Intorno alla metà del mese di marzo, l’Amministrazione Comunale di Venzone, ha organizzato una serie di incontri con la popolazione delle frazioni e del capoluogo.
I manifesti affissi in vari luoghi annunciavano questi incontri con le date in cui si sarebbero svolti di volta in volta nelle diverse località ma senza indicare un tema, un programma o un ordine del giorno.
Inevitabilmente tale “metodo” (voluto o meno che fosse) ha favorito il disinteresse pressoché totale della popolazione a parteciparvi.
Nel Salone del Palazzo Comunale, dove si è tenuta la serata per il capoluogo, erano presenti una quindicina di cittadini, i quali hanno scoperto che era a loro che l’Amministrazione (in realtà c’era solo la Giunta) chiedeva di parlare, proporre, suggerire, criticare.Tralasciando gli aspetti più comici del tipo: “siamo qui per ascoltare le vostre critiche” e al primo rilievo negativo assistere ad una levata di scudi contro il cittadino che aveva osato biasimare, ci sembra necessario sottolineare che riunioni di questo tipo, dove emergono anche temi interessanti, andrebbero strutturate in modo più efficiente e magari supportate da documentazione, cartografia, etc.
Al contrario, discorsi fatti a braccio, senza una scaletta, inframmezzati da continue frasi ipotetiche (“mi sembra che..., dovrebbe essere..., si potrebbe..., credo che...”), consentono di rimanere sul vago e di prendere posizioni spesso contraddittorie.
Viene il legittimo dubbio che questi incontri, proprio perchè promessi in campagna elettorale, siano convocati più per poter dire “li abbiamo fatti e la gente non partecipa” che per una reale volontà di confronto con i cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento