Rifiuti radioattivi sepolti nella zona dei Rivoli Bianchi ai tempi del disastro nucleare di Chernobyl. È quanto avrebbe affermato ieri sera l’assessore alle politiche sanitarie, all’istruzione e ai rapporti con le associazioni d’arma Vincenzo Salvatorelli. Se confermata sarebbe una notizia allarmante e di estrema gravità. Ma andiamo con ordine.
Ieri sera, durante il Consiglio Comunale di Gemona, verso le 23.30 c’era in discussione il rinnovo del disciplinare d’uso per il poligono di tiro dei «Rivoli Bianchi», da anni a disposizione delle Forze armate italiane per le esercitazioni e gli addestramenti. Ad un certo punto, l’intervento accorato dell’assessore Salvatorelli. Forte delle proprie indiscusse competenze tecniche e dei ruoli ricoperti in passato nell’ambito della salute pubblica, Salvatorelli ha dichiarato, davanti al sindaco, alla giunta, ai consiglieri comunali e all’incredulo pubblico, che ai tempi del disastro nucleare di Chernobyl – nell’aprile del 1986 – avrebbe assistito di persona all’interaamento di rifiuti radioattivi – «traccianti», secondo l’espressione usata dall’assessore – nella zona dei Rivoli Bianchi tra Gemona e Venzone.
A seguito delle inquietanti dichiarazioni, il consigliere di «Con te Gemona» Sandro Venturini ha richiesto, oltre alla verbalizzazione delle parole dell’assessore alla sanità, un immediato interessamento del Sindaco Paolo Urbani, che dovrà, quale massima autorità locale preposta alla tutela della salute pubblica, mettere in atto ogni azione a garanzia dei cittadini e a tutela dell’ambiente, oltre al deferimento dei fatti alle autorità competenti. Nella speranza che la questione sia chiarita al più presto. E senza rischi per la salute e l’incolumità dei cittadini.
Il Sindaco di Venzone ci farà sapere il suo pensiero ?
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