Riceviamo da Monsignor Bertossi, pievano di Sant’Andrea, la comunicazione di un’iniziativa di solidarietà a favore degli amici genovesi, che portiamo volentieri a conoscenza della popolazione.
Trentacinque anni fa, nella drammaticità dell’immediato post-terremoto, nelle tendopoli prima e durante la profuganza a Lignano nell’autunno e inverno ’76, Venzone ha conosciuto la solidarietà dell’Arcidiocesi di Genova gemellata alla nostra Pieve, solidarietà espressa in denaro e in opere strutturali e soprattutto dalla presenza dei volontari coordinatati dall’ Auxilium-Caritas di mons. Piero Tubino. Fu una presenza connotata dall’intensità dei rapporti umani. Coloro che tra noi hanno vissuto quei momenti hanno ancora davanti agli occhi i volti di quei giovani e quelle ragazze con cui nacquero amicizie che ancora permangono: uno per tutti don Pietro Lupo. E come non ricordare la presenza della comunità delle suore cappuccine di m. Francesca Rubatto che con la loro assistenza alle famiglie, agli infermi e agli anziani operarono tra noi per ben quindici anni?
Abbiamo rivisto quasi tutti questi amici genovesi, assieme all’allora neo-arcivescovo di Genova mons. Dionigi Tettamanzi, nell’agosto del 1995 per l’apertura al culto del duomo. Fin quando le condizioni di salute lo hanno permesso, ogni anno nell’anniversario del terremoto o per la sagra del duomo, don Lupo e una rappresentanza di questi amici hanno tenuto vivo questo legame di amicizia con la loro puntuale presenza. Tutt’ora permangono due reciproche visite per uno scambio simbolico: per la domenica delle Palme loro ci portano le “palmette” e per la prima domenica d’Avvento noi portiamo loro la “corona d’Avvento”.
E’ stato proprio in occasione di quest’ultima visita il 21 e 22 novembre che abbiamo manifestato all’Arcivescovo di Genova la nostra volontà di partecipare con un contributo che esprimesse la nostra solidarietà agli alluvionati di quella città. Abbiamo concordato di portare le offerte raccolte durante questo tempo di Avvento alla Caritas genovese, che ha un progetto di aiuti mirati alle famiglie disastrate e più bisognose, quelle che nell’alluvione hanno praticamente perso tutto.
Chi volesse partecipare a questo intervento di solidarietà che intende manifestare anche la nostra riconoscenza per quanto abbiamo ricevuto al tempo del terremoto, oltre alla possibilità delle offerte durante le messe domenicali, può rivolgersi direttamente al pievano (tel.: 0432 985032).
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