15 maggio 2012
LEGALITA' A SINGHIOZZO
Nelle ultime settimane alcuni episodi,
accaduti nel centro storico, ci portano
a fare alcune riflessioni. Ma prima i fatti:
con l’intervento degli uffici comunali alcuni
residenti dotati di cortili o giardini
sono stati indotti ad abbattere i depositi
attrezzi che avevano realizzato in maniera
spontanea, (si trattava di piccoli
capanni in legno); nello stesso periodo,
in alcuni locali pubblici è apparso un
volantino anonimo che stigmatizzava il
degrado di alcuni cortili, chiedendo se
Venzone fosse ancora “patrimonio delle
belle arti”.
In effetti Venzone è vincolato come monumento
e come tale tutelato dalla Direzione
regionale dei beni culturali e
paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, a
cui fa capo la Soprintendenza per i beni
architettonici e paesaggistici, ed essendo
tutelato è sottoposto a stringenti normative
e regolamenti che, se da un lato
restringono le possibilità di modifiche da
parte degli abitanti, dall’altro consentono
di mantenere coerente la fisionomia
del paese. Anche il Comune è dotato di
apposito regolamento e di alcuni abachi
che indirizzano i cittadini nelle scelte e
nelle modalità di intervento.
Evidentemente non è sufficiente.
C’è urgenza di aggiornare i regolamenti
di competenza comunale, per venire
incontro alle necessità degli abitanti; ci
sono esigenze molto pratiche che non
sono attualmente contemplate negli
strumenti di indirizzo e alcune linee guida
sono ormai obsolete.
Aggiornare i regolamenti è il modo più
semplice ed efficace per impedire o prevenire
gli abusi.
Ad esempio: molti cittadini del centro
storico hanno la necessità di avere una
legnaia. Di certo non è ragionevole impedirne
la realizzazione, ma potrebbe
essere il Comune ad indicare le modalità
di realizzazione, i materiali utilizzabili, la
loro collocazione, e così via. I venzonesi
saprebbero che, rivolgendosi all’ufficio
tecnico prima di intraprendere la realizzazione
di un manufatto, sarebbero sicuri di avere l’assenso e le indicazioni
corrette.
Oggi invece l’ufficio tecnico e la polizia
municipale intervengono solo su segnalazione
(invece dovrebbero intervenire
non appena ravvisano un abuso) e ci
troviamo con situazioni identiche trattate
in modo diverso, oltre che con un centro
storico sempre più deturpato da piccoli
e grandi abusi dettati da una assoluta
anarchia e dalla certezza dell’impunità.
Venzone è “patrimonio delle belle arti”
solo quando si vuole venderlo come tale
e solo in occasione di convegni?
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