La situazione è in stallo: le alienazioni non vengono perfezionate.
Sono
poco meno di cinquanta le abitazioni ricostruite dopo il terremoto e messe in
vendita dal Comune di Venzone nel 2017 per fare fronte alle richieste di
alloggi di giovani venzonesi. L'unico criterio individuato dalla Giunta per
avere la prelazione nell'acquisto è l'avere un contratto di locazione in
essere. La minoranza di Impegno Civico per Venzone ritenendo più corretto che
la prelazione andasse riconosciuta a chi effettivamente occupa stabilmente gli
immobili ha chiesto alla Polizia Locale di verificare che gli alloggi siano effettivamente abitati
nel rispetto dell'art.4 lett.c) dei contratti di locazione stipulati ai tempi
con il Comune. Dalle verifiche sono emerse alcune situazioni irregolari, una
delle quali riguarda un alloggio locato dal Sindaco Fabio Di Bernardo ma
da costui non abitato da anni. L’alloggio in questione, come dal Sindaco stesso
dichiarato, è usato a scopo personale “per
fare uso delle attrezzature ginniche custodite all’interno e per ospitare
saltuariamente amici e parenti”, in palese violazione delle norme del
contratto di locazione.
La
minoranza ha interrogato Sindaco e giunta per conoscere come intendono
procedere di fronte alle situazioni di effettivo abbandono riscontrate dalla
Polizia Locale. Quando sono ormai già scaduti i termini previsti dalla legge,
la minoranza ottiene risposte vaghe e non pertinenti: il Sindaco ribadisce la
bontà della scelta dell’amministrazione di voler concedere la prelazione ai
locatari. Sottolinea inoltre di essere a conoscenza del divieto della Regione
che impedisce ai sindaci in carica di acquistare le case affittate dal Comune,
e di impegnarsi a rispettare tale divieto. Subito dopo precisa che, “una volta dismessa la veste pubblica, su un
eventuale acquisto futuro nessuna giustificazione è dovuta”. [qui la risposta completa del Sindaco all'interrogazione]
La
minoranza di Impegno civico per Venzone ritiene inaccettabile la posizione del
Sindaco che, come dichiarato, intende alla scadenza del suo mandato procedere
all’acquisto di un immobile nel centro storico del Borgo dei Borghi, così beneficiando
della prelazione senza necessità di partecipare ad un'asta (e dunque ad un
prezzo più basso) con pregiudizio di chi sta cercando casa e dell'erario
comunale.
La
minoranza, inoltre, visti il palese conflitto di interessi del Sindaco e la
situazione di stallo in cui versano le operazioni di vendita degli
appartamenti, in un’istanza chiede che si persegua un criterio di equità:
chiede formalmente la revoca/risoluzione dei contratti di locazione risultati
irregolari, procedendo alla messa all’asta e alla vendita a chi in sede di gara
avrà presentato l’offerta migliore.
Intanto
in paese due membri della minoranza sono stati oggetto di atti vandalici,
regolarmente denunciati. Dal palazzo comunale si addita la minoranza come
responsabile dei ritardi nelle operazioni di vendita degli alloggi, quando invece
lo scopo di Impegno civico per Venzone è da un lato quello di tutelare gli
interessi dei cittadini, e dall’altro di denunciare la manovra del Sindaco e
vanificare la difesa di un suo evidente interesse personale.
Riassunto della vicenda:
- marzo/dicembre 2017:
l’amministrazione decide di assegnare degli immobili con prelazione agli
affittuari. La minoranza Impegno civico per Venzone concorda, ma chiede che la
prelazione sia riservata a chi effettivamente occupa l’immobile, non a
chi è semplicemente titolare di un contratto di affitto. L’amministrazione
rifiuta adducendo come scusa il possibile insorgere di contenziosi.
La minoranza chiede allora al
Sindaco e alla polizia municipale la verifica dell’effettiva occupazione degli
immobili locati dal comune. Ne risulta che alcuni immobili non siano
stabilmente occupati: usati solo saltuariamente per vacanze; utilizzati “per
fare esercizi ginnici e per ospitare amici e parenti”, nel caso dello
stesso Sindaco.
- 8 gennaio 2018: la minoranza pone
un’interrogazione al Sindaco e alla giunta, chiedendo di sapere se intendano procedere alla revoca dei contratti di locazione relativi agli partamenti
non occupati stabilmente, per renderli disponibili ai richiedenti privi di
alloggio.
- 9
febbraio 2018: il sindaco risponde ancora una volta in modo non pertinente ed elusivo,
sostenendo che l’alternativa alla prelazione per gli affittuari sarebbe stata “quella
di mettere all’asta i beni con grave danno per le famiglie che abitano i locali
da oltre quarant’anni”, quando in realtà si sta parlando di immobili non
occupati o usati, come nel suo caso, come palestra e seconda casa per
amici e parenti. Ricorda inoltre che pur essendo lui stesso tra coloro che
detengono un contratto di locazione “non potrà esercitare il diritto di
prelazione per tutto il mandato”, ma aggiunge anche che “una volta
dismessa la veste pubblica, su un eventuale acquisto futuro nessuna
giustificazione è dovuta”.
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