Abbiamo letto con indignazione e crescente preoccupazione
l’articolo comparso sul Messaggero Veneto di oggi.
L’articolo contiene informazioni false e tendenziose
A quanto pare il giornalista di zona, Piero
Cargnelutti, ha nuovamente raccolto in modo superficiale le informazioni, senza
preoccuparsi di verificarne le fonti e chiedere un riscontro agli interessati,
ovvero noi minoranza di “Impegno civico per Venzone”.
È notizia di dominio pubblico che due dei nostri
consiglieri – Marino Ambrosino e Lorenzo Cracogna - hanno rassegnato le loro
dimissioni il 24 dicembre con lettera di motivazioni. Necessario è quindi
procedere con la nomina di due nuovi consiglieri.
Nell’articolo comparso sul Messaggero di oggi si legge
che ancora nessuno della minoranza “Impegno civico per Venzone” si è fatto
avanti per accettare il seggio vacante. Questo è falso. Il primo dei non eletti, Cristiano Fadi, ha accettato il seggio con lettera protocollata
mercoledì 7 gennaio.
Per quanto riguarda il secondo seggio vacante abbiamo subito scelto all’interno del
nostro gruppo la persona che ci sembra più adatta in questo momento a ricoprire
la carica di consigliere. Per correttezza
verso le istituzioni e gli interessati e rispetto delle procedure, non abbiamo
reso pubblico il nome della persona prescelta. Riteniamo giusto infatti che
prima avvenga la nomina ufficiale in sede di Consiglio Comunale, dove devono
essere anche verificate le condizioni di eleggibilità del soggetto.
Nulla vieta di scegliere all’interno della lista dei
non eletti una persona specifica che non sia quella immediatamente successiva.
La nostra è stata, come sempre, una decisione presa insieme. Il regolamento richiede però che venga
scorsa in ordine la lista dei non eletti, per cui è dovere del Sindaco mandare a ciascuno dei non eletti, per
ordine, una lettera di convocazione in cui si informa della successione in
consiglio comunale per surroga di consigliere dimissionario. Ciascuno dei
convocati deve poi rispondere agli uffici comunali in merito alla propria
scelta.
Nulla di strano o stupefacente, solo tanta burocrazia
come sempre accade in Italia.
Il bello è che in paese il nome del secondo nuovo consigliere
è già sulla bocca di tutti; sicuramente è giunto anche alle maliziose orecchie del
Sindaco. Nessun mistero, nessun consiglio comunale a rischio come paventato sul
giornale; solo procedure di routine.
C’è un secondo problema. È incredibile come nell’articolo
in questione il Sindaco Fabio di Bernardo abbia il coraggio di citare anche la
situazione del Pio Istituto Elemosiniere.
La minoranza ha già provveduto a denunciare in sede di consiglio comunale il mancato rinnovo delle cariche del PIE secondo
i termini previsti dal regolamento. Il mancato rinnovo, di fatto, compromette
il regolare svolgimento dei lavori del consiglio dell’istituto. Ne risulta che,
in questo momento, il consiglio di amministrazione del Pio Istituto
Elemosiniere è formalmente decaduto: le tre persone che ad oggi prendono le
decisioni non hanno ancora avuto mandato ufficiale. Inoltre, non avendo il
Sindaco rinnovato le cariche, nel Consiglio di amministrazione del Pio Istituto
Elemosiniere manca la presenza – prevista dallo statuto − del quarto
consigliere assegnato alla minoranza, il cui nome è stato già comunicato al
Sindaco e ai consiglieri comunali tutti nella persona di Tatiana Azzola.
Non nascondiamo di essere molto preoccupati per la
piega che sta prendendo le gestione della cosa pubblica in paese. Chiederemo al
Messaggero Veneto rettifica delle informazioni false e incomplete pubblicate
oggi.
Ricordiamo al Sindaco Fabio di Bernardo che la
campagna elettorale delle polemiche è finita da un pezzo, e che prima di richiamare
qualcuno all’etica e al rispetto per i cittadini farebbe bene a riflettere sulla
sua condotta: mancata rielezione dei consiglieri del PIE, scorrettezza delle
informazioni date ai giornali, mancata risposta alle interrogazioni della
minoranza, intimidazioni a titolo gratuito ai consiglieri di minoranza.
Essenziali al dialogo sono la correttezza e il rispetto reciproci, condizioni che ora evidentemente
mancano.
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