29 aprile 2011

STORIA E RESPONSABILITA'





























Siamo in prossimità della ricorrenza del 25 aprile, festa della Liberazione, e abbiamo appena festeggiato il 17 marzo, festa dell’Unità d’Italia.
Approfittiamo di queste occasioni per riflettere sulla responsabilità di noi cittadini partendo dall’editoriale dell’Amministrazione comunale su La Consee n. 1 del maggio 2010, che proprio in occasione del 25 aprile dell’anno scorso riassumeva l’importanza di questa festa con due parole, LIBERTA’ E RESPONSABILITA’, editoriale che vi invitiamo a rileggere e a calare nella gestione quotidiana del nostro paese.
In quell’editoriale si scriveva “Libertà e Responsabilità: due parole chiave alla base della convivenza democratica e civile. [... ] Alla responsabilità ci si educa. [... ] Purtroppo nella nostra società è in crisi il senso di responsabilità e pertanto anche il senso della legalità. [... ] Troppo spesso si rispettano le leggi per timore delle sanzioni e non perché convinti che il rispetto delle regole sia alla base della convivenza, addirittura si sta rifiutando anche il concetto di sanzione. [... ] dobbiamo combattere il disinteresse, il disimpegno, l’indifferenza e lavorare sul piano della conoscenza e della formazione civica.”
Parole forti e del tutto condivisibili se non fosse che responsabilità significa anche esempio e coerenza.
Se ci sentiamo responsabili nel tramandare questi valori ai giovani e ai bambini non possiamo pensare che per farlo basti scrivere due righe. Dobbiamo chiederci se quanto scritto rispecchia il nostro agire quotidiano perché i giovani sono i primi a notare le contraddizioni: non si può esaltare il valore di sanzione e poi parcheggiare costantemente in divieto o nei posti destinati ai disabili.
Se si esalta per iscritto la Costituzione e i valori a cui si è ispirata non si può poi, solo alcuni mesi dopo averlo scritto, auspicarne un  aggiornamento quando si parla in veste ufficiale.
Abbiamo appena festeggiato il 17 marzo e l’Amministrazione ha cercato di convincerci dell’importanza di questa festa. Peccato che mentre parlavano gli Amministratori le macchine passassero per la piazza coprendo le loro voci. 
Se una cerimonia è davvero importante per l’Amministrazione, e se tale convinzione voleva trasmettere ai suoi cittadini, non sarebbe forse stato il caso di chiudere il traffico? O quanto meno dotarsi di un microfono per farsi ascoltare.
Gli Amministratori dovrebbero essere coscienti che ogni loro azione rispecchia ciò in cui veramente credono, più di ogni parola detta o scritta, magari con troppa facilità. 
Da parte nostra, noi cittadini dovremmo imparare, come scritto su La Consee, a combattere il disinteresse, il disimpegno, l’indifferenza, perché è nostra responsabilità essere coerenti  con noi stessi, ma anche richiedere coerenza in chi ci governa.
Perché siamo tutti responsabili della società che stiamo costruendo e che consegneremo ai nostri figli.

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