Iniziata nel 1996 per espressa volontà del compianto Gjgj Moret cui è intitolata, è giunta alla sedicesima edizione la Rassegna organistica che ogni settembre si tiene sul “Callido” del Duomo. E’ riconosciuta come una delle più consolidate e qualificate manifestazioni musicali della Regione. A sostegno di ciò basterebbe citare la serie di organisti e musicisti di fama internazionale che vi hanno partecipato. Evitando graduatorie per fama e merito, è sufficiente guardare ai numeri: in sedici stagioni sono stati tenuti ben 67 concerti, di cui 48 per solo organo, 2 per organo e voci, 17 per organo e strumenti solisti o con ensembles prestigiosi quali il “415”, La Pifaresca, la ungherese Cappella Savaria, Ler Cornets noirs, Ventosum, Les Trompettes des Plaisirs, Le Concert brisè, lo sloveno Musica cubicularis e, per l’ultimo concerto della rassegna di quest’anno, Atalanta fugiens. Complessivamente nel corso di questi tre lustri sono stati eseguiti e registrati oltre 400 brani – di cui si tiene un dettagliato data base – da opere di musicisti famosi. Ciò che tuttavia maggiormente gratifica gli organizzatori (Fabbriceria e direzione artistica) della Rassegna sta sul piano dei rapporti umani: la simpatia che si instaura con gli artisti, noti o meno noti, da qualsiasi parte d’Europa provengano, grazie alla “vivibilità” di Venzone, alla “magia” visiva, acustica e mistica del Duomo, all’alta qualità dell’organo e alla cordiale ospitalità loro riservata. Tutto ciò nel corso di questi anni ha avuto come riscontro positivo un allargamento in ambiti europei della notorietà di Venzone, del suo Duomo, del suo organo e della rassegna.
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