La Regione ha da poco annunciato di voler investire 400.000 € per la riqualificazione delle piccole stazioni ferroviarie. Tale somma rappresenta una buona fetta dei 498.000 € che Trenitalia S.p.a., concessionaria del servizio di trasporto pubblico, ha versato alla Regione a titolo di penale per le inadempienze contrattuali relative all’anno 2011 (ritardi, soppressioni ed altri disservizi). I fondi, ha precisato l’assessore Mariagrazia Santoro, saranno utilizzati per la sistemazione dei locali e delle strutture e per il miglioramento dei servizi offerti.
Da noi la notizia è stata accolta con particolare soddisfazione dal Comitato pendolari Alto Friuli che da anni denuncia e documenta la stato di degrado e di abbandono in cui versano le piccole stazioni della linea Udine – Tarvisio e che nel 2011 presentò alla Regione un progetto chiamato “Adotta una stazione” volto a valorizzare e migliorare l’offerta dei servizi presenti nelle stazioni minori dell’Alto Friuli.
Lungo la “storica” Pontebbana non c’è una stazione che si salvi e Venzone (come abbiamo scritto su Il Sfuei di ottobre 2012) è quella che sta peggio di tutte. L’unica certezza è che i treni (salvo soppressioni) arrivano, si fermano e ripartono mentre tutto il resto manca: personale, biglietteria, sala d’attesa, servizi igienici. A Carnia non se la passano molto meglio, ma lì almeno una biglietteria automatica e la sala d’aspetto ci sono.
Pare che anche l’Amministrazione Comunale se ne sia finalmente accorta a giudicare dall’articolo apparso sul Messaggero Veneto del 28 luglio nel quale il nostro assessore Fabio Di Bernardo denunciava i problemi igienici causati dalla chiusura dei bagni nelle due stazioni locali.
Considerato che altrove la situazione è pressappoco la stessa è chiaro che questi 400.000 € fanno gola a molti e non basteranno di certo per tutti.
La gestione dei fondi è affidata alla Regione che deciderà come spenderli assieme agli enti locali e Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., sentiti i Comitati dei pendolari.
Vogliamo sperare che la nostra Amministrazione, che su questo tema in passato (a parte l’isolato ed estemporaneo annuncio a mezzo stampa di cui abbiamo dato conto) non ha certo brillato per iniziativa, non si lasci sfuggire questa ghiotta occasione per far finalmente sentire la propria voce.
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