L’autunno con le sue giornate più corte e più fresche ci spinge a chiuderci in casa e quale migliore medicina, per combattere quella sottile malinconia che a volte può manifestarsi con il cambio stagione, dell’intima serenità che regala la lettura di un buon libro e della successiva gioia di poterla condividere con amici e parenti?
Ecco allora due delle ultime novità disponibili presso la nostra biblioteca. Per
le donne, e per tutti gli uomini che le donne dicono di amarle, L’amore rubato di Dacia Maraini, otto storie di denuncia, otto episodi ispirati ad una realtà che ogni giorno ci mostra mogli e compagne in balìa di coniugi, fidanzati e amici violenti, uomini che pensano di possedere la donna che amano.
La seconda proposta invece è “un libro fatto di libri”, come Romano Montroni scrive nella sua prefazione de I libri ti cambiano la vita. Cento scrittori raccontano cento capolavori dove i cento scrittori ci raccontano quale libro abbia cambiato la loro vita, e soprattutto qua- le potere abbia la lettura. Un libro non cambia la vita, ma rubando le emozioni di Ginevra Bompiani “i libri ti costruiscono la via, la ondeggiano, la sprofondano e poi la sollevano, come un sentiero in cresta fra le colline.”
Ultima segnalazione per chi non l’avesse ancora visto, o volesse rivederlo, in biblioteca è ora disponibile il dvd La fabriche dai predis la videointervista a prè Toni Bellina di presentazione della sua opera.
Le novità non riguardano solo i nuovi libri, e coloro che negli ultimi mesi hanno preso almeno un libro a prestito, se ne sono accorti quando è stata loro recapitata una tessera nominativa. La nostra biblioteca, infatti, si sta rinnovando avendo aderito al Sistema Bibliotecario del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale che raggruppa 14 biblioteche, per lo più di area montana, con l’obiettivo di ottimizzare al massimo le risorse umane, valorizzare le dotazioni documentali e fornire un sempre miglior servizio alla popolazione residente sul territorio, anche rendendo omogenee le varie strutture e le varie competenze.
Il lavoro che ne consegue non è perciò indifferente per i bibliotecari che devono, a volte, omologarsi alle altre strutture, cambiare tipologia di aggiornamento ed approvvigionamento, ma soprattutto catalogare ed inserire in rete tutti i volumi a loro disposizione.
Un lavoro enorme, insomma, che persegue l’obiettivo finale di sensibilizzare la popolazione alla lettura e, più in generale, far crescere una consuetudine alla frequentazione della biblioteca quale centro anche di aggregazione sociale, soprattutto per i più anziani e per i più piccoli (con iniziative quali Nati per leggere).
Chissà se anche le numerose scatole ammassate sulle pareti in fondo alla biblioteca perseguono lo stesso obiettivo, perché, ad osservarle, non si percepisce una piacevole innovazione, semmai il disagio per chi in biblioteca lavora e per chi la frequenta e ci deve camminare a fianco stando attento a non urtarle.
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