Indignatevi! Troverete situazioni concrete che vi indurranno a intraprendere un’azione civile risoluta. Cercate e troverete!
Stéphane Hessel
Il 28 febbraio l’Amministrazione comunale ha risposto alla richiesta, di cui vi avevamo informati nel precedente numero dello Sfuei, circa il costo sostenuto per la Consee nel 2010: i tre numeri -maggio, ottobre e dicembre- sono costati 3.317,56 €.
Il 2 marzo la Giunta comunale ha approvato all’unanimità la delibera 134, che riportiamo testualmente:
“La Giunta Comunale, dato atto che l’Amministrazione Comunale ha attivato un’iniziativa di collegamento con la cittadinanza attraverso la pubblicazione di uno strumento d’informazione per divulgare, anche alle famiglie originarie di Venzone e non residenti, un’efficace panoramica dell’azione amministrativa, intitolato “La consee”; ritenuto di dare specifiche indicazioni al Funzionario competente in relazione all’assunzione dell’impegno di spesa per l’iniziativa che riguarda anche per l’anno in corso; [...] all’unanimità, delibera
1. di dare atto di quanto esposto nelle premesse;
2. di incaricare il Funzionario Responsabile del Servizio competente ad assumere l’impegno di spesa nel limite complessivo di € 3.700,00.-, per l’elaborazione e diffusione di un foglio d’informazione sull’azione amministrativa del Comune nei settori di maggiore interesse intitolato “La consee”;
3. di dichiarare con votazione unanime separata, attesa l’urgenza, il presente atto immediatamente esecutivo.”
I due fatti sopra riportati (la risposta alla nostra interrogazione e la delibera di Giunta) ci comunicano, se posti in relazione, una realtà inquietante: l’Amministrazione comunale, attraverso La Consee, al costo di 3.317,56 € afferma, dimostrando pertanto di esserne convinta, di aver “attivato un’iniziativa di collegamento con la cittadinanza” e fornito “un’efficace panoramica dell’azione amministrativa” e pertanto stanzia urgentemente la stessa cifra dell’anno precedente per continuare “l’elaborazione e diffusione di un foglio d’informazione sull’azione amministrativa del Comune nei settori di maggiore interesse intitolato La Consee”.
Per quanto sia sotto gli occhi di tutti, ripercorriamo il contenuto de La Consee 2010 (è presto fatto), alla luce di quanto sopra: delle 11 facciate del numero di dicembre, una sola era dedicata all’azione amministrativa (borse lavoro giovani; manutenzione del territorio); andando a ritroso, nel numero di ottobre troviamo qualcosa sul “nuovo centro sportivo”, qualche riga sul centro polifunzionale di Portis, il centro estivo, l’annuncio della mostra fotografica di Antonio Majaron; nel numero di maggio notizie sugli appalti in corso, fotovoltaico e bonus gas. Queste scarne informazioni sull’operato dell’amministrazione ci sono costate oltre 1.100,00 € per ciascun numero!
Se come cittadini ci sentiamo presi in giro, come redattori de Il Sfuei non possiamo che essere sconcertati dalla leggerezza con cui l’Amministrazione assolve al compito di informare e dalla scarsa oculatezza con cui spende il denaro pubblico, ossia quello di tutti noi. Come tutti sapete, Il Sfuei è autofinanziato, è pertanto naturale che per la stampa siano stati richiesti preventivi e sia stato valuto il rapporto qualità-prezzo delle offerte. Come tutti sapete, La Consee è finanziata da noi contribuenti, è pertanto doveroso che per la stampa siano stati richiesti preventivi e sia stato valuto il rapporto qualità-prezzo delle offerte. Ebbene, l’ultimo numero de Il Sfuei ci è costato 230,00 €. E’ meno corposo, direte voi, e vi sbagliate: usa meno carta, ma è più lungo, di circa un terzo. Certo non viene indirizzato nominativamente alle famiglie, ma ci sembra importante rinunciare, in nome del risparmio e della qualità, ad inutili fronzoli. E questo per limitarci ad un confronto quantitativo, visto che sulla qualità de La Consee ci siamo già espressi, e sulla nostra sarete voi a fare le vostre considerazioni.
In conclusione, il nostro intento non è quello di subornare la sospensione della Consee, raccogliendo il mormorio o le dichiarazioni esplicite di tanti cittadini che la ritengono inutile (se non per l’ultima facciata, ci dicono, che riporta orari, per altro non sempre aggiornati, di uffici, ambulatori e farmacia), o di suggerire valide alternative per impiegare i 3.700,00€ (più borse lavoro per i giovani, aiuti alle famiglie in difficoltà o agli anziani, sgravi fiscali, per esempio sulle immondizie, investimenti in energie rinnovabili... 2 anni di Consee costano quanto lo specchio solare di Pontebba!), tutt’altro: la nostra richiesta è che i propositi e le dichiarazioni coincidano con i fatti e che il giornalino comunale, che solo la terza amministrazione Pascolo è riuscita a dare alla luce, non continui a tradursi nell’inutile e costoso spreco di carta che è stato sino ad ora.
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