Nello scorso numero, vi ho esposto il modo d’intendere, mio e del gruppo, su cosa significhi amministrare. Ero partito da una riflessione circa l’importanza di identificarsi e riconoscersi nel proprio Comune, ed in quest’ottica avevo sottolineato i principi di trasparenza, impegno e responsabilità, sulla base dei quali il gruppo di Impegno Civico vuole avviare una politica realmente partecipata.
Prendiamo ora in considerazione il ruolo che ci proponiamo di dare al Consiglio Comunale.
Con l’attuale legge elettorale sui Comuni, si vota il Sindaco, quale unico rappresentate della volontà dei cittadini. Successivamente lo stesso delega le varie funzioni ad un gruppo ristretto di Assessori, formando così la Giunta Comunale che adotta provvedimenti e delibere che vengono poi ratificate dal Consiglio Comunale.
Proprio per quest’ultima condizione la funzione del Consiglio Comunale, secondo noi, viene ridotta ad una scarsa attività dialettica e di confronto, a poche deliberazioni tecnico-amministrative (bilancio, varianti, regolamenti ecc) e a quella di mero organo di ratifica di atti già assunti dalla Giunta Comunale.
Per noi, svolgere la funzione di “indirizzo e di controllo” del Consiglio Comunale (come recita l’art. 42 del Testo Unico degli Enti Locali) dovrebbe significare “dettare” le modalità di comportamento dell’Amministrazione nella generalità dei casi e quindi restituire il ruolo di protagonisti ai consiglieri nella progettualità e nella rappresentanza della volontà popolare.
Ecco dunque che durante il Consiglio Comunale, al di là delle adozioni formali, si dovrebbero dibattere, confrontare idee e suggerimenti di tutti su temi di valenza comunale.
E’ in quest’ottica che vorremmo portare all’ordine del giorno del Consiglio Comunale anche argomenti che non necessitano atti deliberativi ma che sono di importanza generale, al fine di far conoscere alla cittadinanza gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale.
Il Consiglio Comunale dovrebbe inoltre svolgere un’azione di controllo e verifica delle scelte politiche ed essere il più possibile “partecipato” dalla cittadinanza. A questo proposito ci proponiamo di convocare i Consigli Comunali (se possibile in base alle norme dello Statuto) anche nelle frazioni, rendendoli itineranti. Intendiamo inoltre, sull’esempio di una pratica ormai attuata da molti Comuni (anche friulani, come si può vedere dai siti web di Grado, Lignano, Latisana, Monfalcone...), registrare e rendere scaricabili dal sito le sedute di consiglio, o almeno le loro parti salienti, in modo che i cittadini interessati possano seguirne i lavori anche se impossibilitati a presenziare di persona.
Insomma, vorremmo evitare che, durante gli argomenti posti all’ordine del giorno in Consiglio Comunale, i consiglieri siano estranei alla discussione o non partecipi e alzino la mano solamente per votare.
Marino Ambrosino - candidato Sindaco
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