In Italia la spesa per l’illuminazione pubblica si avvicina a superare il miliardo di euro l’anno (poco meno di 20 euro all’anno pro capite). E’ un problema nazionale, che tuttavia ci riguarda. Il “Progetto Lumière” (www.progettolumiere.enea.it) rivolge un invito ai Comuni: diminuire l’illuminazione, ridurre gli sprechi, razionalizzare, prendere esempio dalle realtà virtuose in giro per il pianeta. E a questo proposito davvero interessante è il sistema Luix, spagnolo, che permette di ridurre del 70 - 80% i costi dell’illuminazione pubblica grazie ad un sensore che regola l’intensita luminosa dei lampioni a seconda delle persone o dei veicoli che passano. Il sistema è già stato adottato da alcune città e cittadine non solo in Spagna ma anche in Francia, e forse ai produttori potrebbe interessare avere un Monumento Nazionale Italiano come “vetrina” per il loro prodotto: un piccolo centro storico pedonale illuminato in modo discreto, tecnologico, altamente efficiente. Un’amministrazione attenta potrebbe magari strappare un contratto a condizioni favorevoli... potrebbe condividere le scelte in materia d’illuminazione promuovendo, anche in questo caso, un incontro pubblico con la cittadinanza (vd articolo del Messaggero Veneto del 9 agosto a proposito di Cividale: “Nuove luci tra ecologia e fascino in centro”, dove “il Comune ha voluto condividere le scelte tecniche con la cittadinanza, tramite un incontro pubblico in cui era stato presentato e discusso il piano d’intervento.”) Ma forse per questo bisognerà attendere il 2014. Intanto riduciamo le luci al Fortino Veneziano, smorziamo l’intensità delle lampade, manuteniamo i lampioni!
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