Il titolo di questo articolo richiama la strofa di una canzone che sintetizza un concetto cardine del modo in cui il nostro gruppo concepisce la politica. Il rischio che si nasconde dietro il voto è quello di delegare tutte le decisioni ai politici, siano essi membri di un Parlamento o di una Giunta Comunale. L’idea che come gruppo perseguiamo è invece opposta, il cittadino deve essere parte attiva delle decisioni che vengono prese, facendo sentire la propria voce ed influenzando le decisioni. Per realizzare questo non basta l’impegno e la volontà dei cittadini a prendere parte alle decisioni, ma soprattutto è necessaria la disponibilità e l’ingaggio da parte degli amministratori, nel nostro caso di quelli locali. Questi devono essere in grado di presentare alla popolazione la propria visione delle problematiche, fornendo le possibili soluzioni; organizzando e gestendo momenti di scambio pubblici in cui le proposte vengono discusse e modificate, per renderle aderenti ai bisogni reali della popolazione.
Questo approccio alla politica non deve essere confuso con una carenza di idee o con incapacità decisionale, in quanto questo processo può essere attivato solamente se un’amministrazione ha le idee chiare ed è in grado di presentare la propria prospettiva di miglioramento della comunità. Questo avviene in prima battuta all’interno del processo elettorale, in cui il programma svolge la funzione di sintesi delle proposte; ma è nella fase seguente alle elezioni, quando le idee devono lasciare la carta e confrontarsi con la realtà, che questo metodo permette all’intera comunità di concorrere a costruire la decisione finale. Questa fase di condivisione è fondamentale, in quanto riesce a dar voce ai cittadini, non solo agli elettori, dando loro la possibilità di attirare l’attenzione dei decisori su argomenti e problematiche che ritengono importanti.
Ulteriore vantaggio di questo metodo decisionale si ritrova nella capacità di valorizzare le risorse del territorio, evitando la realizzazione di opere inutili oppure di attuare interventi che si sovrappongono a quelli realizzati dalle associazioni o dagli altri Enti che agiscono sul territorio.
Il concetto di partecipazione si lega inevitabilmente a quello di trasparenza, ovvero alla possibilità dei cittadini di accedere alle informazioni rispetto alle decisioni che li riguardano, togliendo i sigilli alle tante stanze dei bottoni, entro le cui mura troppo spesso vengono prese decisioni che ricadono sulla collettività.
Per concludere, le decisioni condivise valorizzano la comunità, permettono di evitare gli sprechi di risorse e realizzano interventi che effettivamente rispondono alle necessità dei cittadini; per questo riteniamo fondamentale basarci su questo metodo e promuoverlo quale fondamento della nostra visione di amministrazione locale.
Federico Di Bernardo
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