Da un po’ di tempo sul sito web del Comune di Venzone compare la dicitura “Monumento nazionale e in fase di richiesta iter patrimonio dell’Unesco”. Che la nostra bella cittadina sia monumento nazionale è risaputo, che sia candidata a divenire patrimonio dell’Unesco è qualcosa di cui nessuno di noi sa o ha mai letto nulla.
Abbiamo perciò deciso di vederci chiaro, anche perché crediamo di non essere i soli ad esserne all’oscuro e ad aver voglia di togliersi questa curiosità.
Abbiamo cercato di informarci e di documentarci ma non siamo riusciti a trovare nulla se non generici e frettolosi richiami alla dicitura presente sul sito del Comune, come ad esempio il comunicato stampa apparso in occasione del convegno del Lions Club di Venzone su “Città Murate. Storia, gestione, valorizzazione e sviluppo” tenutosi il 26 maggio 2012. Sul sito web della Commissione nazionale per l’Unesco (l’ente deputato ad accogliere le richieste di candidatura) il nome di Venzone non compare in alcun luogo. Ci siamo quindi rivolti dapprima all’Assessore alla Cultura e poi al Sindaco che ci ha illustrato il progetto dell’Amministrazione Comunale (che risale ad alcuni anni fa) e messo al corrente di quanto è stato fatto sinora. L’intenzione era quella di proporsi assieme a Gemona quale modello di ricostruzione post terremoto.
C’erano stati alcuni incontri tra i rappresentati dei due Comuni nel corso dei quali l’idea era stata valutata e discussa, ci si era anche messi al lavoro ma ben presto, anche a causa della mole e della complessità dell’impegno richiesto, il percorso si era interrotto. Il progetto non è stato né sconfessato né abbandonato, ma di fatto nulla di concreto è stato realizzato, né alcun passo ufficiale è stato compiuto.
Il prestigioso riconoscimento non è quindi imminente e non lo sarebbe nemmeno se il cammino a suo tempo intrapreso dovesse ripartire domani. L’iter è infatti lungo e complesso (può durare anche ben più di 5 anni) e prevede una fase preliminare che si svolge a livello nazionale. In essa sono coinvolti ben tre distinti organismi il cui parere favorevole è condizione indispensabile per l’accoglimento della domanda: la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, uno o più Ministeri incaricati di svolgere l’attività istruttoria (acquisire le informazioni necessarie, fare le valutazioni, entrare nel merito della candidatura) ed infine il Ministero degli Esteri che dà il suggello alla richiesta e la inoltra al Segretariato Unesco di Parigi per l’ok definitivo.
Detto ciò la dicitura presente sul sito web rischia di creare false aspettative e speranze premature. Non sarebbe meglio toglierla almeno fino a quando un primo passo ufficiale verrà compiuto?
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