Con lo sbocciare della primavera abbiamo assistito al solito sconfortante spettacolo della scomparsa della Venzonassa: passando sul ponte che porta in Piazza Dogana, invece del torrente, l’unica cosa che il nostro sguardo incrocia è una massa informe di vegetazione che ormai, ad estate cominciata, risulta molto rigogliosa, ma tristemente invasiva.
Ora, a prescindere dalle questioni più legate alla sicurezza in cui non ci addentriamo (è evidente anche ai non addetti ai lavori che piante e arbusti possono diventare ostacolo al normale flusso delle acque), di sicuro una manutenzione ordinaria permetterebbe una diversa fruizione, non solo di ordine estetico, del bel torrente.
La legge regionale di riferimento (legge n.16 del 3 luglio 2002) è chiara in materia: tutto ciò che riguarda la manutenzione dei corsi d’acqua nelle tratte interne al centro abitato è competenza delegata dalla Regione ai Comuni. Si parla di pulizia mediante la rimozione di sassi e ghiaia, di piante e arbusti, ma anche di rifiuti solidi; di interventi di sfalcio e di taglio dei cespugli, arbusti e piante, oltre alla manutenzione degli argini.
Nell’attuale situazione della Venzonassa l’intervento sarebbe sicuramente ingente anche e soprattutto in termini di costi, ma è certo che se non si interviene la situazione anno dopo anno non potrà che peggiorare. Sarebbe almeno auspicabile, in attesa di un intervento maggiormente risolutivo, il taglio delle ramaglie e dei cespugli, che sono ormai diventati degli alberi.
Allo scopo si potrebbero coinvolgere i volontari della Protezione Civile, sempre disponibili in situazioni del genere, per arginare l’eccedere della vegetazione, ovviamente previo un accurato piano di lavoro, organizzato dal Comune.
Grazie all’interessamento del nostro capogruppo presso l’ufficio regionale preposto (Direzione Provinciale dei Lavori Pubblici di Udine), sappiamo che la Regione programma, in generale, i lavori sui corsi d’acqua maggiori, come sta facendo sul Fella in Comune di Venzone, con interventi di manutenzione ordinaria (Programma 2011 di sistemazione idrogeologica per 40.000 euro), ma per un intervento più radicale il Comune dovrebbe interpellare ulteriormente la Regione, come ha fatto in passato, con una specifica richiesta documentata che preveda un progetto, un piano sicurezza, un’assicurazione, e quanto necessario, e che includa altresì lo sradicamento della ceppaglia, di certo l’intervento più oneroso, proprio nel tratto cittadino della Venzonassa.
Certo è che non possiamo ricordarci del nostro torrente solo quando, a causa della calura estiva, lo vogliamo forzosamente e artificialmente trasformare in una piscina ad esclusivo scopo di divertimento.
Aspettiamo fiduciosi la prossima primavera...
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