Avete presente il gioco enigmistico “Aguzzate la vista”, in cui il lettore deve confrontare due vignette e scovare minime differenze? E’ un metodo semplice per allenare gli occhi e la mente a guardare situazioni apparentemente simili, ma che si differenziano in qualche particolare.
Spesso sullo Sfuei abbiamo anche noi “giocato” al confronto, raccontandovi cosa accade in paesi a noi vicini; lo scopo era suggerire di osservare gli altri per allenarci a trovare le differenze e i diversi modi di gestire situazioni, apparentemente anche molto simili tra loro. Non era un semplice criticare, ma un modo di raccontarci, un informare i lettori su come avremmo agito noi se fossimo al governo del paese. Degli amministratori si tende a dire “tanto sono tutti uguali”: ebbene, noi non crediamo sia vero, ma che al contrario anche piccole differenze siano determinanti e continueremo a sottolinearle. Tutto questo per facilitare, un domani, una scelta consapevole tra vari candidati.
Giochiamo dunque al “confronto” parlando di Politica: crediamo fortemente che debba avere un’etica morale che non riscontriamo più nei politici che ci rappresentano, i quali dovrebbero considerarsi portavoce dei loro concittadini e per questo operare sempre nel massimo rispetto, verso chi li ha votati in primo luogo, ma di tutti i cittadini in egual misura, senza favoritismi personali o simpatie politiche. Per questo troviamo deprecabili atteggiamenti, ormai sempre più frequenti, di “voltagabbana”, di collaborazioni poco chiare, di posizioni che non possono più rappresentare la volontà di chi nell’urna ha preferito alcuni rispetto ad altri. Riteniamo che l’atteggiamento coerente, in caso di un cambio di idee o posizioni, debba essere il rassegnare le dimissioni, perché se in politica la mediazione è ovviamente necessaria per ottenere risultati, il compromesso ad ogni costo non lo è altrettanto e non possiamo giustificarlo perché questo porta ad un tradimento dei valori per cui ci si è candidati e nei quali gli elettori si sono riconosciuti.
Proprio nel rispetto degli stessi elettori ci sono Amministrazioni che credono e attuano costantemente la “politica partecipata”, cioè una politica fatta di dialogo con i cittadini, di confronto, di ascolto. Quella politica che per noi è alla base di una buona e moderna amministrazione ed è il cuore del nostro programma, perché è l’unica forma di amministrazione che ottenga i risultati migliori per un territorio, nel rispetto delle esigenze dei singoli. Con una politica partecipata i cittadini venzonesi sarebbero stati coinvolti e ascoltati in merito alla ricostruzione delle mura o allo spostamento della scuola d’infanzia, solo per citare i temi più importanti, ma anche su moltissime altre iniziative che, magari settorialmente coivolgono poche persone, ma che nel loro insieme interessano tutti.
Continuando con il gioco ci possiamo abituare a guardare altri centri storici (magari durante le nostre ferie) o a leggere le notizie, anche nazionali, per poter scovare la differenza. Un esempio sono i Comuni cosiddetti “virtuosi” che si sono riuniti tra loro per una più efficace salvaguardia dei loro beni storici ed un miglior utilizzo delle loro risorse. Il nostro Comune invece ha tentennato parecchio prima di aderire alla raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti (raccolta che permette un riciclo in percentuali elevate), ed ha appena terminato la costruzione di una nuova palestra senza nemmeno prevedere delle forme alternative di approvvigionamento energetico.
Ci sono poi Comuni i cui amministratori, consci della crisi, si sono ridotti del 50% i compensi (50%!) per accantonarli in un fondo comunale per le necessità del paese, così da non dover diminuire i fondi destinati ad associazioni ed enti locali, per aiutare la gestione economica delle scuole comunali, per aiutare chi si trova in difficoltà per mancanza di lavoro, ecc.
Non ci risulta che l’attuale Amministrazione venzonese abbia ridotto i compensi, ma ha di certo aumentato il numero di assessori: noi cittadini ci siamo per caso accorti dei risultati di questo aumento o di migliorie rispetto all’Amministrazione precedente?
Senza contare la “sparizione”, peraltro già annunciata durante la campagna elettorale, del nostro Sindaco, per lasciare la strada alle “nuove leve”. Ci piacerebbe sapere se a questa uscita di scena, anche se parziale, corrisponde una diminuzione del compenso. E’ infatti nostra opinione, nel rispetto di un’etica politica, che la candidatura a ricoprire un ruolo pubblico debba corrispondere ad un impegno costante ed ad una serietà ad una moralità per la carica ricoperta durante tutto il mandato e che questo impegno non debba, a nostro avviso, venire mai declassato o irriso con la vincita di una “coppa chiosco”.
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