La fatica dell’opposizione non paga a breve scadenza, oppure, al rovescio, “il potere logora chi non ce l’ha”.
Potrebbe essere il titolo per spiegare la recente vicenda che coinvolge tre membri eletti Consiglieri Comunali nella nostra lista “Impegno civico per Venzone”.
Franco D’Angelo, Cristina Sacchetto e Mauro Valent si sono dissociati dalla linea che segue questo giornale, ritenendola non efficace e produttiva, benché approvata dalla maggioranza dei sostenitori della lista e coerente con le finalità e gli obiettivi del nostro programma.
E’ doveroso per noi darne informazione agli elettori. Crediamo, diversamente da chi considera i cittadini una massa inconsapevole da manovrare, che chiarezza e trasparenza rappresentino una qualità inderogabile della politica. Ci siamo sempre attenuti a questo principio e preferiamo la partecipazione conscia e critica all’adesione supina e fatalista.
Non diamo questa notizia con leggerezza e senza fatica. Riteniamo che il cambiamento di strategia di chi aveva fino a ieri condiviso la linea del giornale e le azioni nei confronti dell’amministrazione in carica, per quanto legittimo -si contano numerosi esempi a livello di politica nazionale – appaia del tutto inopportuno e intempestivo. Inoltre pone i dissenzienti nella situazione di non rappresentare più le intenzioni degli elettori, a prescindere dalle preferenze ottenute.
L’aspirazione, anzi l’obbligo, di rendere un utile servizio ai cittadini è prerogativa di tutti coloro che li rappresentano, che appartengano alla maggioranza o alla minoranza. Ma i due schieramenti hanno ruoli diversi. Chi possiede i numeri per governare ha la responsabilità ed il potere di decidere e non può attribuire errori ed incertezze all’opposizione. Non può assumere decisioni di qualsiasi natura, dovute e non graziosamente concesse agli amministrati, fingendo di compiacere la minoranza. Non può, tanto meno, minacciare il ricatto di sottrarsi ai propri compiti.
Comprendiamo che la presunta assenza di tangibili risultati rappresenta per un consigliere una costante frustrazione, ma questo è il compito che tocca all’opposizione e che la stimola ad operare, con le azioni possibili e l’informazione, perché l’opinione e il voto dei concittadini rovescino, al momento opportuno gli ultimi risultati elettorali. Comportarsi diversamente rappresenta un errore politico. Denuncia la sfiducia nei propri mezzi, non costituisce il presupposto per il prossimo impegno elettorale e, peggio, può apparire come il maldestro tentativo di aprirsi una linea di credito presso l’attuale maggioranza.
E’ poi da provare che il nostro impegno sia stato effettivamente privo di risultati. Quante decisioni sarebbero state diverse senza la nostra opposizione? Quante altre decisioni sarebbero passate senza la nostra vigilanza? Quali alternative sarebbero state prospettate ai cittadini?
Noi proseguiremo secondo il nostro ruolo, rispettando gli impegni assunti e fiduciosi nell’approvazione dei nostri elettori.
Loris Sormani
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