Riceviamo e pubblichiamo la lettera indirizzata al nostro Sindaco in occasione del 40° di fondazione dell’Associazione “Amici di Venzone”, dal presidente Remo Cacitti. I nostri lettori conoscono l’attività degli Amici di Venzone che contano fra i soci persone di grande valore legate al nostro paese ed alla nostra gente da affetto disinteressato. I Venzonesi sanno che questi nostri Amici sono impegnati a promuovere la conoscenza della nostra storia e della nostra cultura. Perciò si augurano che gli Amministratori in carica, sospettosi verso chi non ha preclusioni per forze ed idee provenienti dall’esterno e propensi ad attribuire a chi dissente propositi negativi, provino invece a non sprecare le energie e le risorse intellettuali disponibili.
Forse è ancora opportuno ricordare che chi sa utilizzare al meglio le capacità di tutti, non sminuisce i propri meriti, ma li accresce aggiungendovi anche quello di saper volgere a buon fine le critiche e le idee altrui.
E’ ben noto il detto che un buon capitano fa avanzare il suo veliero anche sfruttando i venti contrari!
Signor Sindaco,
il 2 ottobre si è commemorato nella Sala consiliare del Municipio, con una sobria ma elevata e partecipata cerimonia, il quarantennale della fondazione dell’Associazione Amici di Venzone, l’ente che ha contribuito in questi decenni, in maniera determinante, non soltanto alla valorizzazione dello straordinario patrimonio storico -artistico della città, ma, in maniera se possibile ancor più incisiva, al progetto di riedificazione del centro storico dopo i terremoti del 1976.
Ora né Lei né alcun rappresentante di codesta Amministrazione, che pure hanno concesso l’utilizzo della Sala, ha ritenuto di dover partecipare all’evento e neppure d’inviare un indirizzo di saluto. Il fatto mi sembra estremamente grave, in considerazione - se non altro - dei rapporti formali che dovrebbero intercorrere tra un’Amministrazione comunale e una prestigiosa istituzione culturale, quale la nostra, operante da quattro decenni sul territorio.
In realtà, il disinteresse Suo e della di Lei Amministrazione confermano, se mai se ne avvertisse il bisogno, quella che considero una ormai cronica incapacità -umana, culturale e politica- di reggere, almeno per quanto concerne la gestione del patrimonio culturale (l’unica, vera risorsa della città), la cosa pubblica, come documenta l’assoluto degrado in cui versa il centro storico.
Mi conforta, in ogni caso, lo sconcerto con cui molti cittadini venzonesi, presenti all’affollata cerimonia, hanno commentato la latitanza di codesta Amministrazione.
Vorrei pertanto assicurarLe -per quanto non gradito paventi essere costì valutato il nostro impegno- che noi continueremo nel nostro lavoro, contando anche sul doveroso contributo che un Ente locale deve garantire all’associazionismo sul proprio territorio.
Il Presidente
prof. Remo Cacitti
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