12 febbraio 2015
A Venzone si fa così...
Confrontare le dichiarazioni ai giornali del Sindaco Fabio di Bernardo con la realtà dei fatti è sempre un’operazione stimolante.
Prima richiama gli altri: «all’etica e il rispetto per i cittadini» (Messaggero Veneto 17 gennaio); poi convoca nuovamente il Consiglio Comunale a un orario improponibile, le 10 del mattino di mercoledì 18 febbraio.
Improponibile per chi? Proprio per i cittadini e i consiglieri che lavorano – e, guarda caso, tutti i consiglieri di minoranza hanno un impiego che li porta anche lontano da Venzone.
Il rispetto è servito!
Non stiamo piangendo il morto, ma denunciando una situazione che continua a ripetersi e che, in un Comune piccolo come il nostro, è francamente inammissibile.
Richiamiamo al D.lgs n.267/2000, il Testo Unico degli enti locali, art.38 comma 7 in cui si dice che:
“Le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei comuni fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l'orario di lavoro dei partecipanti"
L’Amministrazione ritiene di poter ignorare le disposizioni del Testo Unico e le richieste della minoranza che già il 26 novembre aveva pubblicamente denunciato (Messaggero Veneto) gli stravaganti orari dei Consigli Comunali e delle Commissioni consiliari.
Evidentemente si sta facendo il possibile per tenere lontani i cittadini dalla discussione di alcuni temi molto importanti. Fra i 10 punti all’ordine del giorno del 18 febbraio sono previsti infatti i seguenti:
- Nomina membri del Consiglio di amministrazione dell’Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP) “Pio Istituto elemosiniere - Alberton del Colle”
Abbiamo già avuto modo di segnalare ai cittadini la decadenza del consiglio di amministrazione del PIE e il mancato rinnovo delle cariche
- Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari
La minoranza di Impegno civico per Venzone considera questa convocazione del Consiglio Comunale alle ore 10.00 un atto gravissimo - perché reiterato e voluto, in assenza di gravi impedimenti - che lede il diritto di partecipazione democratica della popolazione e dei consiglieri
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I consiglieri comunali godono dei permessi di Legge, quindi non piangete il morto, se non vi interessava l'impegno amministrativo, potevate fare a meno di candidarvi, fossi io farei consiglio comunale alle due di notte, ma guarda questi...
RispondiEliminaCiao Anonimo,
Eliminaè vero: per i consiglieri comunali sono previsti i permessi. Il problema è che gli oneri per i permessi retribuiti per i lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici sono a carico dell'ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitano le funzioni pubbliche.
In sintesi: i permessi di lavoro per i consiglieri li paghiamo noi cittadini, tu incluso.
Secondo punto: sarebbe auspicabile che i consigli comunali si tenessero in orario serale anche per permettere ai cittadini che lavorano di partecipare e farsi un'opinione.
Forse l'Anonimo ignora che esistono anche i lavoratori autonomi che non hanno permessi ed è anche per questo (oltre che permettere ai cittadini di partecipare) che, da che mondo è mondo, nei piccoli comuni i consigli comunali si tengono nelle ore serali. Chissà come mai il Sindaco non ha fissato il consiglio straordinario sulla questione dei profughi alle 10 del mattino o alle 2 di notte ?
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