Nella ricca serie di articoli pubblicati sulla stampa locale da parte della nostra Amministrazione, in particolare da parte dell’assessore Fabio Di Bernardo, spicca l’articolo dedicato a Venzone dal settimanale Vita Cattolica del 27 settembre dall’eloquente titolo: “Lavori pubblici in fermento”. Vi si annuncia la costruzione
di una strada tra borgo Rozza e San Giacomo, il recupero delle mura, lo svuotamento del fossato a nord-est ma, soprattutto, viene illustrata modestamente dall’assessore Di Bernardo la chiave di tanto successo: “bisogna dedicare tanto tempo alla vita amministrativa”. Già, così tanto tempo da non riuscire a far partire in tempo utile un bando per lavori di pubblica utilità; così tanto tempo da non riuscire a comunicare ai propri concittadini attraverso la costosissima La Consee. Abbiamo già avanzato il dubbio che non siano i concittadini i veri destinatari di tali annunci, sarebbe infatti arduo affermare di fronte ai venzonesi, come fa Di Bernardo nello stesso articolo, che quello di piazza Municipio è stato “un lavoro eseguito a tempo di record, in soli due mesi”. Per non parlare dell’annuncio di un nuovo centro diurno per anziani nell’ex asilo, esplicitamente smentito dal Sindaco in un Consiglio Comunale di alcuni mesi fa; per non parlare del fossato nord, ingombrato certo delle macerie del terremoto, ma anche (a nord-ovest) da quelle ivi fatte scaricare dall’Amministrazione a seguito dei lavori di scavo per la nuova palestra...
Come se non bastasse, il Messaggero del 6 ottobre intervista nuovamente l’immancabile assessore Di Bernardo che a proposito della chiusura dell’ufficio postale dichiara: “Fin da quando è scattato il problema, come amministrazione ci siamo mossi per cercare di risolverlo”. Sappiamo fin troppo bene come è andata in realtà, e di certo due anni di chiusura sono la più eloquente testimonianza del grande impegno profuso dall’Amministrazione!
A riprova dell’inerzia dell’Amministrazione stessa, ripercorriamo invece tutte le volte in cui ci siamo occupati dell’ufficio postale su Il Sfuei cercando di informare i cittadini e stimolare la maggioranza o semplicemente di avere da lei ragguagli: sul n. 5 dell’agosto 2010, sul n. 6 dell’ottobre 2010, sul n. 8 del febbraio 2011, sul n. 9 dell’aprile 2011, sul n. 10 del luglio 2011 (dove era presente il talloncino da portare nella cassetta suggerimenti -ignorati- del Comune). A questi si aggiunge l’interrogazione presentata il 4 giugno 2011 a cui l’Amministrazione non ha mai dato una risposta.
Il nostro capogruppo ha personalmente contattato più volte la Direttrice delle poste invitando il Sindaco ad un confronto diretto per trovare soluzioni immediate e ottimali.
Le nostre richieste sono puntualmente cadute nel vuoto: probabilmente i cittadini non meritavano una risposta. Non è semplice mancanza di rispetto per gli elettori, ma è una vera mancanza di stima nei confronti della popolazione.
Al contrario, noi riponiamo fiducia nel senso critico e nel raziocinio di concittadini e lettori; consideriamo un impegno ed un onore informarli in modo esaustivo e chiaro, ed abbiamo sempre respinto soluzioni compromissorie di chi ci invita- va a confezionare un giornaletto più leggero e accattivante, più adatto al “venzonese medio”.
D’altro canto il nostro giornale rimane l’unico strumento di informazione di Venzone, malgrado le assicurazioni dell’Amministrazione e del Gruppo Misto, che non è riuscito a stimolarne un’uscita regolare per “tenere informati i cittadini sui risultati ottenuti dialogando con la maggioranza” (da La Consee n. 2 del dicembre 2011, ultima apparizione). Lasciamo ad altri l’intrattenimento e le favole.
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