E se volessimo leggere qualcosa sul bullismo? E se a leggere volessero essere dei bambini o dei ragazzi? O se, ancora, fossimo noi adulti a voler proporre a qualche ragazzino troppo timido, o troppo violento e sfrontato, una lettura che lo faccia riflettere appassionandolo, e soprattutto confrontandosi da solo con argomenti dei quali è così difficile parlare con gli adulti? Abbiamo posto queste domande ai nostri bibliotecari, che ci hanno consigliato tre testi presenti in bilbioteca.
Il primo, simpaticamente intitolato Un bullo da sballo (di M. A. Garavaglia), è adatto ai bambini della scuola elementare. Tale è infatti l’età dei protagonisti, Simone e Davide, il bullo e la sua vittima che, nel corso della vicenda, si scopriranno non così diversi, ed entrambi bisognosi di amicizia.
Il secondo, Non chiamatemi Ismaele dello scrittore australiano M. G. Bauer, è rivolto ai ragazzi della scuola media. In questo caso i protagonisti sono Ismaele, “vittima” di un nome troppo difficile (per il quale i suoi genitori si sono ispirati nientemeno che al romanzo di Melville, Moby Dick) che gli attira gli scherzi di tutti, ed in particolare di Barry, il bullo, che verrà smontato con la forza... della parola e dell’ironia.
Il terzo è un saggio di Emanuele Bertoni e Daniele Fedeli, docente di Pedagogia Speciale presso l’Università degli Studi di Udine, che molti venzonesi hanno conosciuto come relatore in occasione della conferenza “Cadere nella rete. Rischi, segnali premonitori ed interventi educativi di fronte alla realtà virtuale”, da lui tenuta a Venzone in gennaio. Nel saggio in questione, dal titolo Il bullismo: dalla teoria alla ricerca, viene presentato il fenomeno nella sua complessità, i dati relativi all’incidenza in Friuli Venezia Giulia, le strategie di prevenzione, gli scenari presenti e futuri di possibili interventi.
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