1 (perché va per Bordano???) devi fornire una soluzione di continuità con i tratti precedenti; ovviamente l'asfaltatura deve essere realizzata con tutte le caratteristiche tecniche necessarie ed utilizzando materiali di buona qualità, anche per evitare continue e costose manutenzioni. Se si deve fare che si faccia bene, altrimenti è meglio non farla. (P.S: quel tratto l'ho percorso e non ci vedo grandissimi pregi “naturalistici”...)