In occasione del rinnovo del disciplinare d’uso dell’area addestrativa di Rivoli Bianchi abbiamo assunto alcune iniziative volte a tutelare la tranquillità delle popolazioni, e il territorio comunale che, protetto adeguatamente, può offrire prospettive di sviluppo.
Abbiamo perciò presentato al Sindaco le nostre proposte invitandolo anche ad organizzare incontri informativi con la popolazione. Come al solito non abbiamo ricevuto risposte e tutto si è risolto all’interno del Palazzo Comunale con il rilascio del parere favorevole al rinnovo di tale disciplinare: la popolazione non è stata coinvolta, alla faccia della trasparenza, e le esercitazioni militari continueranno più o meno con le stesse modalità di sempre.
E’ necessario che si sappia (la Giunta lo sa ?) che quell’area è stata individuata quale sito di interesse comunitario (SIC) e che la Regione Friuli - Venezia Giulia ha recentemente emesso un bando per affidare l’incarico di progettazione di specifiche proposte di tutela e sviluppo. Sempre con spirito di collaborazione e di buon senso avevamo perciò inoltrato una serie di proposte con l’obiettivo di ridurre da subito l’attività di esercitazione. I nostri obiettivi erano i seguenti: a) che l’area fosse destinata alle sole esercitazioni dei militari dell’8° alpini della caserma di Venzone (oggi l’area è concessa a “ tutti i reparti del Comando delle truppe alpine, ad unità dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e del Ministero di Grazia e Giustizia “ nonché “ad altre unità non previste”). b) che le attuali 172 giornate di esercitazioni annue fossero notevolmente ridotte. c) che i mezzi di trasporto delle truppe e dei materiali non avessero accesso all’area addestrativa ma fossero parcheggiati a Rivoli Bianchi sulla vecchia strada statale.
La riduzione dei militari impegnati e delle giornate di attività, con l’esclusione dei mezzi di trasporto, avrebbe consentito tra l’altro l’inizio di ripresa del manto erboso oggi seriamente compromesso: l’area infatti ha una rilevante valenza floristica tanto che, fino agli anni ‘80, era visitata da studenti universitari provenienti dall’Italia e dall’estero. L’area è inoltre interessata anche da attività di pascolo di ovini, dalla presenza di cani vaganti, da fuochi a cielo aperto, sembra perfino essere attivo un allevamento di maiali, l’Amministrazione Comunale ne è a conoscenza ?
Tutto questo presso fabbricati, in evidente stato di degrado e di abbandono, della ex stalla sociale già di proprietà dell’Ente regionale per lo sviluppo agricolo (ERSA) e nei terreni demaniali e privati adiacenti: la Cittadinanza di Venzone e chi scrive è interessata a sapere tra l’altro se le attività di cui sopra sono esercitate in forma legittima, se l’Ersa ha venduto o affittato i locali ed i terreni di sua proprietà ed eventualmente a chi, se le norme, anche sanitarie, di gestione dei locali e delle pertinenze sono rispettate.
Per quanto riguarda la zona di “Fontanis”, nella parte bassa di Rivoli Bianchi, i cittadini vorrebbero conoscere la provenienza delle acque putride, popolate da ratti, che scorrono in prossimità della linea ferroviaria per sboccare nelle risorgive e cosa intenda fare l’Amministrazione Comunale per risolvere il problema garantendo il rispetto della legalità.
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